Epilogo

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"Ma perché sono venuto in vacanza con loro" sospirò passandosi esasperato le mani sul volto. Ogni volta che si chiudeva nella stanza con il suo fidanzato, qualcuno li interrompeva. La prima volta era stato Brian che si lamentava che a lui e Milly erano state assegnate camere diverse. Ma se volete dormire insieme condividete la camera e non rompete le palle a me aveva sbottato Liam.
La seconda volta era toccato a Jim che aveva bisogno del suo testimone di nozze per distrarre la moglie, mentre lui gli preparava una sorpresa.
E poi ancora Angel aveva ricevuto una telefonata a cui non poteva non rispondere. E ora quella stramaledetta porta.
Angel sorrise, vedere Liam così frustrato sessualmente era troppo divertente.  Non che non scopassero, ma quelle continue interruzioni lo stavano esasperando.
Liam sentì di nuovo bussare al battente e si sollevò "Pensaci tu" borbottò rivolgendosi al più piccolo "io mi chiudo in bagno a farmi una sega" chiuse con un tonfo la porta del bagno e Angel si  strinse forte il labbro tra i denti per non scoppiare a ridere e rischiare di farlo irritare ancora di più.
Quando aprì la porta di fronte a lui c'erano le due donne che erano in vacanza con loro.
"Scusa, spero che non abbiamo interrotto nulla" si scusò Janet "ma qui abbiamo un'emergenza prima volta ".
"Emergenza prima volta?" chiese confuso il ragazzo. Janet indicò con la testa la ragazza di fianco a lei e Angel sgranò gli occhi capendo, si spostò di lato e le lasciò passare.
Le due donne si guardarono intorno "Dov'è Liam?" chiese la ragazza, che si torturava le mani dal nervoso e aveva il volto arrossato dall'imbarazzo.
"È in bagno, tranquilla non ci interromperà" la rassicurò e lei sospirò sconsolata.
Milly e Brian si stavano vedendo da quando aveva avuto l'incidente qualche giorno prima, anche se erano attratti l'uno dall'altra da mesi, ma non si erano mai dichiarati. Poi dopo l'incidente il ragazzo le aveva detto di essere molto interessato a lei e erano usciti la sera stessa e anche quella dopo. Avevano passato ore a parlare e pomiciare, senza mai andare oltre. Ora che erano in vacanza insieme però,  sembrava che Brian stesse calcando un po' la mano con lei. Milly non aveva paura di concedersi,  non era vergine perché voleva arrivare illibata al matrimonio,  ma semplicemente perché non c'era stata l'occasione e ora che questa si era presentata lei aveva paura di fare brutta figura con Brian essendo completamente inesperta.
Così aveva chiesto consiglio a Janet e lei aveva pensato di coinvolgere anche Angel.
"Tesoro, non devi temere nulla" provò a rassicurarla lui "sono sicuro andrà bene. Devi solo lasciarti andare e vedrai che le cose verranno da sole".
"E se fossi  imbranata a tal punto da farlo scappare?"
"Non succederà. Sono sicura che lui ci tiene a te" aggiunse Janet.
"Sì,  questo lo so. Ma io, io" balbettò senza terminare la frase.
"Tu cosa?" chiese Angel con dolcezza, carezzandole una spalla.
"Io non gliel'ho detto che non l'ho mai fatto" confessò in un afflato.
"Devi dirglielo Milly. Lui deve saperlo".
"Perché?"
"Milly, non voglio indorarti la pillola" Janet aveva lasciato il tono comprensivo e dolce e aveva assunto quello forte e sicuro "la prima volta fa un male cane e lui deve saperlo, per poterci andare piano" disse tutto d'un fiato.
La ragazza sgranò gli occhi "un male cane?" domandò terrorizzata.
"Janet, così la spaventi" la rimproverò Angel. Ma la donna non ce la faceva più , erano due ore che la ragazza la stava esasperando con le sue paranoie e lei voleva solo restare un po' da sola con il marito.
" Ascoltami Milly, Janet ha ragione. La prima volta fa male, ma è  solo un momento,  te lo garantisco, poi il dolore viene sostituito dal piacere e te ne dimenticherai" provò a tranquillizzarla "ma Brian deve saperlo,  deve sapere che deve fare con calma o vivrai la prima volta peggiore della tua vita" la ragazza annuì e sorrise debolmente.  Non era del tutto convinta, ma se entrambi i suoi amici continuavano a ripeterle che dovesse dire a Brian che era vergine, beh li avrebbe ascoltati, glielo avrebbe detto e sperava che lui sarebbe stato comprensivo e soprattutto che non sarebbe scappato a gambe levate.
"Finalmente l'hai convinta" affermò Janet, sussurrando all'orecchio di Angel "io ci provo da ore".
"Sì,  ma tu sei troppo diretta" la rimproverò.
"Che ci posso fare se non mi piace girare intorno alle cose?"
"Niente, per me sei perfetta così, ma io non sono Milly. Lei è  sensibile e delicata e ha bisogno che gli dicano le cose con dolcezza."
"Tu dovevi fare lo psicologo non lo scrittore" il ragazzo sorrise. Poi aprì loro la porta e restò al suo fianco in attesa che le due lasciassero la camera.
Doveva andare a recuperare il suo uomo che era rimasto tutto il tempo chiuso in bagno.
"Allora grazie" sorrise Milly e si allontanò verso la camera dove dormiva Brian quella settimana.
"Chiuditi dentro e non rispondere più a nessuno, io farò lo stesso" e quel sorriso furbo che si stampò sul viso Angel lo conosceva perfettamente.
Angel chiuse la porta e diede una mandata di chiave, poi raggiunse la porta del bagno e la aprì con circospezione, mettendo dentro solo la testa.
"Puoi entrare" mormorò Liam che era seduto sulla tazza del water.
"Se ne sono andati" sussurrò il ragazzo sorridendogli.
"Milly aveva un piccolo problema".
"Beata lei" sospirò l'uomo.
"Io ho un problema così grande che non riesce a stare nei pantaloni" Angel provò a trattenere una risata ma stavolta non ci riuscì.
"Ti prendi gioco di me?" lo rimbrottò Liam arcuando un sopracciglio, lui negò con il capo.
"Posso fare qualcosa per risolvere il tuo enorme problema " domandò,  mettendo un accento particolare sulla parola enorme.
"Per farci interrompere ancora una volta? No grazie" era terribilmente irritante eccitarsi e non riuscire a concludere niente per ben tre volte di seguito.
Angel si avvicinò a lui,  lo spinse un po' indietro, facendogli poggiare le spalle contro la parete e si mise cavalcioni sulle sue cosce "Non ci interromperà nessuno" mormorò sicuro prima di baciare e leccare la pelle del suo collo.
Liam sospirò, non avrebbe retto un altro tentativo andato a vuoto "Come fai ad esserne così certo?" Il ragazzo tirò la testa indietro per poterlo guardare negli occhi "Perché mentre tu stai perdendo tempo con domande inutili loro stanno già scopando".

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