capitolo 1: la prigionia e l'abbandono

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Era una giornata come tante a Tokyo, il sole illuminava le strade con i suoi forti raggi e il vento modulato che non guastava mai; proprio in un quartiere di Tokyo viveva un ragazzo dai capelli a porcospino neri e una fascia rossa sulla fronte di nome Takashi Ryoutarou, che viveva assieme a suo fratello maggiore di nome Tsuboi Ryoutarou. A quei tempi c'era un grande progresso tecnologico, soprattutto nel settore dei videogiochi dove fu appunto annunciato il primo modello di un visore a realtà virtuale che permetteva un immersione completa nei videogiochi: il Nervegear, assieme ad un gioco di nome Sword Art Online; il giovane Takashi non si fece sfuggire l'occasione di comprare subito un Nervegear dato che per lui i videogiochi erano come la sua unica ragione di vita, prima però, per provare la beta del gioco, vennero scelti dei beta tester e Takashi fu uno di questi. Comunque, preso dall'euforia, il ragazzo dalla fascia rossa collegò il Nervegear e inserì il gioco, per poi stendersi sul letto della sua cameretta e chiudere gli occhi.
Takashi: LINK START!
Dopo le parole del ragazzo, si avviò la schermata di inizio dove bisognava configurare l'account del gioco, dunque il ragazzo inserì la e-mail e la password del suo account della beta, con nickname "Airan" per poi entrare nel gioco

    "Welcome to Sword Art Online"
Airan: finalmente si comincia! Voglio proprio vedere se il Sensei Kayaba lo ha strutturato meglio della beta!
Il ragazzo accennò un sorriso guardandosi attorno; il suo avatar aveva la sua stessa statura e la sua stessa faccia, ma gli occhi e i capelli erano verde acqua. Il ragazzo si incamminò per le strade del nuovo videogame mentre i giocatori continuavano ad entrare a decine, centinaia, forse anche migliaia, quando d'un tratto, lungo la strada, vide due figure: uno con dei capelli simili ai suoi ma di colore nero, mentre l'altro gli aveva di colore violetto e una fascia sulla fronte simile alla sua.
Airan: quei due... Quello coi capelli viola è famigliare... Non mi dire che è Tsuboi... Aspetta, si è lui! Quella fascia  sulla fronte è inconfondibile!
Il ragazzo non decise di andare dal fratello, poiché aveva tanto da esplorare in quel meraviglioso mondo, beh, meraviglioso fino ad un certo punto... Dopo qualche minuto il cielo divenne rosso e comparve una figura gigantesca con una cappa rossa addosso e il volto coperto dall'ombra di un cappuccio.
???: Salve a tutti giocatori, io sono Akihiko Kayaba, creatore del Nervegear e di Sword Art Online. Di sicuro avrete notato che l'opzione di log-out è sparita, non si tratta di qualche tipo di bug ma è una novità di Sword Art Online. Da ora in poi non potrete più uscire dal gioco fino a quando non avrete completato tutti i livelli del castello di Aincrad.
Airan: Questa è una pazzia! Il Sensei Kayaba non farebbe mai una cosa del genere!
Kayaba: se guardate nel vostro inventario noterete di sicuro un piccolo oggetto, quello è un regalino da parte mia
Il ragazzo, incuriosito dalle parole di Akihiko Kayaba, decise di aprire sul suo inventario, trovando uno specchio
Airan: uno specchio? Cosa dovrei farmene di uno specchio?
Il ragazzo dalla fascia rossa prese lo specchio e, guardando il suo riflesso, la sua faccia era cambiata: ora aveva i capelli a porcospino neri e la fascia rossa sulla fronte scoperta.
Airan: ma che cosa...
Kayaba: vi sarete chiesti come mai avete cambiato tutti aspetto, beh, questo è dovuto ai sensori che ci sono nel Nervegear, che sono in grado di riconoscere lineamenti facciali, colore degli occhi e dei capelli, e anche la vostra statura. oh, ultima cosa, se morirete nel gioco il Nervegear invierà impulsi elettrici al vostro cervello, uccidendovi. Detto questo, buona fortuna.
La figura di Akihiko Kayaba scomparse ed Airan si guardò intorno per vedere gli altri giocatori, quando vicino a lui c'era suo fratello maggiore
Airan: Tsuboi!
Klein: Takashi? Cosa ci fai qui?
Airan: ecco, dato che ero un beta tester volevo vedere un po' come il Sensei Kayaba aveva strutturato questo gioco
Klein: ok, ma ora dobbiamo sopravvivere. vieni con me, conosco un posto perfetto
Airan: ok onii-san!
Takashi e suo fratello maggiore su incamminarono al di fuori dell'aria di inizio, quando Tsuboi portò il fratello  su una montagna
Airan: cavolo fratellone! Qui è troppo alto!
Klein: mi dispiace...
Airan: per cosa?
Tsuboi buttò Takashi giù dalla montagna, era troppo pericoloso per il ragazzo rimanere in quel mondo ora che non c'era più via d'uscita e Tsuboi non poteva fare da babysitter al fratello di 14 anni. Ma Takashi, abile coi riflessi, sguainò la spada che aveva sulla spalla destra e si aggrappò alla montagna, poi piano piano iniziò a scalarla e arrivato in cima non trovò più nessuno.
Airan: Tsuboi Ryoutarou... Questa... Giuro che me la paghi... ME LA PAGHERAI CARA FRATELLO!! PRIMA O POI MI VENDICHERÒ E TI FARÒ RIMPIANGERE DI NON ESSERTI BUTTATO TU GIÙ DA QUESTA MONTAGNA!
Il ragazzo si mise a correre verso il castello di Aincrad con le lacrime agli occhi, giurando vendetta sul fratello maggiore.

Sword Art Online: Airan's ChroniclesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora