"Lei lo vide, e ogni angolo del suo viso sorrise.."
Capitolo 11
Mi voltai di scatto, non ci credevo, avevo sentito quelle parole tanto bisognose, belle, che mi riempirono il cuore, che mi fecero sentire voluta da qualcuno...
Non ci credevo che quelle parole le aveva veramente dette lui.
Appena mi girai, un piccolo sorriso invase sia il suo che il mio volto, ormai rigato dalle lacrime.
Gli andai in contro, stavo quasi per abbracciarlo ma mi fermai davanti la sua figura, un po' perplessa,
"Siamo sicuri che prova veramente, il sentimento che ha lasciato trasparire dalle sue parole?"
Non esitai, prima di fare un passo, questa volta, non VOLEVO SOFFRIRE, NON VOLEVO FARMI FILM MENTALI PER POI BRUCIARE LA PELLICOLA, così, come si fa quando il film ha fatto schifo, no, io non voglio che il mio faccia schifo, il mio lo "vorrei" anzi "voglio" perfetto.
Volevo avere le idee chiare e gli chiesi.
"Ma tu le pensi veramente quelle cose, sei stato veramente tu a voler farmi entrare nella tua vita, non mi vuoi lasciare, non vuoi farmi soffrire, vero? non sei come gli altri, ti prego dimmi se le provi veramente, CAZZO, DIMMELO!.."
Non volevo ricadere nell' inganno.
Mente pensava a come rispondermi, io lo guardavo dall'alto, era talmente bello, e non so nemmeno il perché continuo a ripeterlo sempre, ma è più forte di me.
Quella risposta arrivò subito dopo.. ero spaventata
"Wendy per me sei importante."
"Poi.."
"Si, vuoi la verità? Sono stato io a volerti nella mia vita, a cercati, e ogni giorno mi pento di averti trattata in quel modo di merda, non c'è giorno in cui mi penta di quella volta in bagno, non c'é giorno nel quale io non mi penta della merda che sono stato, anche alla festa, io ti ho visto, andartene piangendo per le mie parole, me ne sono accorto..
Ma non c'è neanche giorno in cui io non ripensi alle ore, i minuti che abbiamo passato insieme, sono stati i più belli della mia vita, credimi, io dico sul serio, non ti mentirei mai.. te lo giuro Wendy."
Stava piangendo, non stava mentendo, glielo si leggeva negli occhi, che tenerezza..le palpebre cominciavano a lacrimare, anche a me..
Non resistetti un minuto..
LO ABBRACCIAI.
Una magia si creò intorno a noi, in quel piccolo parco.. che ne aveva subite delle tante, un pó come me, e forse anche Harry..
Adesso questo posto era nostro.
Cosa poteva accadere di ancora più bello che essere tra le sue braccia?
La neve.
Si, la neve, candida e innocente che ha il compito di coronare momenti come questi..
"Harry, nevica" dissi con voce fioca..
"Si ho visto"..
"Non è una cosa bellissima?"
"Si.. specialmente se tra le mie braccia ci sei tu, mia cara Wendy"
"Oh Harry"
Detto questo il mio nuovo angelo custode decise di accompagnarmi a casa, così nella candida neve ci incamminammo... che magia.
**
"Vuoi entrare?" Domandai timorosa, non volevo mi dicesse di no..
"Si" rispose deciso
.."che freddo" dissi..
"Accendiamo il fuoco?"
"Si,"
stavo facendo una leggera figura di merda.. a casa mia, che freddo.., "copriti no? Accendi il fuoco no? A casa tua. Stupida Wendy."
Dopo qualque minuto Harry finì di accendere il fuoco e cominciai a osservare la legna ardere, prorpio come il mio cuore, si ardeva e scoppiettava proprio come il fuoco... Perchè il mio cuore era un fuoco, quando ero con lui..
Potrà cazzo sembrare strano visto che lo conosco da poco.. ma è difficile da spiegare, anche a me stessa, cosa provo quando lo penso, quando lo guardo, quando lo amo.
"Wendy?"
"Wendy?"
"Wendy?"
Sentì tre volte chiamare il mio nome ma non riuscivo ad uscire da quello stato di trans che si era creato da quando avevo cominciato a osservare il caminetto.. ma,
"Ehh"
"Ci sei?" Disse ridendo
"Si, scusa mi ero incantata a guardare il fuoco"
"Ho capito, io vado va bene?"
"No, rimani perfavore.. ti va se faccio la cioccolata calda e prendo dei plaid e stiamo davanti al caminetto? Non voglio stare sola.."
"Lo faccio solo per te."
"Grazie.."
"È un piacere, sai?"
"Bello"
"Tu"
**
Andai a prendere dei plaid dal armadio, i più pesanti che avevo perchè faceva un freddo, scesi di sotto e mi fermai a osservare la sua figura illuminata solo dal fuoco e nulla attorno, era bello, troppo, forse? E faceva male non poter andare da lui e dirgli "sai.. ti amo?" O era troppo presto?..."Faccio la cioccolata, intanto tu sistemati, va bene Harry?"
"Certo"**
"Sei una brava cuoca!"
"Eehh, è solo una cioccolta"
"Credimi, io non so fare nemmeno questo e tu lo sai fare e per giunta perfetta"
"U.. grazie"
"Vieni vicino a me"
"Lui? Mi aveva detto questo?"...."si"Il suo petto era caldo, come il suo cuore, ci incantammo a guardare quel rosso tanto bello, affascinante, ma pericoloso, mortale allo stesso tempo. Harry è il fuoco.
Cominciavo a sentire la sua pelle sulla mia e le mie guance stavano andando a fuoco..sia per il fuoco che per lui.Il cucchiaio cade, ci chinamo e le nostre labbra...
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Fine.
FanfictionWendy Lewis,una secchiona che pensava solo allo studio,nessun divertimento, nessuna festa,nessun una gioia, nessun ricordo della sua infanzia o adolescenza,solo libri e cultura. Il caso volle che fosse la migliore amica di Sophia Hill,ragazza molto...