Cap 9 -Misa e Koma, più di due semplici amici-

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Siamo tornati a casa da pochi minuti e ancora non faccio altro che pensare a quel Souta e al fatto che mi abbia messa all'angolo, senza possibilità di scelta. È ormai ovvio che devo rispondere di sì alla sua proposta.

Inoltre il riesumare il ricordo di Misa e Koma mi ha fatto male, più del dolore fisico.

<Ti vedo ancora turbata, posso fare qualcosa?> domanda Uta guardandomi negli occhi.

<Sono ancora in tempo per scegliere in regalo?> chiedo.

Uta mi guarda stranito <Penso di sì.>

<Posso dormire con te?>

La sua espressione tramuta in un sorriso <Più che un regalo per te sembra uno fatto per me.> dice caricandomi sulle spalle come fossi un sacco di patate e dirigendosi verso la sua stanza.

Una volta sul letto, Uta cerca qualcosa da poter usare come pigiama, optando alla fine per la più classica delle scelte. I boxer.

<Sai... credo che tu non mi abbia mai parlato dei tuoi amici.> dice sdraiandosi accanto a me <Magari parlarne può farti bene.>

Sorrido.

Uta, nonostante l'aspetto che lo fa sembrare rude e il suo comportamento odioso, delle volte sa essere veramente molto carino e premuroso.

<Komatsu e Misa sono stati la cosa più simile ad una famiglia che io abbia mai avuto.> comincio.

<Aspetta un attimo.> mi interrompe. Si sistema meglio e mi abbraccia teneramente alle spalle <Adesso va meglio, continua.>

<Onestamente non ho un singolo ricordo di quelli che furono i miei genitori, so solo che furono uccisi quando io ero molto piccola, non so se ho altri parenti. Ho solo vaghi ricordi di un uomo che si prese cura di me e insieme a me c'erano altri bambini. Era un via vai costante di piccoli ghoul e piccoli umani. Avevo paura perché spesso questi sparivano misteriosamente e io non volevo essere una di quelli che non facevano più ritorno, per questo un giorno provai a scappare e quello stesso giorno incontrai Koma.> prendo una boccata d'aria.

Scavare nel mio passato, tentare di ricordare quanto più possibile... è come una sorta di masochismo, ma parlarne con Uta è quasi rassicurante. Avere le sue braccia strette sul mio corpo come se dicesse "io sono qui, conta su di me" m sta aiutando più di quanto potessi pensare. Esternare la mia catastrofica vita mi sta aiutando. Forse bastava solo questo, parlare anziché tenere dentro, nascondere, soffocare.

<Voglio sapere di più. Se queste persone ti hanno resa felice voglio sapere tutto, voglio sapere come renderti felice anch'io.> dice il ghoul strofinando la testa sul mio collo.

Vorrei dirgli che già mi sta rendendo felice ma mi limito a dargli un bacio sulla guancia, tacendo sulla questione.

<Misa seguiva Koma già da qualche mese, non ho mai saputo come si fossero incontrati ma so che entrambi provavano un grande affetto l'uno per l'altro. Col senno di poi penso che si amassero ma lei era troppo timida per dirlo e lui troppo fiero per ammetterlo. Io mi trovavo bene con loro, infondo erano come me, reietti della società, abbandonati da tutti. Abbiamo vissuto insieme per quasi nove anni, eravamo diventati un'ottima squadra, io attiravo la preda, perché come già sai avevo difficoltà nell'estrarre la kagune, Komatsu predava e Misa faceva da palo. Dopo tanti sforzi stavamo anche riuscendo ad avere una vita vera, Koma aveva cominciato a lavorare e forse fu questo ad attirare i colombi. Sai... lui era un ghoul speciale, aveva ereditato entrambi i kagune dai suoi genitori e i colombi, al pensiero di poter ricavare un'arma speciale da lui si misero a cercarlo, fino a quando non tesero un'imboscata. Quel giorno vidi la mia vita ricominciare daccapo. Quella che era stata la mia famiglia fu sterminata ed io ero tornata a vagabondare, alla ricerca di un riparo. Dopo qualche anno ho incontrato te.> concludo.

<E pensare che io ti ho messa sotto torchio appena ti ho incontrata...> dice Uta <Inoltre... perché odi così tanto i Pierrot?>

<In giro si sente dire che siete dei doppiogiochisti che agiscono solo per il proprio divertimento. Poi ho incontrato te e ho avuto più ragioni per odiarli. Infine, dopo aver incontrato Roma e Nico, ho capito che il problema non sono i Pierrot ma tu.> lo sbeffeggio.

Uta sembra quasi offendersi ma poi scoppia anche lui a ridere <Avrei tanto voluto darti torto ma per una volta hai ragione.>

<Al momento, per me, sei tu la persona più importante che ho incontrato.> ammetto arrossendo lievemente. <Nonostante l'inizio un po' turbolento ci sei sempre stato per me.>

Mi sento così in colpa al pensiero che lui, per me, ci sia sempre stato ma io sono fuggita via.

L'ho fatto perché non volevo rivivere la sensazione di abbandono e nel frattempo ho fatto vivere un'esperienza simile a lui. L'unico ragazzo che mi abbia amata veramente.

<Te lo avevo promesso.>

Guardo Uta, non capendo a cosa si riferisca o a quale promessa si stia rifacendo.

<Ti avevo promesso che ci sarei sempre stato, che ti avrei protetta dagli altri e da te stessa. Nonostante io sia un ghoul doppiogiochista che ama fare le cose per puro divertimento, sono anche un ghoul che fa di tutto quando ama un altro ghoul.> dice stringendomi di più a sé.

Il mio cuore perde un battito. Ci tiene ancora a me, nonostante tutto.

<Sono io l'altro ghoul?> domando scherzosamente.

<No, è dentro l'armadio. Si è nascosta perché aveva paura di te.> dice mollando la presa.

Mi volto totalmente e lo fisso negli occhi <Stai sfruttando un mio attimo di debolezza per provarci con me?>

Il ghoul corruga le sopracciglia <Beh, effettivamente ho avuto un tempismo pessimo, tutta colpa di Itori.> sorride imbarazzato.

<Ti ha detto Itori di provarci con me sfruttando un mio momento di debolezza?> ridacchio.

<In realtà mi ha detto di mettere un bigliettino sotto qualche decorazione natalizia, ma è sempre colpa sua, qualsiasi sia il problema.> sentenzia duro.

<Ringrazia Itori e dille che sarebbe la fidanzata perfetta. Purtroppo amo già un'altra ragazza.>

Uta mi guarda confuso prima di dire <Non pensavo amassi le donne... cavolo che imbarazzo...>

<Idiota sei tu quella donna! Sei tu il ghoul che amo!> esclamo poggiando la testa sul suo petto.

<Sono stato beffato... Forse non saresti tanto male come Pierrot.>

👹 Spazietto autrice ☀️

Ci tenevo ad informarvi che il prossimo capitolo, che uscirà alle 23:59, sarà una sorta di speciale di Natale.
Dato che i tempi combaciano ho pensato di evitare un salto temporale ed inserire un capitolo sul Natale in casa dei nostri due ghoul preferiti.

Con amore ai miei cari lettori, che dopo più di 2 anni continuano a leggere la mia storia e a supportarmi (oltre che a sopportarmi per i miei continui ripensamenti sulla storia).
Vi voglio bene 💕

P.s. so che ci sono anche dei ragazzi che seguono la storia, sono veramente contenta che la storia piaccia anche ad un pubblico maschile.

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