Harry & Ginny: una piccola grande storia d'amore

Quando tutto cominció..

Avevo solo 10 anni quando lo vidi per la prima volta... Fino a quel momento avevo solo sentito parlare del "FAMOSO" Harry Potter, il mitico bambino sopravvissuto all'attacco del Signore Oscuro. Ormai sapevi moltissimo su di lui e me ne ero fatta un'idea, lo avevo immaginato come un eroe: alto bello e forte come ogni prototipo di offerto dai film di ogni tempo. Quando lo incontrai dal vivo fui sorpresa, era completamente diverso da come lo immaginavo: basso, con gli occhiali e estremamente magro, quasi scheletrico. In verità quando lo vidi alla stazione che si aggirava con il suo carrello in cerca del binario 9 e 3/4 non lo riconobbi subito. Solo quando lo osservai meglio scoprii dietro la frangetta la cicatrice, quella famosa cicatrice grazie alla quale era uscito illeso, o quasi, dall'attacco di Lord Voldemort e della quale tutti i giornali parlavano. Quella cicatrice mi colpì a tal punto che mi costrinsi a guardarlo meglio, ad osservarlo da diversi punti di vista. In questo modo Harry suscitó in me qualcosa di nuovo... Qualcosa che non avevo mai provato prima di quel giorno. Sentii una sorta di attrazione verso di lui che mi spinse a fissarlo imbambolata per tutto il tempo fino a quando lui mi risvegliò da questa sorta di coma con la sua voce soave accennandomi timidamente un saluto. Mi disse un semplice "ciao" ma mi bastó... Capii che si era accorto di me e ne fui rallegrata. Io non gli risposi... Ero troppo emozionata, ma gli rimandai un saluto accennato con un lieve movimento della mano. Quando lo vidi salire sul treno diretto ad Hogwarts la mia emozione improvvisamente crolló e si trasformó in una profonda tristezza dovuta dal fatto che ero consapevole che non lo avrei rivisto fino all'anno seguente quando finalmente anche io sarei potuta andare ad Hogwarts. Quella sera a cena non mangiai quasi nulla, avevo le farfalle nello stomaco e non facevo altro che pensare a lui, a quel bambino che aveva l'aria da "sfigato" ma del quale inconsapevolmente mi ero innamorata.