𝚀𝚞𝚎𝚜𝚝𝚊 𝚟𝚘𝚕𝚝𝚊 𝚑𝚊𝚒 𝚎𝚜𝚊𝚐𝚎𝚛𝚊𝚝𝚘

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arriviamo a 20 per un prossimo aggiornamento.
grazie

POV.HARRY

"LEONARDO TORNA SUBITO QUI E FINISCI I TUOI COMPITI"

Sono da solo a casa con tutti i bambini eccetto Mike che è uscito con i suoi amici e con me c'è anche Lyla solo che badare a quattro bambini di cui due che hanno due mesi non è il top

Louis è a lavoro, purtroppo non possiamo fare un intero anno di assenza a lavoro e così abbiamo ricominciato ad andarci anche se con non poche difficoltà

Leo in più oggi mi sta uccidendo, ha rotto già un vaso per uno stupido caruccio, adesso non vuole nemmeno fare i compiti

"LEO SE TI PRENDO IO TI FACCIO VEDERE.... VINEI A FARE QUESTI DANNATI COMPITI"

Urlo fuori di me dalla rabbia, Darcy al contrario sta facendo i compiti con Lyla

Leo corre davvero dappertutto: sulle scale, in salotto, nelle camere da letto..... Ovunque

"vabene Leo, sono stato fin troppo paziente.... Adesso chiamo babbo e ci penserà lui a te"

Dico iniziando a scendere le scale

"PAPÀ NOOOOO"

Urla Leo venendo verso di me e tirandomi per un braccio nel vano tentativo di dissuadermi dalla mia decisione

Appena riesco ad afferrarlo per un braccio lo giro e gli mollo uno sculaccione con tutta la forza che possiedo, mettendo però una mano sul suo piccolo petto per evitare che possa cadere.... Cosa che stava per accadere se non lo avessi tenuto ben saldo

"ahahahahhahahaahahahahhah
Buaaaaaa..... Mi hai fatto maleeee"

Dice scoppiando a piangere e strofinandosi il punto colpito

"non mi importa niente che ti ho fatto la bua.... È un ora che ti dico di venire a fare i compiti ma tu non mi ascolti....."

Dico mettendo le mani sui miei fianchi

Lui scoppia ancora di più a piangere e allunga le braccia per essere preso in braccio cosa che faccio subito

"perché mi devi sempre far arrabbiare eh..... Mica mi piace diventare cattivo amore mio"

Gli dico stringendolo forte a me e ascugandogli le lacrime con i miei pollici mentere scendiamo le sclale e gli massaggio il culetto

"scus..a però  i..o ti voglio b...ene"

Dice strofinandosi un occhietto

"lo so che mi vuoi bene ma se ti dico una cosa non è perché io non tene voglia bene  ma perché bisogna fare il proprio dovere"

"ma i compiti sono brutti"

Dice mettendo il broncio e appoggiando la testa sulla mia spalla

"ti aiuto io si?"

Dico mettendolo seduto sulla sua sedia

"noooo non faccio i compiti, voglio giocare"

Dice scendendo dalla sedia e uscendo dalla cucina

Finché io non lo prendo per un braccio

"Leo, la minaccia che ti ho detto prima è ancora valida..... Chiamo tuo padre e poi davvero se la vede lui con te...... Muoviti a finire questi compiti perché davvero non ce la  faccio più"

The story of my lifeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora