I ricordi fanno male

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Passarono i giorni, e Lily stava per impazzire, la traccia continuava a presentarsi allo stesso modo e lei non riusciva mai a capire chi fosse. Il suo istinto di lupo la stava dominando, non andava più a scuola da tre giorni, era costantemente in allarme. La notte non tornava neanche dal branco, non voleva metterlo in agitazione, sentiva che era una situazione che doveva risolvere da sola. Ma anche i lupi hanno bisogno di riposare, e Lily non ce la faceva più, i suoi sensi si stavano indebolendo e alla fine crollò sotto un vecchio ponte. -Lily, Lily- un ragazzo la stava chiamando. Era alto, con i muscoli che avrebbero fatto invidia a qualsiasi modello e i capelli marroni che ricadevano sugli occhi. Occhi viola. Lily si alzò di colpo, in posizione di difesa scoprendo i denti, aveva subito percepito che era un lupo ancor prima di vedere gli occhi. -Lily, finalmente ti ho trovato- ma lei non abbassava la guardia, era pronta a scattare - Lily, mi dispiace- lì per lì non capì, poi tutto tornò a galla, ricordi che aveva provato a reprimere e spedito infondo a gli angoli più remoti del suo cervello. La sera in cui la sua vita era cambiata. Doveva essere una sera normale, era uscita con le sue amiche e avevano sentito due ragazzi litigare, le sue amiche accelerarono il passo, ma lei ,maledetta dalla sua curiosità si accostò all'angolo e si mise a sbirciare. Vide qualcosa che non si sarebbe mai aspettata, i due si stavano trasformando, in quel tempo non capiva cosa stava succedendo, poi tutto accadde in una frazione di secondo, il secondo lupo si accorse di lei e le piombò addosso, e poi una fitta acuta alla schiena prima di perdere i sensi. La mattina dopo tutto si fece più concreto. Sua madre appena la vide iniziò a gridare che era stata posseduta, lei non capì, finché non si guardò allo specchio e vide che i suoi occhi non erano più azzurri, ma viola intenso. La cacciarono di casa. Quel ricordo faceva più male di una spada nello stomaco, e Lily non poté che cadere a terra sommersa dai singhiozzi, era sempre stata certa che i suoi genitori l'avrebbero sempre amata, e invece ora probabilmente speravano che fosse morta -Lily, mi dispiace- questa volta lo disse con più cautela - VATTENE !!- Lily era fuori di sé, era lui il lupo che l'aveva resa ciò che era, colui che adesso la faceva piangere sotto un vecchio ponte quando poteva essere nel suo letto di casa con la certezza che certe cose potessero succedere solo nei libri.

Era da tempo che non ripensava a sua madre, e adesso che quei ricordi le erano ripiombati addosso travolgendola, non poteva fare altro che rimanere inerme a tremare a ogni singhiozzo che le saliva in gola.

The wolf (in revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora