Questione di logica o logica in questione?

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Oggi sto eseguendo alcune verifiche individuali con i bambini del gruppo di 4 anni.

Sono in un'aula con un bambino alla volta e, quando la verifica è terminata, chiedo al bambino che l'ha svolta, di chiamare un compagno (che è in un'altra aula con i compagni e un'altra insegnante): è una procedura da noi utilizzata abitualmente.

Arriva Alessia ed è la penultima; lavoriamo e al termine le dico <vai a chiamare Martina>.

Alessia si volta verso la porta e urla <Martina>. Resto per un attimo allibita, senza parole, poi dico <Scusa, ma potevo far così anch'io, cosa ti avevo chiesto? cosa dovevi fare?>

Alessia mi guarda, appare disorientata, poi si illumina in un sorriso e...<piano...Martina> dice sottovoce, girandosi verso la porta. Ho contato fino a 5, per evitare di dire o fare qualcosa di sbagliato; poi ho detto ad Alessia: <andiamo a chiamare Martina insieme>

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