LA LETTERA DA HOGWARTS

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La mattina del primo agosto Lily si svegliò verso le dieci e mezza: la sera prima era stata fino alle undici al parco con Sev. Le brontolava la pancia per la fame. Si alzò dal suo letto e vide quello di Petunia vuoto. Doveva essere già in piedi. Uscì dalla camera e scese le scale per andare a fare colazione. Trovò Petunia e i suoi genitori seduti attorno al tavolo. Petunia non le rivolse la parola. Da quando aveva rivelato alla sua famiglia di essere una Strega, Petunia non giocava più con lei e le parlava solo se fosse necessario. I suoi genitori invece ne erano stati felicissimi. "Buongiorno" disse Lily. "Ciao, tesoro! Dormito bene?" disse la madre. "Perché ti sei svegliata così tardi? Ah giusto... Hai passato tutta la sera con 'Sev', vero?" chiese Petunia accigliata. Lily non rispose e si sedette accanto alla madre. "Ah, Lily, stamattina è arrivata una lettera per te. E, ehm... l'ha portata un gufo" disse suo padre. Estrasse una lettera di pergamena giallastra, scritta con inchiostro verde smeraldo. Lily la prese, la aprì e lesse tra sé:

SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA

DI HOGWARTS

Preside: Albus Silente

(Ordine di Merlino, Prima Classe,

Grande Mago, Stregone Capo, Supremo Pezzo Grosso,

Confed. Internaz. Dei Maghi)

Cara signorina Evans,

siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Qui accluso troverà l'elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie. L'anno scolastico avrà inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa del Suo gufo entro e non oltre il 2 agosto p.v.

Distinti saluti

Minerva McGonagall

Vicepreside

Lily rimase a bocca aperta. Aveva ricevuto la lettera che le diceva che era ammessa a Hogwarts, come le aveva detto Sev. Non disse niente ai suoi genitori e a sua sorella e corse subito fuori, a cercare Severus. Andò al parco e lo trovò lì, sempre sotto il loro albero. Corse verso di lui. Severus la vide e sfoggiò subito un enorme sorriso. "Ho ricevuto la lettera!" gli disse Lily. "Anch'io!". Severus estrasse dalla tasca una lettera identica alla sua, ma con su scritto 'Caro signor Piton'. "Non ci credo! Andremo a Hogwarts!" gridò Piton. Lily però aveva un finto sorriso stampato in volto, e lui lo capì subito. "Cosa c'è che non va?" le chiese. "È che... dovrò lasciare la mia famiglia..." disse Lily quasi sottovoce per soffocare le lacrime. "Oh... ma no, tranquilla! Potrai tornare da loro per le vacanze di Natale e di Pasqua! Bè... io non ho intenzione di tornare dai miei per le vacanze". "Perché?" gli chiese Lily, un po' rincuorata nel sentire che poteva rivedere la sua famiglia per le vacanze. A quanto pare Piton non la pensava allo stesso modo. "Non ho un buon rapporto con i miei genitori. Sai, litigano sempre. Ma tra Babbani e Maghi purtroppo è così" spiegò Piton, che non sembrava poi così dispiaciuto. Lily pensò a sua sorella: avrebbero litigato sempre anche loro? Petunia già non le parlava più. "Perciò... anche io e mia sorella litigheremo spesso? Lei già non mi rivolge più la parola...". "Oh... ma lei è solamente invidiosa. Vorrebbe essere anche lei una Strega, si capisce. Ma purtroppo non ha avuto la nostra stessa fortuna. Comunque, chiudiamo questo discorso. Che ne dici di mandare la lettera di approvazione a Hogwarts?" disse Severus. Lily annuì. Piton corse verso casa sua e quando tornò aveva il gufo, due pergamene, due piume e l'inchiostro per scrivere. Offrì una pergamena a Lily ed entrambi scrissero che sarebbero venuti a Hogwarts il 1° settembre. Sul retro scrissero 'Hogwarts, Minerva McGonagall, Vicepreside'. Infilarono le lettere nel becco del gufo e quest'ultimo volò via, verso Hogwarts. "Che ne dici se domani andiamo a comprare il materiale a Diagon Alley insieme?" chiese Severus. "Cos'è Diagon Alley?" domandò Lily. "Oh, giusto, non te l'ho detto. È il luogo dove si comprano le divise, le bacchette, i calderoni, i libri di testo, eccetera. Lì troveremo tutto ciò che ci serve per Hogwarts" spiegò Piton. "Ah, ok! Non vedo l'ora! Ora devo andare, Sev, a domani!" disse Lily. Abbracciò Severus e, salutandolo con la mano, corse verso casa sua.

Lily entrò in casa e spiegò ai suoi genitori della lettera, del fatto che era stata ammessa a Hogwarts e che il giorno dopo sarebbe andata a comprare il materiale scolastico con un suo amico. Erano contessimi che la loro figlia fosse una strega. Lily sperava che lo sarebbe stata anche Petunia. Andò in camera sua per dirglielo, ma non c'era. Trovò sulla scrivania una pergamena, simile a quella che aveva ricevuto lei, scritta con lo stesso inchiostro verde smeraldo. Non riuscendo a trattenere la curiosità, la lesse:

Cara signorina Petunia,

ci dispiace informarLa che, dato che Lei non è una strega, non possiamo ammetterla alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, al contrario di Sua sorella. Non possiamo ammettere Babbani, come Lei. Le porgiamo ancora le nostre scuse.

Distinti saluti,

Minerva McGonagall,

Vicepreside

Lily rimase impietrita, senza sapere cosa dire. Sua sorella aveva scritto a Hogwarts per essere ammessa anche lei. Allora Severus aveva ragione: Petunia era invidiosa. Non ebbe neanche il tempo di mettere a posto la lettera che sua sorella entrò in camera. "Cosa stai facendo?" gridò. "Oh, io... mi dispiace, Tunia, io... non volevo" cercò di spiegarsi Lily. Ma Petunia era furiosa come non mai. Le strappò la lettera di mano e cominciò a leggerla a mente. Probabilmente non l'aveva ancora letta. Quando alzò gli occhi dalla lettera, stava cercando di trattenere le lacrime. "Tunia... io... non sapevo che anche tu volessi andare a Hogwarts. Ma scusa, allora... anche tu hai letto la mia lettera?" le chiese Lily, più dispiaciuta che arrabbiata. "Bè, è arrivata qui in camera e... non ho resistito. Ma non mi interessa di andare in quel postaccio per voi mostri! E ora vattene!". "Ma... questa è anche camera mia..." "VATTENE HO DETTO!" gridò Petunia, ancora più furiosa. Lily si affrettò a obbedirle. Quando chiuse la porta sentì i singhiozzi della sorella. Voleva andare lì a consolarla, ma si sarebbe arrabbiata ancora di più. Decise di andare da Severus e raccontargli cos'era successo. Andò nel parco, ma non c'era. Doveva essere andato a pranzo. Andò a casa sua e bussò alla porta. La aprì un uomo alto dai capelli e gli occhi neri, con la barba e un po' di rughe. "Che cosa vuoi?" le chiese bruscamente l'uomo. "Ehm... io.... Volevo vedere Severus. È in casa?" disse Lily balbettando. L'uomo le chiuse la porta in faccia. Poco dopo si riaprì e Lily fu lieta di vedere Severus che le sorrideva. "Andiamo" le disse. Chiuse la porta, prese per mano Lily e corse con lei verso il parco. "Scusa per mio padre... sai, è sempre così, anche con me. Cosa volevi dirmi?". Lily gli raccontò della storia con Petunia e della lettera dove aveva chiesto di essere ammessa a Hogwarts anche lei. "Te l'avevo detto che era invidiosa. Non ci pensare. Ormai io ho solo te e tu hai solo me" disse Piton, un po' imbarazzato. Lily la pensava allo stesso modo.

Sguardi e Sorrisi                                  SnilyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora