Cap 4

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Oggi mi andava di pubblicare due capitoli, non chiedetemi perché

Io e Ruggero andiamo verso casa sua.
-oggi ti ho vista strana, che hai?- mi chiede guardandomi
-niente di che, un po' di mal di pancia, mi sa che non pranzo oggi, anche se tua madre sa quanto io ami la sua cucina--
-hahaha bella battuta, tu qualche cosa la mangi o finisce che svieni- dice subito lui, alzo gli occhi al cielo, so che non cambierà idea
-allora? Che si fa oggi?- gli chiedo curiosa
-abbiamo un bel programmino, allora: pranzo, poi mi accompagni a canottaggio, mi faccio una doccia veloce e andiamo al cinema e poi potresti dormire da me-
Annuisco contenta.
Dopo aver mangiato, poco perchè avevo veramente maldipancia, andiamo alla lezione di canottaggio di Ruggero.
Lo ho accompagnato molto spesso a canottaggio, quindi conosco il suo allenatore, ma  sono un po' di anni che non lo accompagno. In realtà sono un po' di anni che non passiamo giornate così e mi mancavano.
Mi metto sulla solita panchina davanti al lago, infilo le cuffiette e faccio partire la musica, mentre guardo Ruggero che si muove agile. Dopo 10 minuti però per poco non mi viene un colpo. Vedo Riccardo arrivare dagli spogliatoi e dirigersi verso il molo per andare in acqua, e scusarsi con l'allenatore per il ritardo. Ma cosa ci fa lui qui?!

Per fortuna non mi ha vista quindi le due ore di lezione passano tranquille. Guardo Ruggero per la maggior parte del tempo, ma non posso dire di non aver posato gli occhi anche su Riccardo. Ha degli occhi cosí blu che non si distinguono dal colore dell'acqua. Quando finalmente la lezione è finita ho finito tutte le canzoni da ascoltare, quindi tolgo le cuffiette e sorrido a Ruggero che si sta avvicinando tutto sudato.

Sa quanto io odi le persone sudate, ed è proprio per questo che allarga le braccia quando si avvicina e fa per abbracciarmi. Io cerco di scacciarlo ma non ci riesco e finisco tra le sue braccia grondanti di sudore.
-Ruuuu- urlo arrabbiata
Finalmente mi lascia e io, che stavo spingendo verso fuori, faccio diversi passi indietro e vado a sbattere contro Riccardo che stava passando proprio in quel momento. Lo guardo e lui mi sorride
-ti incontro proprio dappertutto eh?-
Annuisco imbarazzata. Ruggero mi raggiunge e Riccardo lo guarda stranito
-ma voi due state insieme?-
-si-
-è la mia migliore amica-
Diciamo insieme Ruggero e io gli pesto il piede forte, mentre Riccardo ci guarda confuso
-si, stiamo insieme- si corregge Ruggero
-capito- dice Riccardo quasi deluso -siete carini- e se ne va.

Passa un minuto.
-che cosa era quella bugia?- dice divertito, io lo guardo - te lo spiego dopo- gli dico e poi lo prendo per mano e lo spingo verso il suo motore
-comunque dovrò farmi la doccia anche io a casa tua, mi hai inondata di sudore e se poi dobbiamo andare al cinema ci tengo a non puzzare- ridiamo e saliamo sul motore.

Mi allaccio per bene alla vita di Ruggero abbracciandolo, non guida male, ma è molto spericolato. Ride al mio gesto, poi parte e io mi stringo ancora di più a lui. Arriviamo a casa sua e io faccio fare la doccia prima a lui.

Esce dopo 10 minuti con i capelli bagnati e un asciugamano in vita. Posso ammirare i suoi muscoli ben scolpiti ancora umidi, è proprio un bel ragazzo.
Vado in doccia anche io e una volta uscita e con i capelli asciutti mi vesto. I pantaloni che avevo prima posso ancora metterli, la felpa puzza di sudore. Infilo i pantaloni e il reggiseno ed esco dal bagno. Ruggero mi ha vista più volte in reggiseno quindi non si scandalizza quando mi vede.
-mi presti un maglione?- chiedo, lui annuisce e mi passa un maglione nero che prende da un cassetto. Lo metto e profuma di lui, mi piace il suo profumo, sa di casa.
-ti sta benissimo- mi dice sorridendomi. Il resto del pomeriggio passa velocemente. Ci chiudiamo in sala a guardare due film di seguito e quando usciamo sono le 21:30

-andiamo a cena?- propone
-sono sazia dopo i pop corn, ti accompagno a prendere una cosa- mi guarda titubante ma poi ci crede.
Se devo dire la verità non ho mangiato nemmeno un pop corn. Li prendevo, facevo finta di mangiarli e li rimettevo nella scatola, così non si è accorto di nulla.

Prende un panino da un chiosco per strada e poi decidiamo di andare in un pub a bere qualcosa.
Prendo una birra che mi sale subito. Di solito non mi ubriaco mai con una birra soltanto ma oggi non ho nemmeno mangiato prima.
Contro la volontà di Ruggero che cerca di fermarmi ne ordino un'altra e dopo un'ora sono ubriaca fradicia e ballo in mezzo al pub con sconosciuti

Fuck You I Love YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora