Era da poco giunta la sera ed Ann non aveva abbandonato la sua postazione da quella mattina neppure per mangiare. Con un assassino a piede libero, due lupi in agguato e Sam senza controllo, lasciarlo solo era un'idea a dir poco folle, sarebbe stato come firmare la sua condanna a morte certa. E dire che di norma Sam era così tranquillo, fatta eccezione ovviamente per la volta in cui aveva urlato contro i suoi uomini ed era fuggito nella foresta a cercare i suoi compagni. Beh, poteva dire di averli trovati in un certo senso, forse sarebbe stato meglio per lui se non fosse mai andato a cercarli.
Ann aveva fatto in modo di sigillare la finestra con una rete metallica presa in prestito dal recito del pollaio della nonna defunta, dove nessuno si sarebbe lamentato per il prestito senza consenso. Certo, aveva dovuto spiegare per filo e per segno a Helda dove si trovasse la casa della parente deceduta, ma in quel momento non se la sentiva di lasciare solo il cacciatore ferito, dato che non era neppure in grado di difendersi da solo.
Lucas le aveva detto che stava diventando paranoica, ma come biasimarla del resto? Si era fidata ciecamente delle abilità di Chris ed ecco il risultato: un morto, un ferito, un depresso e un folle in circolazione. A pensarci bene aveva tutti i diritti di essere paranoica nei confronti del suo compagno di avventure.
La stanza di Ann era diventata come una fortezza inespugnabile, fatta eccezione per i pochi fidati che andavano e venivano, chiedendo informazioni sulla salute di Chris. C'era anche quel tale... Peter se non ricordava male, che se ne stava attaccato alla sedia che lui stesso aveva trascinato in un angolo della camera da chissà dove. Ogni tanto si sentiva un leggero russare tracciare l'aria, alternato con le fugaci occhiate che l'uomo posava su Chris, prima di posarlo negli occhi azzurri di Ann e poi in quelli di Lucas, per poi di tornare a chiuderli.
Più volte la mora si era dovuta subire le lamentele di Lucas sul perché accettasse così di buon grado la presenza di un estraneo -un maniaco, aveva aggiunto- al cospetto del compagno incosciente.
Lei non aveva risposto, concentrata nei suoi pensieri e facendo infuriare Lucas a causa del suo silenzio. Se n'era andato più volte, tornando sempre con la promessa di essersi calmato. Era vero che l'impulsività e l'essere irascibili erano dei difetti davvero comuni nei cacciatori, ma nessuno di essi aveva mai provato a nascondere questi lati della personalità, considerando quanto poco dovessero avere a che fare con le persone esterne al loro gruppo. Ultimamente aveva notato che erano tutti un po' più nervosi del solito: i suoi uomini non erano gli unici pronti a scattare per ogni piccolezza, dato che sembrava essere diventata una caratteristica dei paesani da quella mattina, lo si poteva notare guardando oltre la rete metallica istallata contro la finestra della stanza.
La gente aveva preso a nascondersi in modo più evidente, sigillandosi tra quelle case che avevano capito non essere più tanto sicure poco prima che facesse buio.
Helda era appena tornata da una ricognizione al villaggio, il volto stanco e il naso appena arrossato dal freddo.
«Sta nevicando.» Lucas osservava i primi fiocchi bianchi sciogliersi sullo sterrato sottostante.
Ann allungò lo sguardo verso il cielo grigio invernale, non trovando lo stesso entusiasmo dimostrato da Lucas.
«Ann, dovresti venire a vedere: c'è un tipo strano sotto la finestra.»
Lei abbandonò la sua posizione accanto al letto dell'amico per affiancare Lucas, intento ad indicarle un punto non molto lontano.
Non aveva mentito a riguardo: al piano da basso c'era un uomo protetto dalla neve grazie ad una mantella rossa che finiva calcando il cappuccio sul suo volto che si poteva scorgere solo fino alle labbra. Se ne stava lì, ignorando gli ultimi passanti che si sbrigavano a rincasare passandogli accanto. In piedi solitario in mezzo alla strada, rosso contro bianco, la mantella lunga sino agli stivali scuri gli copriva quasi interamente il corpo fasciato da abiti neri.
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Cappuccetto rosso (Wattys 2019)
FantasiIspirato dalla storia originale di "Cappuccetto Rosso" e dal gioco da tavolo "Lupus in Tabula". La storia è soggetta a copyright, vi pregherei di non copiare interamente o in parte la storia, perché non giusto nei confronti dell'autore. ...