Ritorniamo in giappone... la partita che potrebbe cambiare tutto

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Questa era stata la cosa più bella che poteva capitare...
Finalmente eravamo ritornati a casa ma non si sapeva per quanto tempo saremmo rimasti, quindi noi ragazzi ci saremmo goduti questo momento fino in fondo.
Eravamo atterrati da circa venti minuti e in aeroporto c'erano tutte le nostre famiglie che stavano aspettando il nostro arrivo.
Appena gli fummo davanti corsi dai miei genitori e gli abbracciai forte, alla fine mi erano mancati tantissimo lo dovevo ammettere.
Prima di andare via, il mister ci fermò dicendo che quello stesso giorno ci sarebbe stato un ritiro, chissà come sarebbe stato, non vedevo l'ora di andarci, ci disse anche l'orario e il posto e poi ce ne potemmo andare.
Ritornai a casa, mi lavai e preparai il borsone per la sera, il mister ci aveva detto anche di portare la divisa così la misi dentro al borsone...
Quando si fece ora di andare, andai verso la porta e prima di aprirla salutai i miei genitori per poi chiuderla definitivamente.
Appena arrivai notai che le ragazze c'erano già tutte ed i ragazzi che si stavano divertendo a lanciarsi i cuscini, peccato che finirono presto quando Scott prese Celia in faccia e lei gli aveva urlato a tutti di stare fermi, cosa che loro fecero subito, quando lei si arrabbiava metteva paura anche a me.
Il ritiro sarebbe stato di tre giorni e quindi non so che cosa potrebbe capitare in questi giorni..
Appena avemmo le camere, corremmo per andare ha mettere le nostre cose dentro di esse, menomale che ero in camera con le ragazze, infatti la nostra stanza era grande e aveva cinque letti, il mister ci disse di mettere apposto le cose e poi scendere a cenare.
Quando fummo tutti giù a cenare il mister ci disse una cosa che ci fece andare il cibo di traverso..
Trevis: domani non vi allenerete, starete in camera per tutto il giorno
Dopo che ebbe detto questo se ne andò, lasciandoci da soli a mangiare, secondo me questo era pazzo, e non poco.
Quando finimmo di mangiare, ascoltammo le parole dell'allenatore ed andammo nelle stanze, ma dopo neanche dieci minuti che avevamo chiuso la porta sentimmo sbattere contro la parete ripetute volte, come le persone normali ci affacciammo alla porta e notammo tutti i ragazzi nella nostra stessa posizione, subito dopo scoprimmo che dietro alla porta dei rumori si trovava Mark, tutti insieme aprimmo la porta, ritrovandoci il diretto interessato che ci guardava con un sorriso che arrivava da un orecchio all'altro, ci disse di entrare e di chiudere la porta..
Ci mettemmo pure noi ha giocare con lui e posso dire che anche se lo spazio era piccolo, ci stavamo divertendo tanto insieme.

Due giorni dopo
Ci stavamo allenando in campo ed in mentre stavamo perfezionando le nostre tecniche, finché ad un certo punto arrivarono dei nostri amici di vecchia data insieme alla signorina Schiller...
Eravamo davvero sorpresi di vederli, anche perché la maggior parte di loro gli avevamo affrontati sul campo da gioco.
la partita sarebbe incominciata a breve e il mister ci stava dicendo chi avrebbe giocato e scoprii che non mi aveva scelta, come portiere in porta c'era Darren che nel mentre si stava allenando con Hurley sui tiri in porta.
La partita era incominciata da poco e i nostri avversari sembravano tanto agguerriti e questa cosa mi fece venire i brividi.
la partita stava andando avanti da molto tempo ormai e noi nel mentre ci eravamo portati davanti al portiere, ognuna delle due parti usò una tecnica, con il risultato che la muraglia infinita venne sbriciolata dall'ariete inazuma.
dopo l'azione il primo tempo terminò, durante l'intervallo Trevis fece due scambi al posto di Austin in attacco il mister ci mise Kevin e al posto di Jordan ci fu Xavier.
Nel secondo tempo invece nei primi dieci minuti la partita stava andando bene, ma poi arrivò il goal della neo japan che ci fece andare in parità con il punteggio.
Erano riusciti a farci goal anche se la nostra difesa era diventata molto forte, ma noi non ci arrendemmo e continuammo con il nostro gioco.
Alla fine  vincemmo con la tormenta di fuoco spazzando via la trivella spaziale segnando il due a uno, facendoci vincere la partita.
Alla fine la squadra ufficiale saremmo rimasti noi e non potevamo che esserne felici.



Innamorata di un pinguino - jude sharpDove le storie prendono vita. Scoprilo ora