Sono passate diverse settimane dalla mia "capatina" al pronto soccorso e dal bacio con Riccardo.
Finalmente la scuola sta finendo e sta arrivando l'estate, non ne potevo più della scuola e della mia noiosissima routine.
Il mio rapporto con Ruggero è tornato a quello di prima e ora ci vediamo praticamente ogni giorno.In questi giorni stiamo pure facendo le ultime prove generali per lo spettacolo di teatro.
Sono appena uscita da scuola dopo l'ultima prova e vedo Ruggero sul suo motore che mi sorride porgendomi un casco. Lo afferro e salgo in sella
"dove mi porti?" chiedo curiosa
"in un posto, devo dirti una cosa"
Annuisco, consapevole che lui non possa vedermi, e partiamo.Dopo 20 minuti si ferma e scende dal motore
"eccoci" dice.
Mi guardo intorno, siamo in un parchetto molto carino, non lo conoscevo, ma sembra non essere molto conosciuto dato che siamo soli.Ci sediamo su una panchina senza dire nulla e stiamo in silenzio per un bel po' di tempo, poi lui comincia a parlare.
"sta finendo la scuola eh?"
"eh già" rispondo stranita, che cos'ha?
"e l'anno prossimo siamo in quarta"
"si Ru, siamo in quarta, a meno che non decidano di bocciarci senza alcun motivo"
Ride, ma non è la sua solita risata, si capisce che c'è qualcosa che non va. Mi giro verso di lui cosí da guardarlo negli occhi
"mi dici che cos'hai?"
Lui punta i suoi occhioni blu nei miei
"Bi sono riuscito a vincere la borsa di studio per fare un'anno all'estero...a luglio parto per l'Australia" dice.Oh no e adesso che faccio
Rimango un attimo ferma, continuando a guardalo, poi lo abbraccio.
Lui mi stringe a sua volta
"sono contenta per te" sussurro ancora stretta nell'abbraccio con la faccia sul suo petto.
Lui mi allontana un po' per guardarmi negli occhi, notando le lacrime che cerco a stento di non far uscire.
Sorride quando la prima lacrima scende lungo il mio viso.
"Bi ti prego non fare così. Ti giuro che ti chiamerò ogni giorno e tu potrai fare lo stesso. Lo so che ci sono tante ore di differenza ma tu potrai chiamarmi quando vuoi"
Lo guardo e Annuisco, senza nemmeno provare a non fare uscire le lacrime dai miei occhi ormai rossi.
Ci stringiamo di nuovo in un abbraccio , poi mi metto distesa sulla panchina con la testa sulle sue gambe e rimaniamo così per un po', io distesa e lui con le mani nei miei capelli, intento ad accarezzarmeli.Lo so che sbaglio a reagire così, ma è la prima volta che io e lui stiamo cosí tanto lontani per così tanto tempo e non so cosa farò senza di lui.
"promettimi che non avrai migliori amiche femmine" gli dico scatenando una risata da parte sua
"te lo prometto"
"e promettimi che ci sentiremo ogni giorno"
"come già detto, te lo prometto"
"e...e promettimi di tornare almeno una volta durante l'anno"
"promesso."
Annuisco rassicurata alzandomi dalle sue gambe e mettendomi di nuovo seduta
"e promettimi di non mettere incinta nessuna ragazza, non voglio diventare già zia" dico ridacchiando mentre lui mi spinge leggermente la spalla ridendo.Rimaniamo nel parchetto per un'altra ora e poi mi accompagna a casa.
Il giorno dopo è l'ultimo giorno di scuola. La giornata passa velocemente e quando suona la campanella guardo l'orologio per accertarmi che sia veramente l'ora di uscire.
Perdo troppo tempo ad uscire e una volta fuori mi trovo nel mezzo della lotta con l'acqua che si fa ogni anno e che io cerco di evitare accuratamente.
Riesco ad allontanarmi illesa ma appena arrivo dall'altra parte della strada sento qualcosa di freddo che mi arriva addosso, mi giro e vedo l'alta figura di Marco con ancora il secchio in mano, sbellicarsi dalle risate.
Guardo la mia maglietta bianca, ormai diventata trasparente e aderente, fradicia. Inizialmente non sono molto divertita ma poi, vedendo anche Sara e Ruggero ridere, decido di vendicarmi.
Dal mio zaino tiro fuori la mia bottiglia d'acqua ancora totalmente piena e miro alla faccia di Marco che cerca di proteggersi dietro Ruggero.Non appena Ruggero si sposta, lancio l'acqua verso Marco, che però fa in tempo a spostarsi e l'acqua va a finire sulla persona dietro di lui che, guarda caso, è Riccardo.
Scoppio a ridere guardando la sua espressione infastidita che osserva la maglietta Ralph Lauren fradicia per poi spostare lo sguardo su di me.
Mi squadra da capo a piedi soffermandosi sul mio seno che si vede bene data la trasparenza della maglietta bianca.
Poi si gira e se ne va
Chi lo capirà mai.
STAI LEGGENDO
Fuck You I Love You
FanfictionBianca è una ragazza insicura e scontrosa, la conoscenza di un ragazzo, Riccardo, potrebbe cambiarla completamente