CAPITOLO 3

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Entro silenziosamente,appoggio la borsa sulla prima sedia che mi capita davanti. Prendo le cuffie,le collego al cellulare..mi blocco sentendo uno sguardo insistente su di me. Giro il viso verso destra e incontro gli occhi luminosi di Lucas,che sembra rimasto incantato a fissare il mio corpo.

Ma che ha da guardare?sembra un maniaco. Sento le guance bollenti,dannazione..che figura!
"Beh,ti piace quello che vedi?"chiedo seria,metto le auricolari. Vedo che non muove un muscolo,alzo le spalle. Clicco play per far partire la musica,inizio con una camminata lenta lungo il perimetro del campo.

Inizio a correre,mentre le canzoni scorrono in automatico. Lascio travolgere da questo attimo di pace,tralasciando il ragazzo che finalmente ha ripreso a fare canestro. Era ora!

Dopo ben un'ora di corsa,infilo il telefono con gli auricolari nella borsa, afferro una corda e applico tutte le strategie che conosco.

"Brava,ci sai fare!"la sua voce da dietro,mi distrae..per poco non inciampo con la corda. Sono costretta a trattebermi per non urlargli in faccia. Luisa stai calma!
"Grazie!"rimetto l'attrezzo apposto.
"Cosa sai fare oltre a saltare?"chiede,sorrido e prendo il pallone che più amo avere tra le mani.

"E tu sai fare altro,oltre che fare i canestri?"dico in tono di sfida e divertita allo stesso tempo.
"Mi stai per caso sfidando Bianchi?comunque si..a basket sono un esperto,ma voglio fare qualcosa di diverso oggi!"sorride.

"Bene,allora monta la rete così visto che ti sei già valutato in basket. Io mi esprimo su di te,per la pallavolo."affermo,corro verso la borsa. Ci dovrebbero stare ancora le ginocchiere. Le indosso subito,vedo Lucas finisce di montare la rete.

"Guarda e valuta bene. Posso sorprenderti!"grida dal fondo campo per la battuta.
"Certo,convinto tu..Walker."tira la palla,io con una scivolata la rimando con il baker.
"Credi di aver vinto già dal primo colpo?"urla. Scuoto la testa divertita.

"Mi sottovaluti Walker!"rimanda in baker,io schiaccio.

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Stanchi e sudati,ci buttiamo sul pavimento ognuno con la propria bevanda in mano,dissetati. Abbiamo giocato per ben due ore,di fila. Eravamo così concentrati che non ci siamo accorti del tempo.

Ormai si sono fatte le sei,non vedo l'ora di tornare a casa e mettermi sotto la doccia. Ho la maglia completamente appiccicata al petto,il che mi da più fastidio e calore insopportabile. Finisco di bere,tolgo le ginocchiere,tutti zuppi di sudore. Sono anche consumati,io continuo a usarli comunque.

"Ci sai fare. Dimmi,praticavi pallavolo prima?"chiede il ragazzo al mio fianco mentre si passa l'asciugamano sul viso.
"Si,ma ho dovuto abbandonare. Se venivo qui,non aveva senso continuare a stare con loro!"mi liquido a dire.

Non voglio dirgli i miei affari personali.
"Ti piace molto vero?"continua.
"Piacere non è proprio la parola esatta, io amo giocare a pallavolo."metto la borsa in spalla,usciamo.

"Si vede. Ma se vuoi continuare,qui ci sono molte squadre..oppure puoi partecipare con quella che organizza la scuola!"
"No. Non voglio creare problemi ai tuoi genitori. Poi devo ancora iscrivermi a scuola."accellero il passo. Questa conversazione inizia a darmi fastidio.

"Nessun fastidio,ora voi siete di famiglia. Poi hai talento,perché sprecarlo?"insiste. Arresto i miei passi,Lucas per poco non sbatte contro la mia schiena.
"Perché ho detto di no,Lucas. È ancora presto,quando ricomincerà la scuola si vedrà!"sospiro.
"Perché aspettare,quando puoi inizia entro domani stesso?"
"Basta Lucas,sono esausta. Ora ho solo bisogno di fare una doccia. Scusami!"apro il portone di casa Walker,silenzio.

Appena sto per salire le scale, mi afferra ancora  il polso ma non mi giro.
"Che cosa nascondi Luisa?"
"Niente che non ti riguardi walker!"dico con tono acido. Strattono il polso dalla sua presa,raggiungo in fretta la mia camera. Chiudo la porta a chiave.
Butto la borsa a terra,passo le mani tra i capelli. Prendo tutto l'occorrente,entro in bagno. Tolgo i vestiti mentre aspetto che l'acqua si regoli un po'.

Mi butto sotto il getto d'acqua,lascio scivolare tutti i pensieri. Che diavolo di interressi ha Lucas verso di me?che vuole?cosa cerca?non ci conosciamo nemmeno da un giorno,e già pretende di comandare la mia vita!
Non sa come stanno le cose,e credo che non lo saprà mai. Non siamo niente,non deve importargli quello che voglio o non voglio fare.

Esco dal bagno,fresca e pulita. Mi butto sul letto stanca. Sento qualcuno bussare alla porta.
"Luisa,è pronta la cena. Scendi!"è lui.
"Si,arrivo.."non ho molta fame.
Apro la porta,lo trovo appoggiato al muro..mi rivolge un sorriso sincero,ricambio.
"Pensavo che già eri sotto!"affermo.
"È quello che ti ho voluto far credere,dai andiamo."appoggia la mano sulla base della mia schiena,brividi.

Sorpassiamo il sallotto,arrivando alla sala da pranzo. Sento il mio stomaco lamentarsi.
"Eccovi ragazzi,vi stavamo aspettando. Sedetevi così mangiamo!"
Afferma mia madre. Siedo al posto libero,senza dare più importanza al ragazzo che si siede vicino a me. Perché prima ho avertito dei brividi al suo tocco?non posso e non voglio innamorarmi di nuovo,provare quel sentimento che mi ha uccisa.

No. Non sono pronta!
Sento gli altri chiacchierare,mentre io continuo a mangiare tenendo lo sguardo basso sul mio piatto. Più che mangiare insisto a girare la forchetta nel piatto. Ho tanti pensieri in testa,sento lo stomaco pesante. Alla mia destra Lucas mi guarda interrogativo,mentre appoggia la posata nel suo piatto ormai vuoto.

"Non ti piace?"sussurra all'orecchio. Forzo un sorriso.
"Si si,certo. Scusate,non mi sento bene..torno in camera,provo a distendermi un po"mi alzo sotto gli sguardi seri di tutti i presenti. Odio essere al centro dell'attenzione.
"Certo,vai pure. Vuoi che ti preparo qualcosa?non so,una tisana o camomilla,thè..."
"No,grazie Clara. Ho solo bisogno di riposare. Scusate ancora!"esco dal salotto raggiungo la rampa di scale.

Entro in camera mi butto sul letto. Che mi succede?mi manca Alan,si. Ma allo stesso tempo ho ancora in mente quel cretino di Mattias. Lo odio,con tutta l'anima. Però lo amato,eccome!
Ho ancora l'album con le nostre foto,momenti indimenticabili e speciali. Non voglio più vederlo,così l'ho buttato in un cassetto dell'armadio che non devo mai aprire..per non far riaffiorare i ricordi più dolorosi.

Comunque è rimasto tutto impresso nella mia mente,che ancora oggi hanno il potere di farmi annegare in lacrime che mi squarciano anche l'anima. Come sta succedendo ora. Perché non sono mai riuscita a superarlo. E credo che mai ci riuscirò.
Perché non credo che si possa dimenticare una persona che ti ha fatto vivere veramente in ogni senso. Non si può. Rimane sempre nascosto in un angolo della mia mente,spero lontano dal cuore.

Ora come ora non posso permettere a un'altro di rubarmi il cuore,perché sento ancora il dolore come delle ceneri ancora ardenti.
Afferro il telefono,apro la chat con Alan,vedo che mi ha scirtto due minuti fa.
-ei piccola,come va?non si scrive più?-sorrido.
-scusami,ero a tavola. Comunque tutto bene,a te come va?mi manchi tanto!-metto una faccina triste e invio. Bussano alla porta,sbuffo scocciata..non voglio vedere nessuno.

"Chi è?"urlo.
"Sono io,tesoro.."menomale,pensavo che era Lucas. Proprio quello che in questo momento vorrei evitare.
"Entra mamma.."asciugo i residui di lacrime,mostro un sorriso forzato. Lei con un vassoio in mano avanza a passi lenti verso il letto.
"Mamma,ho detto che non volevo niente!"alzo gli occhi al cielo.
"Niente ma,signorina. È solo una camomilla,non ti fa male. Poi hai bisogno di sfogarti,io sono qui. Avanti..dimmi tutto!"

"Non è niente,ho solo mal di testa. Domani mi passa."afferro la tazza,butto giù un sorso. Scottandomi anche la lingua. Bene.
"Non la racconti giusta,ma non voglio forzarti. Quando vuoi parlare,sai con chi farlo!"dice,la ringrazio mentalmente. Finisco di bere il liquido nella tazza,in totale silenzio. Che non è da lei.
"Sai,prima quando sei corsa qui..Lucas voleva venirti dietro,ma il padre glielo ha impedito."ecco a cosa pensava. Sbarro gli occhi.
"Grazie mamma,ma non voglio vedere nessuno. Ora cerco di riposare,notte."
"Va bene,dormi bene. Notte!"lascia un bacio sulla fronte,esce.

Lucas?che diamine vorrà ancora?






UNO SPLENDIDO ERROREDove le storie prendono vita. Scoprilo ora