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Il corpo di Liam si muoveva sinuoso, mentre gocce di sudore scivolavano giù per la sua schiena inarcata per il piacere che stava provando. Due labbra piene e carnose vezzeggiavano il suo membro duro e turgido. Leccate e poi affondi in un antro caldo e umido, lo stavano letteralmente facendo impazzire. Ne aveva ricevuti di pompini nella sua vita, ma quello di sicuro era il migliore di cui avesse ricordo.
Quel ragazzo che lo attendeva al bancone altri non era che il cugino di Mark, era rientrato da qualche giorno a Rockport, dopo quattro anni di università fuori sede e non era a conoscenza della storia del cugino con Liam. Quando erano usciti dal locale e il cugino gli aveva raccontato ogni cosa, era tornato indietro, sentendosi in dovere di scusarsi con Liam per la poca delicatezza di Mark di essere andato proprio nel suo locale.
Liam si era ritrovato a desiderare quel ragazzo dai modi dolci, come forse non aveva desiderato mai nemmeno Mark.
"Sei fantastico" sospirò vedendo il suo membro sparire ancora una volta tra le sue labbra, strinse più forte i capelli del ragazzo e lo strattonò, era sul punto di venire, ma voleva farlo mentre era dentro di lui.
Aprì il cassetto del comodino di fianco al letto e ne estrasse lubrificante e preservativi, una striscia intera.
"Hai cattive intenzioni?" sogghignò l'altro, guardando i condom poggiati sul letto.
Liam si sollevò e invertì le posizioni, facendo distendere il ragazzo sotto di se "Non sai quanto" sospirò, per poi baciarlo ancora. Un bacio lento e profondo, poi prese il tubetto di lubrificante e si unse due dita, facendone scivolare alcune gocce anche sull'apertura del ragazzo, che lo osservava ammaliato dalla sicurezza dei suoi movimenti. Lo guardò un momento negli occhi, per cercare anche un solo cenno di tentennamento, era successo tutto così in fretta tra di loro. Angel un attimo prima si era scusato e un attimo dopo si erano ritrovati uno sulle labbra dell'altro a mangiarsi i respiri. Era tranquillo, nei suoi occhi non c'era nessuna ombra di dubbio, voleva la stessa cosa di Liam, così si abbassò su di lui e poggiò le labbra contro quelle del suo amante, mentre infilava un dito dentro di lui. Era caldo e stretto e i suoi muscoli si contraevano intorno alla sua falange.
"Dio che bello" sospirò inarcando leggermente la schiena. Le labbra di Liam cominciarono a scendere, sapienti ed esperte, incendiando la pelle dove si poggiavano. La sua lingua scivolò al centro del suo sterno per poi spostarsi su un capezzolo che leccò e succhiò mentre le dita diventavano due.
"Oh mio dio" urlò Angel, facendo sorridere Liam che lo morse sull'altro capezzolo, facendolo contorcere ancora di più.
Le dita sforbiciarono nel suo corpo preparandolo a dovere. "Ti prego" lo implorò Angel che si sentiva pronto per accoglierlo. Liam allora si tirò indietro, sfilando le dita dal corpo del ragazzo e afferrò uno dei quadratini argentati al suo fianco, lo aprì e se lo srotolò sul membro duro come il marmo.
Angel afferrò la boccetta di lubrificante e ne cosparse un po' sulla mano, afferrò il membro di Liam e lo masturbò lentamente, oleandolo per bene. Liam sospirò, godendosi quelle carezze, più di quanto la sua voglia di entrargli dentro gli permettesse, facendo violenza contro se stesso. Angel avvicinò il sesso duro di Liam a se, facendolo strusciare contro la sua fessura, sospirando di piacere. Nessuno dei due aveva fretta di concludere, sembrava volessero godersi ogni istante di quel momento perfetto, come se quella potesse essere la loro unica possibilità di trarre piacere l'uno dall'altro.
"Non ce la faccio più " sospirò Liam ad un certo punto, pronto a disintegrarsi in qualsiasi momento. Angel lo guardò dritto negli occhi "Cosa aspetti a farmi tuo, allora?" diede più enfasi alle sue parole allargando un po' di più le gambe. Liam si abbassò su di lui e lo coinvolse in un bacio che tolse il fiato ad entrambi. Afferrò il suo sesso e lo poggiò contro l'apertura del suo amante "Sei pronto?" Angel strinse forte il labbro tra i denti ed annuì. Liam scivolò in lui con un unico affondo, un colpo secco che lo fece boccheggiare. Si fermò quando lo sentì irrigidirsi sotto la sua spinta e una lacrima di dolore gli solcò la guancia. "Ti prego dimmi che non eri vergine" Angel negò con il capo. Non lo era, ma era tanto che non faceva sesso e aveva solo bisogno di abituarsi a quella intrusione.
Liam sentì i suoi muscoli rilassarsi e cominciò a muoversi prima lentamente e poi sempre con maggior vigore. Il corpo caldo e stretto di Angel era una tentazione a lasciarsi andare con sempre più foga. Il ragazzo capì che l'uomo si stava trattenendo e lo incoraggiò ad osare di più , andando incontro alla sue spinte. Liam si puntellò con un gomito sul materasso, alzò la gamba di Angel sulla sua spalla, cambiando angolazione. Il ragazzo boccheggiò "Oh sì......Liam......lì....... ti prego" Liam si tirò indietro, uscendo quasi completamente dal suo corpo per poi rientrarci con una spinta poderosa "Qui?" urlò sentendo la prostata sbattere contro la sua punta sensibile. "Siiiiiiiiii" gemette Angel e Liam lo fece ancora, uscì quasi completamente e poi si spinse dentro di lui, quasi con violenza, era sull'orlo del baratro, non riusciva più a controllarsi. Afferrò il ragazzo per i fianchi e lo penetrò senza tregua, spinta dopo spinta. Il corpo di Angel si tese ed eiaculò sui loro corpi sudati al grido del nome di Liam, al quale servirono un altro paio di spinte e con un ringhio animalesco si riversò nel preservativo. I volti erano arrossati, gli occhi lucidi di piacere, le labbra rosse e turgide per i baci che si erano scambiati. Liam pian piano rallentò le spinte fino a fermarsi completamente ed uscire dal corpo di Angel. Sfilò il preservativo e, come era solito fare dopo il sesso, lo annodò e lo lanciò sul pavimento, si lasciò cadere sul letto sfatto di fianco al suo amante.
Angel si voltò a guardarlo mentre Liam lo accarezzava sulla pelle tesa dell'addome.
"Sei un animale".
"Lo prendo come un complimento" un ghigno soddisfatto si allargò sul volto di Liam.
"Lo è, credimi" una volta regolarizzato il respiro si alzò dal letto e raccolse i boxer che erano sul pavimento e lì infilò. Liam lo scrutò con attenzione, sapeva cosa stava per succedere, era così ogni volta. Il ragazzo di turno si rivestiva e se ne andava e a lui andava bene così, ma quella volte sperava che le cose sarebbero andate diversamente. Il sesso era stato così travolgente che non solo avrebbe voluto rifarlo, sperava anche che Angel si fermasse ancora un po', ma non glielo avrebbe detto. Avrebbe lasciato a lui la scelta.
"Liam? Sembrava ti fossi incantato" sogghignò compiaciuto, vedendo lo sguardo dell'uomo fisso su di lui. "Posso prendere dell'acqua?" chiese "Sì, ne prenderesti una anche a me, sono in frigo" il ragazzo annuì e si allontanò verso la cucina, lasciando a Liam la visuale del suo bellissimo culo, stretto nei boxer aderenti.
Tornò pochi secondi dopo con due bottigliette di acqua ghiacciata, ne passò una a Liam e aprì la sua. Ne prese un lungo sorso e richiuse con cura il tappo.
Liam lo osservava rapito, se possibile Angel dopo il sesso era ancora più bello. I capelli scompigliati, gli occhi brillanti, un sorriso sfacciato e quel fisico che a definirlo perfetto era un eufemismo. Liam prese un lungo sorso d'acqua, nella speranza di spegnere il fuoco che ardeva nella sua gole e in tutto il suo corpo. Poggiò la bottiglietta ben chiusa sul letto e si mise seduto con la schiena contro la testiera del letto. Un leggero cenno di erezione tornò ad affacciarsi tra le sue gambe.
Angel sorrise malizioso, ammirando il suo corpo , si leccò le labbra "Ti va un secondo round?" ma era una domanda retorica perché pochi secondi dopo la sua lingua era già infilata nella gola di Liam e il suo corpo ancheggiava su quello dell'uomo che lentamente stava tornando duro sotto di lui.

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