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"Niall!!! Niall!!" Josh sbatte con i pugni sulla porta della casa londinese di Niall e continua ad urlare a gran voce per attirare l'attenzione del suo ragazzo
"Niall, ti prego dimmi che stai bene" Josh sta ormai piangendo e proprio mentre sta per urlare più forte la porta si apre e il viso assonnato di Niall gli compare davanti
"Josh? Che succede?"
"Oh mio dio! Stai bene?!" Il ragazzino si aggrappa al suo collo e scoppia a piangere disperato. Niall lo prende in braccio e lo attira a sé
"Amore calmati, mi vuoi spiegare cos'è successo?" Josh annuisce e appoggia la testa al suo petto. I due ragazzi, stretti l'uno all'altro entrano in casa chiudendosi la porta alle spalle.
"C come. C come sta il t tuo braccio?" Niall lo guarda non capendo e si siede sul divano con lui in braccio
"Come dovrebbe stare il mio braccio?"
"Luke m mi ha detto dell'incidente, mi ha anche detto che i medici volevano farti rimanere in ospedale ma tu hai firmato per tornare a casa. Mi dispiace tanto N, n non dovevo trattarti in quel modo, ho sbagliato tutto". Josh è davvero sconvolto e Niall gli accarezza tutto il viso e poi lo bacia
"Ho sbagliato anche io, non ti dovevo urlare addosso, dovevamo parlare e cercare di capire il punto di vista di entrambi.. ma non so di cosa tu stia parlando riguardo all'incidente" Josh sgrana gli occhi lucidi e scuote la testa
"Come sarebbe a dire che non sai dell'incidente? Luke mi ha detto che ieri, mentre tornavi a casa dall'aeroporto hai avuto un incidente"
"Joshy.. n non è vero. Prima di tornare a casa dall'aeroporto mi sono fermato a prendere da mangiare, non ho avuto nessun incidente"
"Davvero?!" Niall mostra entrambe le braccia a Josh ed effettivamente sono sane e prive di graffi
"Vedi? Sono sanissimo"
"Non è da Luke dire bugie, non capisco perché lo ha fatto".
"Oh andiamo amore, davvero non ci arrivi? Luke lo ha fatto per noi. Ti conosce meglio di me e sapeva come scatenare una tua reazione, voleva farci parlare e farci incontrare" Josh annuisce e ridacchia
"Come ho fatto a non pensarci?! Da quando siamo tornati da Zante non fa altro che dirmi che sono stato cattivo con te e che tu sei buono e non meriti i miei insulti"
"Beh diciamo che non ha tutti i torti"
"Lui.. lui mi ha detto anche un'altra cosa"
"Cosa?"
"Che beh.. mi ha detto che eri triste per colpa mia e che.. uhm.. che mi ami" Josh è imbarazzato mentre Niall sorride tranquillo
"Ha detto la verità, ti amo Josh e quando mi hai lasciato mi hai spezzato il cuore"
"M mi puoi perdonare? N non pensavo le cose che ho detto e so che non sei come Louis, so che siete due persone diverse e i suoi errori non devono ricadere su di te"
"Si che ti perdono, ma tu devi promettermi, stavolta sul serio, che la prossima volta non partirai in quarta come tuo solito e mi farai parlare. Non possiamo litigare e lasciarci ogni volta che succede un problema fra i nostri amici"
"Lo so e hai ragione, prometto che lavorerò su questo.. e si.. ti amo anche io Nialler".

***

~ e se il tuo treno passa una volta dimmi a che ora è.. arrivo prima che cada l'ultimo fulmine..~

Harry odia restare a casa da solo quando piove e adesso c'è proprio un temporale in corso, quelli estivi poi sono i peggiori e al riccio non piacciono i tuoni e i fulmini. I suoi genitori sono partiti due giorni fa per la loro vacanza e torneranno fra 5 giorni.
"Dovevo far rimanere i ragazzi a dormire a casa! Che pessima idea che ho avuto a dirgli di no" i suoi amici gli hanno detto che sarebbero volentieri rimasti a dormire da lui ma Harry ha preferito stare da solo, dopo tutto quello che è successo ha bisogno di riflettere e soprattutto di dimenticare Louis il più in fretta possibile. Come se fosse facile..
"Oh dio!" Harry salta dallo spavento quando l'ennesimo fulmine si abbatte sulla sua città, provocando un rumore assurdo.
"Basta, adesso chiamo Luke e vado da lui" prende il telefono per chiamare Luke ma proprio in questo momento il cellulare inizia a squillare.
"Oh fantastico, adesso succede come nei film horror che rispondo alla chiamata e un maniaco mi dice che é entrato in casa e mi ammazza" il cellulare continua a squillare e Harry si decide a rispondere
"P pronto?" La voce gli trema leggermente
"Haz.."
"Louis?" Appena sente la voce di Louis sta per chiudere la chiamata
"No aspetta, non chiudere, ho nascosto il numero altrimenti non mi avresti risposto. Ti prego fammi parlare, sono sotto casa tua e nonostante siamo ad agosto fa freddo, il temporale non facilita di certo le cose".
"Sei qui sotto?"
"Si, sono arrivato un'ora fa da Zante e solo adesso ho trovato il coraggio di chiamarti" Harry rimane in silenzio, non riesce a dire nulla
"Harry? Ci sei ancora?" Alla fine il riccio sospira e annuisce a se stesso
"Sono qui, ti apro. Sali". La chiamata finisce ed Harry corre ad aprire la porta di casa. Un secondo dopo si trova Louis davanti tutto bagnato, con lo sguardo basso e i capelli attaccati alla fronte
"Guarda come sei ridotto, entra" Harry lo fa entrare e insieme vanno verso l'interno della casa
"Ti faccio vedere dov'è il bagno, ti do le asciugamani e dei vestiti da indossare" il ragazzo più grande si limita ad annuire e lo segue in silenzio. Harry lo porta in bagno e va a prendergli le cose che servono
"Ecco tieni" torna un attimo dopo porgendogli le asciugamani e i vestiti
"Fai ciò che vuoi, puoi farti una doccia e asciugarti con calma, io nel frattempo preparo un tè caldo"
"Harry.. dovremmo parlare. Ho bisogno di spiegarti tutto.. ti prego" Louis sembra davvero disperato ma il riccio fa finta di nulla
"Non ora Louis, mi sto sforzando di non urlarti contro e di non cacciarti fuori di casa" il riccio va via e lascia Louis da solo con la testa piena di pensieri.

Dove e quando ❀ L.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora