la epsilon e l'alpine

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Era passato un giorno da quando siamo ad Osaka e degli alieni nessuna traccia, ora siamo appena arrivati alla cloister divinity school, se ve lo state chiedendo.. no non mi è scesa la febbre.
Appena entrati fummo accolti da molti scherzi di un ragazzino che poi diventò un nostro amico ma soprattutto un amico di celia, poi grazie ad un'altro ragazzo della squadra siamo andati in un grande salotto dove ci aspettava tutta la squadra della cloister.
Il loro allenatore ci diede il benvenuto e ci chiese del perché della visita e noi con tutta calma glielo spiegammo.
La cloister però ci disse che gli avrebbero affrontati per rispetto della scuola.
Schiller: ma se voi perderete entreremo noi in gioco capito?
Loro: va bene
Io: si, scenderemo tutti in campo e li batteremo..
Erik: vorrai dire che tu starai in panchina e ci vedrai giocare contro di loro
Io: io non intendevo questo ha dire la verità..
Axel: ti dobbiamo ricordare che hai la febbre alta per caso
Io: allenatrice lei non dice niente?
Schiller: si, che tu rimani in panchina
Non ci posso credere stupida febbre è tutta colpa tua.
io: ok, ci rinuncio starò in panchina.
Neanche il tempo di terminare la frase che un pallone troppo familiare cadde dal cielo, questo voleva dire che erano arrivati.
Iniziarono con la partita contro la cloister ma questa venne subito spazzata via e tutti i loro giocatori erano stremati contro il terreno, quindi voleva dire che gli avremmo dovuti affrontare noi? Ok noi eravamo pronti.
Dvalin: noi vogliamo che giochi anche lei
Disse lui indicandomi, che cosa volevano..
Mark: lei non può giocare
Dvalin: giocherà lo stesso
Jude: e chi sei tu per ordinarlo
Dvalin: colui che se non farete quello che vi dice distruggerà la scuola
Io: ok, hai vinto entrò in campo
Erik: ma sara tu non puoi
Io: dai entriamo in campo e facciamogli vedere a tutti loro chi è la raimon.
Mi chiesi per quanto tempo il mio corpo sarebbe riuscito a resistere.
Ci mettemmo tutti alle proprie postazioni e così incominciammo con la partita.
Gli alieni erano veloci ed infatti li trovammo davanti alla difesa e subito fecero una delle loro tecniche chiamata meteora infuocata.
Jack provò con il muro di roccia per fermarli ma non ebbe successo, anche io ci provai ma venni scaraventata dalla potenza del tiro, anche gli altri provarono a fermarli e ci riuscirono, passando poi il pallone agli altri, restai seduta al terreno per circa due minuti prima di rialzarmi e continuare.
I ragazzi cercavano di non fargli prendere il pallone ma fu tutto inutile perché fecero un'altra loro tecnica e cioè il laser fotonico ma questa volta fecero il goal.
Sentivo la febbre salire sempre di più, l'ultima cosa che vidi prima di cadere al suolo fu il ghigno di soddisfazione di Dvalin e poi solo più buio.

Pov's jude
La partita era sull'uno a zero per loro, erano formidabili, sia io che axel notammo sul viso di dvalin un ghigno che non riuscimmo a decifrare,finché  mark non disse qualcosa.
Mark: hey sara, mi senti... signorina schiller, io e nathan la portiamo fuori
Guardai la scena e li mi accorsi di una cosa..
Io: ora ho capito perché la volevi fare giocare e noi come degli stupidi ci siamo cascati.
Dvalin: ed ora spostatevi marmocchi.
In un attimo la scuola venne distrutta proprio davanti ai nostri occhi.
C'è l'avevano fatta un'altra volta, appena se ne andarono corremmo tutti ha vedere come stava sara, si vedeva che le era salita la febbre.
Ci scusammo con la cloister e poi ritornammo dentro al pulmino, sara veniva trasportata da jack e la facemmo sdraiare nei posti in cui eravamo seduti io e lei prima.
Ad un certo punto vedemmo che la signorina schiller si accovacciò vicino a sara ed iniziò ad accarezzarle i capelli, come una mamma fa con il/la proprio/a figlio/a, e così fece per tutto il viaggio.

Pov's sara
Quando riaprii gli occhi vidi la signorina schiller vicino a me che aveva una mano nella mia.
Per tutto questo tempo lei era rimasta accanto a me?..
Appena mi alzai un pochettino vidi alcuni dei ragazzi dormire ed altri invece che ascoltavano la musica.
Mi sentivo un po' meglio rispetto al giorno prima, pensai che la febbre mi fosse un po' scesa.
Un urlo del signor veteran fece alzare la testa a tutti, urlando che fuori c'era un ragazzo.
Guardai fuori dal finestrino e vidi che c'era una tormenta di neve.
Subito veteran fece salire il ragazzo, lui ci ringraziò e ci disse che i chiamava shawn.
Gli chiesero da dove veniva e poi se voleva essere riaccompagnato a casa e lui accettò.
L'allenatrice non aspettò neanche un secondo per misurarmi la febbre e così scoprimmo che la febbre era scesa, ma lei mi disse che dovevo ancora riposare per bene e che presto mi sarei ripresa alla grande.
Appena raggiungemmo la casa del ragazzo ci accorgemmo che essa era una scuola.
Jude: chiediamogli se lo conoscono
Mark: scusateci se ve lo chiediamo ma conoscete per caso un certo shawn froste?
XX: si sono io
Non ci potevamo credere, era lui? Il ragazzo che abbiamo aiutato e colui che stavamo cercando.
Mark: ci devi aiutare, noi giochiamo a calcio con il tuo aiuto potremo vincere contro gli alieni.
Shawn: ok vi aiuterò, ma prima dovete allenarvi come si deve.
Axel: faremo tutto il necessario per battere gli alieni
Shawn: ottimo allora venite con me..
Io nel mentre ascoltai i consigli dell'allenatrice, e non andai con loro, ma restai con le ragazze ha guardare i ragazzi.
Vedere i ragazzi con gli snowboard era divertente anche perché alcuni erano negati nello stare all'impiedi, gli unici che erano all'impiedi erano victoria, jude, axel, shawn, erik ed infine bobby, gli altri cadevano sempre, ad un certo punto delle giganti palle di neve scesero sulla pista, ed io mi chiesi chi cavolo le avesse spostate, che c'erano i fantasmi che spostavano le cose?..
Dopo un paio di ore che si stavano allenando tutti riuscirono ha stare all'impiedi sullo snowboard.
E poco dopo andammo tutti a mangiare e subito dopo andammo a dormire.

Innamorata di un pinguino - jude sharpDove le storie prendono vita. Scoprilo ora