Capitolo 13

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«Che succede adesso? Chi è questo?» Dalle sue labbra uscì un sospiro frustrato.

«Lo abbiamo trovato a girovagare per le strade poco fa. Ci è sembrato sospetto, così lo abbiamo portato da te subito.»

Il nobile si spaventò scontrando le proprie i propri occhi scuri contro quelle troppo chiari della ragazza.

«Avete fatto molto bene a portarlo qui. Ora però serve che voi cerchiate Peter.» Scambiò un'occhiata con Lucas, che annuì d'accordo.

«Scusa capo, chi è Peter?»

«L'uomo che era in stanza con me e Lucas ieri. Credo abbia una cosa che mi appartiene. Chiedete a Hel per sapere altro sul suo aspetto. È di assoluta importanza che lo troviate al più presto.» Si portò una mano ai capelli, muovendoli con un gesto nervoso.

«E di lui cosa ne facciamo?»

«Lasciatelo qui, me ne occuperò personalmente.»

I due eseguirono l'ordine, lasciando la presa e ritirandosi silenziosamente.»

«Sembra che i problemi non abbiano mai fine in questo posto.» Sospirò frustrata.

«Certo mi aspettavo un tipo un po' più grosso di questo ammasso di ossa.» Lucas aveva preso a girarci intorno, quasi fosse un lupo famelico di fronte alla propria preda, facendo venire il mal di testa al nuovo arrivato.

«Io non cerco guai.» Balbettò il ragazzo, sentendosi improvvisamente minacciato dai due. «Sono appena arrivato...»

«E vorresti farci credere che sei capitato qui, misteriosamente, nel momento meno opportuno, proprio quando stiamo cercando un uomo dall'aria sospetta e responsabile di omicidio?» Lucas inarcò un sopracciglio nello scrutare la sua espressione terrorizzata. «Si direbbe non avere nulla con sé, fatta eccezione per questo bastone. Nelle tasche ha anche un boccone di pane.»

«Non mi fido. Potrebbe aver lasciato il mantello nel bosco e averlo sostituito con quello.» Ann indicò il pezzo di legno ai suoi piedi.

Mantello? Di colpo si ricordò dell'uomo che gli aveva dato indicazioni. «State cercando un tale con un mantello rosso?»

Ann drizzò le orecchie, ascoltando attentamente ciò che l'uomo aveva da dire. «Come fai a sapere di lui? A patto che non sia tu stesso la figura che affermi di conoscere.»

«Mi ha dato lui indicazioni per trovare questo villaggio, ve lo giuro sul corpo del signore Gesù Cristo.»

«Quale modo migliore per evitare di essere additati se non quello di fingersi una vittima.» Lucas sogghignò maligno, mostrando una lunga fila di denti bianchi. «Ti è andata male, sono di pessimo umore per valutare le tue capacità di attore, ma credo che in casi migliori avrei applaudito per la tua interpretazione.» Lucas smise di girargli intorno, tornando al fianco della ragazza, intenta a squadrare lo sconosciuto.

«Io non so niente. Ho incontrato quell'uomo mentre vagavo nella foresta e mi ha dato pane e indicazioni. Sono riuscito a trovare questo posto grazie ai suoi suggerimenti.»

«Ann, questa storia fa acqua da tutte le parti, non vorrai credergli spero!»

«No di certo. Non è sicuramente periodo per mercanti o paesani per vagare per la foresta, oltretutto senza sapersi orientare. Questo punto mi ricorda qualcuno.» Lui la fulminò con lo sguardo, prima di focalizzare nuovamente la propria attenzione ai singhiozzi del ragazzo.

«Infatti, ma io sono fuggito dal mio paese e mi sono fatto rubare tutto da una persona. Ho contratto molti debiti a causa del denaro che non avevo più con me della locanda, quindi non ho avuto altra scelta se non quella di fuggire nella foresta.»

Cappuccetto rosso (Wattys 2019)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora