La mattina dopo mi sveglio con un gran mal di testa e la voglia di uccidere quei dannati campeggiatori, o qualunque cosa fossero.
«Ehi, ben svegliata! La sveglia dovrebbe suonare tra cinque minuti ma vedo che sei già in piedi» mi sorride Claire.
Passo lo sguardo dalla sveglia ad Ella, che ancora dorme indisturbata. Beata lei!
«Buongiorno» replico semplicemente, infilandomi nel bagno.
Mi spoglio ed entro nella doccia, rilassandomi sotto il tocco dell'acqua ghiacciata che sembra quasi farmi un massaggio. Forse sono una delle poche a fare la doccia fredda ma per me è molto meglio di una con l'acqua calda.
Ben presto la cabina si riempie di un profumo di lavanda e vorrei rimanere qui per sempre. Inspiro il magnifico aroma, strofinando con meno forza il bagnoschiuma, dato che la mia pelle si sta arrossando.
Odio davvero odio la mia pelle, è fin troppo delicata e non la posso neanche lavare che diventa un pomodoro! L'unica cosa che mi consola è che è liscissima e non ho bisogno di creme per renderla morbida ed elastica.
Ok basta, sembro un estetista in questo momento quindi meglio uscire.
Finisco nel bagno e lego i capelli in una crocchia disordinata, mentre sono ancora bagnati.
Mia madre non me lo ha mai lasciato fare perché secondo la sua intelligenza mi potrei ammalare ma so per certo che non accadrà nulla, anche perché si asciugano in fretta.
Dopo esserci preparate tutte e tre, scendiamo a fare colazione, il pasto più importante della giornata.
Riempio una tazza di tè e un muffin, dirigendomi ad un tavolo libero.
Ella ancora assonnata, poggia il vassoio sul tavolino, ovviamente dopo Claire.
«È illegale alzarsi la mattina così presto» borbotta, masticando i suoi biscotti.
Ridacchio con la complicità della bionda. «Non è presto sei tu che ami dormire e vorresti farlo per il resto della tua vita» le ricordo.
Annuisce distrattamente, fissando un punto dietro di noi con un gran sorriso.
Ecco che accanto a noi si siede proprio il fratello, stampandole un bacio sulla fronte .
«Buongiorno belle» ci saluta, prima di bere il suo caffè.
Non ho mai provato il caffè ma so che non fa così bene, anche perché non mi attira con quell'odore fin troppo forte.
«Buongiornissimo!» esclama Axel con Jared, sedendosi con noi.
Prima stavamo decisamente più larghi ma mi fa piacere legare con qualcun altro oltre alle ragazze.
«Avete sentito tutte quelle voci stanotte?» attiro l'attenzione ricovando un assenso.
«Si, saranno stati sicuramente dei campeggiatori. È una zona molto ambita per la flora e la fauna che c'è» spiega Jared, non convincendomi affatto.
Non so perché ma ho il sospetto che non siano solo dei campeggiatori e voglio indagare.
«Quando bisogna chiedere di uscire? Qualche minuto prima o la mattina?» domando, facendo spalancare la bocca di Claire.
Le tiro una goccia di cioccolato e lei quasi si affoga, mandandomi un'occhiata omicida che ricambio con un bacio volante.
«Io sapevo la mattina, anche se non l'ho mai chiesto quindi non so. Perché vuoi uscire?» mi risponde Davis.
Non so se glielo posso dire....«Voglio capire davvero chi sono quelli» confesso poi.
«Ma se sono campeggiatori cosa devi controllare?» si intromette Jared.
«Secondo me non sono dei campeggiatori. Avanti, quale campeggiatore si metterebbe a urlare nel bel mezzo della notte in una foresta!», e finisco il mio amato tè.
«Beh non hai tutti i torti.» Guardo Axel che m guarda sempre con un sorriso.
Ma perché sorride sempre e ha questo bel sorriso?! Penso, distogliendo lo sguardo da lui.
«Oh ma dai! Io dico che vi state facendo suggestionare perché gli umani sono imprevedibili e poi cosa vorreste fare, presentarvi?» scherza Claire.
«Ti facevo più intelligente, in ogni caso Amy, puoi andare quando vuoi ma ti conviene adesso così zio Raffy si organizza» dice Ella, annuendo con il fratello.
«Zio Raffy?!» scoppia a ridere Jared, facendo arrossire la ragazza.
«Lo chiama così da quando è piccola Quindi chiudi il becco, idiota» la difende Davis, con un tono che non ammette repliche.
«Amico, rilassati! Non le ho detto mica che è piuttosto scopabile» ironizza, facendolo incavolare ancora di più.
«Che cosa hai detto?!» urla, alzandosi di scatto ma lo tratteniamo sia io che Ella.
«Eh va bene, sto zitto» concede e si risiede cercando di calmarsi.
«Come sei permaloso però» aggiunge poi, facendoci scoppiare in una risata davanti alla faccia dell'interessato.
«Ok, allora vado a parlargli! Ci vediamo in classe» esclamo, uscendo dalla mensa.
Attraverso il lungo corridoio fino ad arrivare all'imponente portone del suo studio.
Busso piuttosto lentamente, sperando che non ci sia nessuno.
«Prego!» sento in risposta ed apro la porta, trovandomi lo zio seduto dietro la sua scrivania, comodamente al computer.
Quando alza le testa e vede che sono io, alza lo sguardo rivolgendomi un gran sorriso persino quando chiudo la porta e mi siedo.
«Amy Cara, cosa ti porta qui?» domanda.
«Ecco....mi chiedevo se sia possibile che-» vengo interrotta dalla porta che si apre di botto.
Entra un grosso uomo che sembra davvero starci a malapena nel suo smoking bianco, e deduco che sia un angelo.
«Perdonami fratello ma sono occupato adesso, puoi tornare più tardi» si scusa e quello esce, nonostante non senta lo scatto della serratura.
«Stavi dicendo?» mi rivolge la sua attenzione.
«Si, stasera vorrei uscire se è permesso.» Lo vedo fare una faccia corrucciata.
«Come mai?» ribatte.
«Ehm ecco....vorrei fare una passeggiata» mento, pregando che non ci sia qualche conseguenza del giuramento.
Sospira pesantemente. «So che stai mentendo e no, non è perché la pergamena ha questi poteri, ma semplicemente perché nessuno sano di mente uscirebbe la notte qui fuori per una passeggiata. Tuttavia, se è quello che vuoi io non te lo posso impedire, anche se preferirei che non fossi da sola» confessa.
Come se fossero arrivati al momento giusto, appaiono tutti i miei nuovi amici sulla soglia della porta.
«Andiamo noi con lei!» esclama Ella, precedendo gli altri.
Raffaele sorride, consegnandoci le chiavi. «Allora ragazzi, buona passeggiata e state attenti. Non voglio che dormiate fuori» si raccomanda e noi, dopo averlo salutato, chi con un cenno, chi con un bacio sulla guancia, usciamo fuori.
«Anche se secondo me sono solo dei campeggiatori e perderemo solo tempo» sbuffa Jared, facendoci ridere.
Forse forse, avere degli amici angeli non è così male.
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Lucifer's daughter (#wattys2020)
Short StoryNon essere umana come la madre per Amy già é stato un problema per tutta la sua vita, ancora di più se si considera la paternità. É figlia del diavolo, la Stella del mattino, quell'angelo che si è ribellato a Dio e adesso governa l'Inferno. Tutto c...