Cap 6

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Il giorno dopo sento qualcuno che mi scuote con forza, apro gli occhi e vedo Ruggero

-Biii alzati siamo in ritardoo! - mi urla in faccia. Io mi metto a sedere sul letto tenendomi la testa dolorante tra le mani. Sembra che il mio cervello stia per scoppiare, giuro che non berrò mai più, non ricordo nemmeno cosa è successo ieri

Senza dire una parola vado in bagno per lavarmi la faccia. Mi guardo allo specchio, sono in condizioni pietose, i capelli sono scombinati, sotto gli occhi ho le occhiaie marcatissime ed il mio collo è ricoperto di segni violacei, ma da dove sono spuntati? .

Dopo essermi pettinata e sciacquata la faccia esco dal bagno per cambiarmi. Prendo un altro maglione di Ruggero che infilo nei pantaloni perché è troppo lungo e scendo al piano di sotto a fare colazione.

Incontro Ruggero e i suoi
-Buongiorno- fa lui, ma è un po' strano. Alla vista dei suoi genitori cerco di coprire i succhiotti che ho sul collo con i capelli, non voglio che pensino che io e Ruggero abbiamo fatto cose ieri sera.

Dopo colazione saliamo sul motore e andiamo a scuola. Nel parcheggio però c'è il primo problema della giornata:Ruggero posteggia il suo motore proprio accanto a quello di Riccardo.

Scendo dal motore e mi tolgo il casco. Cerco di sistemarmi i capelli alla bell'e meglio sentendo lo sguardo di Riccardo che passa da me a Ruggero ai succhiotti che ho sul collo.

-hei ragazzi! - lo sento dire, cazzo mi devo girare per forza
-hei- facciamo io e Ruggero
-complimenti, vedo che vi siete divertiti ieri sera- dice guardando con un sorrisetto il mio collo, che subito nascondo con i capelli ridendo imbarazzata, Ruggero non dice nulla, si limita ad avvicinarsi a me.

Ci allontaniamo dirigendo i verso la classe ma prima prendo per mano Ruggero e lo spingo dentro lo sgabuzzino dei bidelli, devo chiarire alcune cose.
-Ru questi succhiotti chi me li ha fatti?- chiedo
Lui ridacchia
-un tizio ieri ti stava praticamente molestando e te li ha fatti, ma tranquilla non siete andati oltre-
Faccio un sospiro di sollievo
-temevo me li avessi fatti tu, sai sarebbe stato strano, praticamente sei mio fratello-
Lui annuisce ma nei suoi occhi c'è qualcosa di strano, decido di non farci caso
-perché fai credere a quel ragazzo che stiamo insieme?-
-non lo so, forse mi sento in soggezione, forse mi piace, devo capirlo-
-quindi ti servo per farlo ingelosire? - dice alzando un po' il tono
-ma che dici?- rispondo.
Lui esce fuori dalla stanza, lasciandomi lì sola, sento che urla - tu che cazzo guardi?- e poi lo sento allontanarsi.

Che cazzo ha? Non è mai successa una cosa del genere con lui.

Esco anche io e vedo di nuovo Riccardo, proprio fuori dalla porta, mi auguro che non abbia ascoltato nulla, probabilmente è proprio a lui che Ruggero si è rivolto uscendo poco fa.

Lo guardo di sfuggita e corro verso la mia classe, in ritardo.

Quando entro Ruggero è seduto accanto a Delia, ha la testa abbassata e stringe i pugni, vado nel banco di Sara che mi guarda stranita e io le racconto tutto.
-che strano questo ragazzo- dice, io annuisco. A ricreazione Ruggero esce con Delia, non degnandomi neanche di uno sguardo.

Io e Sara andiamo al solito posto e ci raggiunge Marco che ci saluta e comincia a chiacchierare con noi.
-comunque Sabato diamo una festa a casa di Riccardo, vi va di venire?-
Accettiamo, non abbiamo altro da fare e deve essere divertente. Poi torniamo in classe

Fuck You I Love YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora