L'AMORTENTIA

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Un anno dopo...

Severus e Lily ancora non si parlavano. Lui aveva notato che lei passava sempre più tempo con James. E questo lo faceva arrabbiare ancora di più. Ormai non aveva più speranze con lei. Solo una coppia andava d'accordo: Bellatrix e Rodolphus. Andavano a colazione insieme e a lezione insieme. Erano anche entrati nella squadra di Quidditch di Serpeverde come Cacciatori. Insieme erano imbattibili. Insieme. Anche Severus avrebbe voluto stare insieme alla sua Lily. Gli mancava tantissimo. Quel giorno aveva lezione di Pozioni con i Grifondoro. Andò nell'aula di Lumacorno con Lucius e trovò Bellatrix e Rodolphus seduti insieme. Narcissa sorrideva, seduta dietro di loro. "Ti dispiace se mi siedo con Narcissa?" chiese Lucius un po' imbarazzato. "Oh, no, tranquillo, vai pure" rispose Severus. Così Malfoy si diresse verso Narcissa, sorridendo. Lei gli fece spazio e lo fece sedere. Poi Severus vide Lily... seduta con James. Stavano parlando, e lei rideva, divertita. La rabbia e la gelosia crebbero dentro di lui. Sentì qualcuno che chiamava il suo nome. Si voltò e vide Remus Lupin, che gli indicava un posto accanto a lui. Severus, non sapendo cosa fare, andò a sedersi lì. "Ehi, Lunastorta, perché stai con Pivellus? Bleah!". Era Sirius Black, due banchi più dietro, seduto accanto a Peter Pettigrew. Remus fece finta di non sentirlo. "Perché mi hai fatto mettere accanto a te?" gli chiese Piton. Lupin lo guardò e gli sorrise: "Non volevo stessi da solo, visto che... bè, hai capito". Indicò con lo sguardo Lily e James. Severus lo capì e si rattristì. "Ancora non vi siete chiariti?". Lui scosse la testa. "Buongiorno ragazzi!" disse Lumacorno dalla cattedra. "Oggi studieremo l'Amortentia. Chi sa dirmi cos'è?". Sia Lily che Piton alzarono la mano. Lui lo notò, e la abbassò subito. "Signorina Evans?". "L'Amortentia è il filtro d'amore più potente al mondo. Una persona ci sente l'odore di ciò che la attrae di più" spiegò Lily. Lumacorno annuì: "Corretto! Cinque punti a Serpeverde! Qui ne ho un po', e avevo intenzione di farne annusare un po' ad alcuni di voi. Vediamo... signor Lestrange?". Rodolphus si alzò e si avvicinò alla cattedra, dove c'era un calderone pieno di filtro d'amore. Quando si avvicinò, la pozione assunse un colore scuro. "Ehm... io sento... cioccolato fondente... e arancia" disse, guardando Bella, che arrossì. "Signorina Narcissa Black!". Narcissa andò alla cattedra e odorò l'Amortentia: "Sento... muschio bianco... e menta". Guardò velocemente Lucius, ma poi abbassò lo sguardo, imbarazzata. "Bene! Signor... Potter?". James andò verso la pozione, la annusò e disse, sicuro: "Io sento odore di giglio e libri". Quando tornò al posto, fece l'occhiolino a Lily. Severus lo fissò: sapeva di chi era quell'odore. Lo aveva sentito tante volte. O almeno fino al quinto anno. Era il profumo di Lily. Se lo ricordava benissimo. "Signor Piton!". Severus si risvegliò dai suoi pensieri. Si alzò timidamente e andò goffamente verso la pozione. La annusò: sentiva proprio giglio e libri. Ne era sicuro. Decise di inventarsi qualcos'altro: "Ehm... io... sento... girasole... e... ehm... vaniglia". Poi tornò al suo banco, imbarazzato. "Benissimo! Per lunedì prossimo, vorrei che ognuno di voi scrivesse almeno un foglio di pergamena sugli scopi e gli effetti dell'Amortentia e cosa ci sentite voi. Vi darò una fialetta ciascuno". Detto questo, Lumacorno immerse una fialetta nella pozione, poi la chiuse e la diede a Bellatrix, che stava al primo banco. "Mettevi in fila!". Gli studenti andarono alla cattedra uno dietro l'altro e ognuno prese una fiala di Amortentia. Piton si mise per ultimo. Quando prese la fialetta, Lumacorno gli fece l'occhiolino. "Sono certo che farai più di tre fogli" disse ridendo. Anche Severus sorrise, ma non ne era tanto convinto: non riusciva a concentrarsi. Quando uscì, vide Lily e Potter in un angolo insieme. James le stava tenendo la mano. Severus si nascose per sentire cosa dicevano. "Volevo chiederti se ti andrebbe di andare a prendere una Burrobirra domani pomeriggio ai Tre Manici di Scopa. Sai, vorrei conoscerti meglio". James le si avvicinò. Lei se ne accorse, e si scansò. "Ehm... non so... devo fare il compito per Lumacorno" disse. "Puoi sempre farlo oggi, o domani mattina, o domenica. Se vuoi posso darti una mano..." "Oh, no grazie, posso farcela da sola. Riguardo alla Burrobirra... oh, va bene". James sorrise soddisfatto. "Perfetto! Facciamo alle quattro! E chiamami se vuoi che ti dia una mano con il compito". Lily annuì e lo salutò, poi si diresse nel dormitorio di Serpeverde. Andò in camera sua e si buttò sul letto. Poco dopo entrarono Bellatrix e Narcissa. "Siete state tutto il tempo con Lucius e Rodolphus!" disse loro ridendo. "E tu con James!" ribatté Bellatrix. Lily tornò seria. "Non avete torto...". "Non è che ti starai..." "Cosa?! Oh no, assolutamente no. Innamorarmi? Di Potter? Ah, bella battuta!". Bellatrix la fissò. "Bene, allora apri la fiala e dicci cosa senti!" disse. Lily non voleva tirarsi indietro. Sapeva che non avrebbe sentito nulla. Non era innamorata di nessuno ancora. Così prese la sua fiala dalla borsa, la aprì e la annusò. La pozione diventò di un colorito grigiastro. Profumava di pergamena, inchiostro e toast. Aveva già sentito quell'odore... Ma non poteva essere. No, no, era impossibile. Decise di mentire: "Non sento nulla...". Narcissa la guardò sorpresa: "No, è impossibile! Dovrai pur essere attratta da qualcosa! Dai, annusa meglio!". Lily fece finta di odorare ancora la fiala. "Ok, sento... Profumo di viole... e... focaccia". Bellatrix la guardò stranita. Poi prese anche lei la sua fiala e odorò: "Vediamo... io sento... cannella... e lenzuola fresche di bucato. È l'odore di Rod, ovviamente!" disse felice. "Rod... Chi?" chiese Narcissa confusa. "Oh, è Rodolphus. Lo chiamo Rod, come lui chiama me Bella" disse l'altra imbarazzata. "Bella è il nome con cui ti chiamiamo solo io e Lily!" disse Narcissa ironica. Bella rise. "E tu a lezione hai sentito muschio bianco e menta, eh?" disse. Narcissa arrossì. "È... l'odore di Lucius...". Bellatrix le sorrise divertita. Poi guardò Lily, seria: "Lily, secondo me non ci hai detto la verità...". Aveva ragione: la conoscevano troppo bene. "Bè... ho sentito pergamena, inchiostro... e toast" disse allora Lily. Bellatrix e Narcissa si guardarono sorprese. "Ma allora..." "No, Bella! Non è quello che pensi!" disse, anche se sapeva che era davvero quello che pensava...Severus tornò in dormitorio stravolto dalla rabbia. Come aveva potuto? Perché aveva accettato quell'invito? E soprattutto... Potter aveva tentato di baciarla! Era accecato dalla gelosia. Trovò Lucius in dormitorio. "Ehi, Sev! Sai cosa sento nell''Amortentia? Castagne e rose! È il profumo di Narcissa!" gli disse Lucius felice. "Sì, sì" rispose Severus, sedendosi sul letto arrabbiato. "Che hai?" "Niente, non ho niente, Lucius!" disse Piton infuriato. Poi si calmò facendo un profondo respiro e gli spiegò: "Potter ha chiesto a Lily di uscire. E lei ha detto di sì". In quel momento entrò Rodolphus: "Ehi, sono appena stato con Bellatrix, scusate. Facciamo Pozioni?". "Bellatrix?! In Sala Comune? C'è anche Lily?" chiese Severus frettoloso. Rodolphus annuì, confuso. Piton si alzò dal letto e corse giù per il dormitorio, diretto in Sala Comune. Voleva parlare con Lily. Una volta per tutte. Doveva sfogarsi. Ma forse non le avrebbe detto proprio tutto. Vide Lily in piedi vicino alle scale del dormitorio femminile. Quando vide Severus, rimase pietrificata. "Lily!" urlò lui. "Come hai potuto?!". Lily non capiva. "Cosa...?" "Hai accettato l'invito di Potter!". A quel punto si arrabbiò anche lei: "Ah, adesso spii anche le conversazioni?" "Ero lì per caso... E ti ha anche provato a baciare!" "E se hai visto io mi sono scansata! E anche se lo avessi baciato cosa ti importerebbe? Non sono affari tuoi chi frequento!" Severus non sapeva cosa ribattere. "Bè... è che sono tuo amico, Lily, lo dico per il tuo bene! Come fai a frequentare Potter dopo tutto quello che mi ha fatto? Che ci ha fatto! Non so se te lo ricordi, ma quello là ci ha perseguitato per tutti questi anni!" "Tu non lo conosci veramente! Ha anche... del buono! E almeno lui non mi ha mai chiamata in quel modo! Ti consideri mio amico dopo ciò che mi hai fatto?". Severus aveva perso le parole di bocca. Non sapeva come ribattere. In fondo aveva ragione, lo sapeva. Lei era ancora più infuriata. Si voltò e risalì le scale, incontrando Bellatrix e Narcissa in fondo, che avevano assistito alla scena, ma non sapevano cosa dirle. Entrò in camera, trascinando le due amiche, e chiuse la porta con forza e rabbia. Severus rimase ai piedi delle scale, impalato. Aveva provato a parlare con Lily, a farla ragionare, ma era andato tutto a rotoli. Aveva solo peggiorato le cose. Perché era un disastro con quella ragazza? Perché le faceva quell'effetto? Perché l'amava. Era questo il motivo. Ma non lo avrebbe mai ammesso di fronte a lei.

Sguardi e Sorrisi                                  SnilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora