Aurora intristita mi dice che Martina non vuole essere sua amica. Chiedo a Martina perchè: <Ho già Alessia mia amica>. Le chiedo se può avere anche un' altra amica e lei scuote la testa, chiedo allora a tutti i bambini se hanno un solo amico o se ne hanno di più: inizia una elencazione delle varie amicizie e di quello che fanno coi loro amici. Ritorno allora da Martina e le domando se ha davvero solo un'amica o se ha altri amici: <non lo so, ci devo pensare>
Ho il dubbio che Martina stia tentando di evitare una vera risposta e stia anche sperando che io me ne dimentichi; le chiedo allora se vuole andare nel PENSATOIO a pensare: credo così di spronarla ad esprimere ciò che pensa.
Cos'è il pensatoio? più che un luogo è una situazione in cui invito il bambino a fermarsi un momento per riflettere, generalmente nei momenti di difficoltà con le regole e/o di rapporto coi compagni; è l'invito a sedersi su una sedia o accanto a me o su un tappeto, non c'è un luogo fisico predeterminato, è allontanarsi dalla situazione spiacevole, di contrasto...per trovare le motivazioni e/o le soluzioni.
Non finisco quasi la domanda, che la vedo alzarsi, annuendo decisa; mentre la osservo mi sto domandando, se davvero abbiamo un "pensatoio" e, perplessa, le chiedo dove sta andando. <nel pensatoio>. Allora le chiedo dov'è il pensatotio.
<lì> dice indicando una zona accanto al muro, lontana dagli altri ma piuttosto vicina a me. si siede soddisfatta. dopo pochi minuti mi dice <ho pensato> le chiedo che cosa e lei <che posso avere anche un'altra amica> e se ne torna a sedere coi compagni.
Alla prossima occasione voglio scoprire se quello indicato da Martina è per tutti i bambini il pensatoio o se ognuno ha individuato il suo.
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le parole dei bambini
Storie brevila visione del mondo nei bambini colta attraverso il loro parlare ... i nomi utilizzati, pur se nomi di bambini che ho avuto a scuola, non corrispondono agli accadimenti descritti