Voi che rapporto avete col mondo paranormale o dell'occulto in generale? Personalmente, nutro profondo rispetto per le cose che non conosco e il paranormale è una di quelle. Centinaia di casi documentati in tutto il mondo hanno messo in chiaro una cosa, a mio avviso, non bisogna scherzare con questo mondo; chi lo ha fatto, a quanto pare, ne ha pagato bellamente le conseguenze.
Maledizioni, profezie, demoni, fantasmi e chi più ne ha più ne metta, Ogni paese, nel suo folklore, ha qualcosa di sovrannaturale da raccontare; In Italia, ad esempio, abbiamo il fantasma di Azzurrina, ovvero lo spirito di Guendalina, una bambina albina che aveva i capelli con riflessi azzurri a causa dei continui tentativi della madre di tingerle i capelli con un pigmento naturale, dato che, per l'epoca (si parla di 1370 a seguire) l'albinismo era considerato un avvenimento che avrebbe portato eventi magici o addirittura diabolici. Figlia del feudatario di Montebello (Rimini), in un giorno di temporale, la bambina stava giocando con una palla nel castello, in quanto le era proibito di uscire fuori da quest'ultimo, scortata da due guardia. Mentre giocava, la palla cadde nei sotterranei, precisamente nel locale della Ghiacciaia, a questo punto la bambina la inseguì, ma arrivata nel locale, scomparve nel nulla, dopo aver lanciato un urlo più che agghiacciante, e non fu mai più ritrovata.
Questo è solo una delle storie più famose in Italia, se volete saperne di più, fatemelo sapere con un commento e creerò un'altra storia che riguarderà i miti, i misteri e le leggende della nostra penisola.
Comunque, dovevamo parlare della mia esperienza paranormale, premetto subito che, non ho mai giocato con la tavola Ouija, ne mai fatto la "Charlie Charlie Challenge" ne altre cose del genere, come ho detto in precedenza, voglio giocare e scherzare il meno possibile con questo mondo, e non vi nascondo che ho i brividi e la pelle d'oca mentre scrivo e ho la mia gatta vicino (si dice che i gatti siano sensibilissimi a queste cose, e si allertino se qualcosa di quel mondo è nelle vicinanze) detto questo, ecco la mia esperienza: Durante la mia infanzia, si parla del periodo in cui avevo 9 o 10 anni, avevo uno zio che per me è stato molto importante, era come un secondo padre per me...per dirvene una, non posso ascoltare "Hai un amico in me", la canzone di Toy Story, senza piangere, dato che lo vidi per la prima volta con lui...purtroppo, morì a causa di un incidente sul lavoro, fu un dolore immenso per me, non poter più vedere quei baffi che mi sorridevano, non poter ascoltare più tutti i suoi consigli e insegnamenti...era troppo...passano i mesi, inizio le scuole medie e inizio ad andare a scuola da solo e il mio itinerario era Piazza Mazzini-Tribunale Penale-Piazza Padre Pio e infine Gallozzi. Una mattina un pò uggiosa, (sapete no, quelle giornate in cui c'è luce ma il sole e il cielo sono completamente coperti dalle nuvole, e lo stesso cielo sembra un enorme distesa bianca/grigio) ero a Piazza Mazzini e mi stavo dirigendo verso scuola quando ad un certo punto mi blocco...i miei occhi non riuscivano a credere a quello che stavo vedendo...dall'altro lato della piazza c'era lui, non potevo sbagliarmi, avrei riconosciuto quei baffi tra mille...mi stava salutando...io rimasi totalmente pietrificato, provavo terrore e stupore allo stesso tempo...fu il minuto più lungo della mia vita...lui mi fece quel saluto con le due dita che imita quello militare, che era sempre solito farmi...mi sbloccai e subito corsi verso di lui, volevo andare a salutarlo, caso volle però, che caddi faccia a terra proprio sulle scalinate della piazza, ci misi pochi secondi a rialzarmi e raccogliere la mia cartellina, guardai dove prima c'era lui...non c'era più nessuno, solo il proprietario del bar all'angolo che apriva la sua attività...andai a scuola piangendo, ma in un certo senso, contento di averlo rivisto sorridente...
Tornai a casa e raccontai tutto a mio padre, anche lui legato a mio zio, forse più di me, si bloccò un attimo, mi sorrise, mi disse che forse era solo suggestione o era ancora la tristezza causata dalla perdita...non ci vidi più, iniziai a urlargli contro, a picchiarlo (si fa per dire eh), mamma mi sentì e corse a calmarmi e abbracciarmi mentre lui andava in salotto, prima di uscire dalla porta però, mi diede una carezza sulla testa e mi guardò dritto negli occhi e mi sorrise in modo strano, sapete no, quei sorrisi che ti fanno le persone che ti riescono a capire, che riescono a guardarti dentro..non gli ho mai chiesto il motivo di quel sorriso e sinceramente non ho intenzione di farlo, anche a 8 anni di distanza dal fatto.
Siamo giunti alla fine amici miei, mi piace credere che lui abbia realmente trovato un modo per concedermi quel minuto, per farmi rivedere di nuovo quei suoi baffi, quel sorriso insostituibile...e non che sia una qualche sorta di suggestione..beh detto questo grazie per aver letto questa parte amici miei, a presto con la prossima.
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Pensieri e pippe mentali, di un 18enne in crisi
RomanceSalve, queste pagine non saranno usate per raccontare storie o altro; Ma queste pagine saranno piene di miei pensieri filosofici e non, mie esperienze personali ecc...quindi come dice Yotobi, se volete, "fatevi un tè caldo, prendetevi uno snack e pa...