10

1.4K 159 16
                                    

In questi ultimi giorni... Mi sento in paradiso, se devo ammetterlo. Col weekend di mezzo, ho avuto modo di stare tutto il tempo a giocare alla play e a sbafare patatine comodo comodo sul mio letto.
Ma cosa più importante, questo sabato a scuola Park Jimin mi ha salutato nei corridoi, e io non ho potuto che ascoltare i commenti dei suoi amici in risposta a quel gesto.

"Ma sei scemo? Con quello te la fai?"
"Jimin ma che cazzo, Jeon è solo uno sfigato."
"Oh non lo hai davvero salutato..."
Evidentemente anche loro come me, sono rimasti talmente sconvolti dal suo gesto, che non riuscivano a spiegarselo. Ma la cosa che mi ha stupito di più, è stato sentire, di sottecchi, la risposta di Jimin alle critiche della sua cerchia.
"Ragazzi, piano, è simpatico. Lasciatelo in pace per dio..."

Boom.
Jeon out.
Non solo il ragazzo più bello e desiderato della scuola mi aveva difeso in presenza dei suoi amici (o meglio, cagnolini), ma mi aveva anche ritenuto simpatico.
Forse non era davvero così male come avevo pensato all'inizio. Forse davvero voleva essermi amico senza prendermi in giro dopo.

E questa mia ipotesi venne confermata proprio quando, il pomeriggio della domenica, ricevetti una chiamata.

Numero sconosciuto.

«P-Pronto?»

«È il telefono di Jeon Jungkook?»

Quella voce mi sembrava familiare. Davvero familiare. Ma non volli trarre conclusioni affrettate. «Si... Sono io... Chi parla?»

«Oh menomale! Sono Jimin!!» disse con la sua voce allegra e squillante.

Di scatto, mi sollevai dal letto, pulendomi d'istinto la bocca ai quali lati c'erano dei residui delle patatine che stavo mangiando. Non so perché lo feci - effettivamente eravamo solo al telefono, non poteva vedermi - ma fu un gesto naturale per me. «C-C-Ciao Jimin...»

«Senti, mi chiedevo, oggi pomeriggio hai da fare? Sono annoiato e vorrei uscire, so che c'è un Matsuri nel quartiere qui vicino... Se sei libero, ti va di andarci insieme?»

Credetti di non respirare più, ad una certa. Non solo Jimin mi aveva chiamato - quando io non gli avevo neanche dato mai il mio numero - ma mi stava persino invitando ad uscire con lui.
«Jimin-hyung.. Io.. Uhm... Forse non è bello che- che ecco, ti faccia vedere in giro con me..» ammisi con tono basso, ma in modo che fosse abbastanza udibile anche dall'altro capo del telefono.

«Jungkook non azzardarti neanche a pensare una cosa del genere. Mai più.» la sua voce suonava come un rimprovero alle mie orecchie. «Dai mandami su Kakao l'indirizzo di casa tua, ti passo a prendere fra una mezz'ora, okay?»

Non mi diede neanche il tempo di rispondere - in ogni caso, ovviamente sarebbe stata una risposta affermativa, insomma quando mi sarebbe capitato di nuovo? - che chiuse la chiamata. Rimasi a fissare per due minuti buoni lo schermo del mio cellulare - per la cronaca, era una fan art stupenda di Widow maker - fino a che non realizzai che Jimin sarebbe presto passato a prendermi.

«Oh merda devo rendermi presentabile adesso» mi infilai le mani nei capelli a scodella obbrobriosi tirandomeli per la frustrazione.
Mi alzai dal letto di scatto, correndo a guardarmi allo specchio.

«Qui però ci vuole un miracolo...» Sospirai affranto, togliendomi gli occhiali tondi da sopra al ponte del naso.

Hola! Scusate update corta TwT domani ne posto un'altra perché mi è venuta più lunga! Allora che ne pensate? Come pensate andrà questo appuntamento? Uwu

ἁκμή ¦ acne | Jeon Jungkook [BTS Fanfic] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora