i was gone

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clarke

corro sotto la luce della luna, tutti festeggiano tranquilli, nessuno pensa che la ragazza per cui festeggiano  sia stata appena rapita.
un'uomo con la carriola corre davanti a me furtivo e l'istinto mi dice che non è un caso.
cerco di bloccarlo ma lui mi fa un taglio sulla mano con un coltello, mi butta a terra e quando è sul punto di ricolpirmi sento Russel gridare.
"lasciala, seguace di Gabriel."
alle sue parole l'uomo scappa via abbandonando il carro con Delilah all'interno.
Russel mi aiuta a rialzarmi e poi mi guarda la mano come se avesse avuto un'apparizione divina.
il suo sguardo creava in me un'indefinita ansia, non sapevo se il colore del mio sangue fosse una cosa da temere qui.
"come è possibile?"
la sua voce tremava ed i suoi occhi continuavano a scrutarmi increduli.
"è un'alterazione genetica che mia madre ha fatto al mio sangue."
cercavo di mantenere la situazione calma, ma il mio pensiero era già andato a Madi, non dovevano scoprire anche lei.
Le guardie riportavano Delilah verso casa sua mentre Russel continuava ad osservarmi perplesso, anzi, aveva un'aria inspirata.

tutti i miei amici erano in casa, pronti per andare via.
"potete rilassarvi."
tutti mi guardavano perplessi.
"Russel ci farà restare."
"perché quest'ora repentino cambio di idea?"
Echo si grattava la fronte confusa.
"ho salvato Delilah dall'essere rapita poco fa e perciò ha detto che il fatto che io abbia dimostrato fedeltà, nonostante lui avesse rifiutato di darci rifugio, è un gesto da ripagare."
tutti sospirarono di sollievo.
"cosa è successo alla tua mano?"
Emori mi osservava preoccupata.
"solo un inconveniente durante il salvataggio."
"ora sanno che sei una nightblood Clarke, dovrai stare attenta."
lo sguardo preoccupato del mio migliore amico mi faceva piacere, mi faceva sentire meno esposta, sapevo che avrei potuto contare su di lui.

la mattina dopo eravamo tutti più sereni, sembrava quasi avessimo finalmente trovato una soluzione, un modo per vivere senza dover rischiare la vita.
i preparativi per il battesimo rendevano tutto ancora più allegro.
questa mattina avevo visto Madi assaggiare un biscotto per la prima volta, l'avevo vista entusiasmarsi all'idea che un giorno sarebbe potuta andare a scuola, avevo visto anche i miei amici stare tranquillamente seduti a ridere e Jordan seguire il suo primo amore ovunque andasse. se avessi dovuto immaginare come vorrei fosse il mio ultimo giorno di vita, probabilmente lo vorrei così; tutti momenti che sarebbero poi diventati ricordi felici.
"clarke."
"si?"
"nulla stavo solo salutando, anche se penso ci vediamo sta sera dato che tu ed il tuo taglio siete apposto."
"sicuramente Ilian."
il giovane ed affascinante dottore di sanctum aveva appena finito di bendarmi la mano.
"comunque ti conviene stare attenta alla fasciatura, se scoprono che hai il sangue nero ti venereranno a vita e dopo.."
"beh sembra tremendo a pensarci."
dopo qualche altra risata ne ero sicura, questo era uno di quei giorni in cui per una volta il mondo girava nel verso giusto.. nel mio verso.

le luci viola e bluastre della sala mi apparivano surreali, o forse era troppo tempo che non vedevo una festa.
la gente ballava guidata dal ritmo ed in quel momento per nessuno esisteva nient'altro se non la musica.
per una sera anche io sarei riuscita a sentirmi così, ed infondo speravo che sarebbe stata la prima di molte, speravo che la mia vita avrebbe trovato la svolta finale qui.
ilian mi prende la mano e mi porta tra la folla a lasciarmi andare e finalmente la felicità prende il posto della preoccupazione e la speranza quello della sfiducia.
stare bene era magico, ballare con lui portava via da me ogni brutto pensiero.
ero felice.

"scusami non volevo svegliarti clarke."
ilian guardava fuori dalla finestra il battesimo di delilah mentre si riallacciava la camicia.
"lo ero già, non preoccuparti."
una volta in piedi osservavo la sua camera, mi stavo riallacciando il vestito quando trovai un foglio con la mia facci disegnata e cerchiata accanto a quelle dei miei amici di cui alcuni sopra invece avevano delle x.
era tutto chiaro.
mi girai e lo vidi mentre mi osservava triste.
"mi dispiace clarke ma non posso permettergli di avere anche te."
tentai di scappare dalla finestra ma all'improvviso sentii un pizzicore al collo ed il mio corpo farsi pesante, quasi inesistente.
"i figli di gabriel si prenderanno cura di te."
dopo poco entrarono delle guardie nella camera.
io ero paralizzata sul letto dove ilian mi aveva adagiato, riuscivo a vedere e pensare ma non a muovermi.
ilian mi guardava con le lacrime agli occhi poco prima di tagliarsi la gola.
"morte ai prime."
il sangue colava rapido su tutto il suo corpo disteso a terra.
la mia mente incominciava ad offuscarsi mano a mano che i minuti passavano, tutto era confuso e ogni cosa sembrava parte di un sogno.
mi sembrò di chiudere gli occhi per un secondo ma quando li riaprii mi ritrovai russel davanti che mi guardava dispiaciuto, parlava ed ogni parola aveva un suono ovattato.
un saluto, una siringa, delle lacrime, il buio e poi io ero scomparsa.
ero diventata nulla.

hi again
ci metto una franca a scrivere lo so è solo che posso farlo esclusivamente quando ho l'inspirazione perché sennò mi sembra sempre di scrivere cose peggiori di quelle che vorrei.
comunque qualcuno ci pensa che questo martedì uscirà l'ultima puntata of the 100 season six?
io no.
jason ha appena annunciato che la settima sarà l'ultima, i already knew it but ora che è confermato sono anche più sad.
anyway se y'all ;)

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