Innamorata di un pinguino - jude sharp

la wild junior high

il giorno della partita contro la wild junior high era finalmente alle porte, i ragazzi per oggi si erano allenati molto, il pulmino dell'inazuma si era fermato in mezzo ad una foresta.
pensate che me lo stia inventando vero? ma non è così siamo davvero in una foresta..
nelly ci raggiunse subito dopo con la sua auto, si avete capito bene, alla signorina non piace viaggiare in autobus, sfortunatamente non  sa che divertimento si perde..
il tempo di girarci cinque secondi che dei ragazzi erano saliti sulla sua auto, alcuni erano dentro, altri erano fuori e gli aprivano le portiere, altri gli saltavano sul tettuccio dell'auto, era come se non avessero mai visto una macchina in vita loro.
anche gli altri rimasero sorpresi quanto me, ad un certo punto uno dei ragazzi dell'altra squadra toccava i capelli di silvia, ed erik lo fulminò con lo sguardo, chissà il perché, pensai con un ghigno diabolico sul viso, cosa che fece andare via i giocatori della wild.
mi sa di avergli fatto un po' di paura, pensai mentre mi misi a ridere..
mark: ma perché se ne sono andati?
celia: avranno visto qualcosa che gli ha fatto paura, forse..
jack: capisco cosa hanno visto, guardate il sorriso diabolico di sara, potrebbe mettere paura anche a dei giganti..
io: non lo fatto a posta, io stavo solo pensando ad una cosa.
dissi per poi guardare erik con un piccolo ghigno soddisfatto, lui capendo forse cosa stavo pensando abbassò lo sguardo imbarazzato.
silvia: sei sempre la solita sara, non cambierai mai eh
finendo la frase ridendo..
io: e comunque, era un bene se no gli avrei staccato gli arti dal corpo se ancora vi toccavano, quindi ringraziatemi...
a quella risposta si misero tutti ha ridere, ed io con loro.
mentre stavamo scendendo in campo, l'allenatore harry savage venne verso la nostra panchina e strinse la mano al nostro allenatore..
la partita era iniziata da circa 10 minuti, i ragazzi stavano andando alla grande, soprattutto la difesa, non facevano passare neanche un pallone..
Ma anche gli avversari non erano male,si muovevano con molta agilità e facevano dei passaggi giusti.
Rimasi molto sorpresa da loro..
Non pensai che fosse passato tanto tempo, ma all'improvviso il fischio dell'arbitro, mi risvegliò dai miei pensieri.
Hillman: Jude hai capito il loro gioco?
Jude: no ancora no
Mark: ma come..
Io: hanno un gioco aereo formidabile, dovete stare attenti a non mandare il pallone troppo in alto, potreste batterli con il trampolino inazuma..
Hillman: ottimo lavoro ragazza
Io: si, ok grazie..
Dissi per poi voltare la testa verso la panchina avversaria, di sicuro l'allenatore gli avrebbe detto ai suoi giocatori di marcare ad axel e a qualcun'altro della squadra.
ad un certo punto il gioco riprese, il pallone lo aveva la wild, che si diresse subito in porta, senza mai farsi togliere il pallone, e prepararsi a fare la tecnica del colpo del condor, ma mark facendo il pugno esplosivo riuscì a pararla senza difficoltà.
mark rinviò la palla, e la fece andare su axel, ma lui non ebbe neanche il tempo di prenderla che gliela presero, e di nuovo corsero verso la nostra porta, era veloci, e questa volta fecero il tiro del serpente, mark riuscì ha parare anche questa con la mano di luce, gliela passò a nathan e lui corse velocemente, fino a raggiungere axel che insieme fecero il volo della fenice e così segnarono un goal.
dopo questo la raimon si riprese e riuscirono a fare altri due goal, dopo l'ultimo tiro in porta l'arbitro fischiò la fine della partita, questo voleva dire che avevamo vinto, tutta felice abbracciai le ragazze.
quando ritornammo sul autobus, il mister si congratulò con i ragazzi dicendo loro che erano stati bravi..
ritornando a scuola i ragazzi non erano ancora stanchi ed alla fine optarono di allenarsi, ma io dico, ma un sonnifero che gli potrebbe servire per farli stare buoni per almeno qualche ora ma soprattutto calmi, mentre io pensavo a tutti i modi per farli stare fermi, mi ritrovai da sola..
celia: forza sara, che stai aspettando vieni...
io: ok ora arrivo state calme haha

questa era la raimon una famiglia di calciatori ma soprattutto di persone che si vogliono bene l'un l'altra, e che se fai un errore, loro sono li che ti supportano sempre.