Capitolo 10

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Sorpresa!

«Sono anni che voglio comunicare con te e adesso perdonaci se abbiamo dovuto rapirti ma la situazione sta diventando insostenibile. Dobbiamo affrontare una guerra e ci servirebbe il vostro aiuto, tuo e quello degli altri angeli» continua a parlare e finalmente lo vedo.

È un signore con una lunga barba e porta una tunica larga color porpora, decorata con simboli dorati.

«Qui i miei poteri sono inutili quindi credo che stiate solo sprecando tempo» lo blocco, facendomi scuotere la sua testa.

«Tu sei forte a prescindere dai tuoi poteri, ricorda, ma, se proprio ti fanno sicurezza, annullerò l'effetto della barriera solo per te per qualche minuto, giusto in modo che tu ti possa allenare» propone e annuisco.

Si avvicina precipitosamente a me, mettendomi una mano sulla fronte. I miei occhi si chiudono senza il mio consenso e nella mia mente compare un'immagine. C'è una donna, con capelli rossi come i miei, corre felice fra gli alberi ma all'improvviso la scena cambia e lei prende fuoco, diventando cenere. Nel cielo compare una scritta: il tuo destino dipende dalle tue scelte.

Stacca la mano dalla mia fronte e tutto si interrompe, facendomi tornare alla realtà. Barcollo leggermente ma Colton mi tiene per la vita.

«Cos'era quella visione?» domando, riprendendomi.

Lui sorride amaramente. «Lo capirai con il tempo, è una profezia che riguarda te ma la può vedere solo il diretto interessato.»

Stiamo per andare via quando mi viene in mente una cosa assurda, ma d'altronde nulla nella mia vita è normale.

«Lei può farmi comunicare con mio padre?» attiro la sua attenzione.

«No, puoi farlo solo tu in quanto figlia legittima» nega.

«Va bene, grazie lo stesso» gli sorrido e Colton mi porta via.

C'è un sole che spacca le pietre e sinceramente non ho proprio voglia di fare nulla ma mi preme risolvere con i due angeli che si rifiutano di fare qualsiasi cosa.

«Colton, andiamo nelle segrete? Devo parlargli» gli dico, appena arriviamo al palazzo.

«Come vuoi, anche se non credo che vorranno parlare» concede e scendiamo lungo una scala non curata come le altre.

Le pareti sono rocciose e sembrano proprio le segrete che si vedono nei film. Tante sono vuote, almeno fino a quando non noto gli occhi splendidi di Axel guardarmi con immensa felicità.

«Axel! Davis!» esclamo, correndo verso di loro e lasciando Colton leggermente indietro.

Poggio le mani alle sbarre perché non si riesce a passare attraverso e volto lo sguardo verso il mio nuovo amico.

«No! Non vogliamo uscire Amy, questi qui sono dei pazzi» urla subito Davis.

«Non sono dei pazzi, io sono tutta intera, vi spiegherò tutto ma dovete uscire. Ella sta con loro da ore ormai e non l'hanno di certo ammazzata» scuoto la testa.

Davis si illumina al nome della sorella. «Ella? Portami subito da lei» ringhia poi.

Ridacchio per il loro cambiamento improvviso ma le sbarre si aprono e loro sbucano fuori abbracciandomi.

«Colton, Axel e Davis, ragazzi lui si mi ha rapito ma per motivi validi» li presento.

Axel fa un passo in avanti, coprendomi la visuale con la sua corporatura e guarda male il ragazzo dagli occhi di ghiaccio.

«Spero per te che tu non l'abbia toccata perché ricorda che sono sempre figlio di un angelo, indipendentemente da dove mi trovo» ringhia.

Sono sorpresa del suo atteggiamento protettivo nei miei confronti ma non posso dire lo stesso di Colton. Quest'ultimo lo guarda con un cipiglio alzato e la braccia incrociate per evidenziare i suoi muscoli e i tatuaggi.

«Pensi di farmi paura? Giusto per informarti, sei nel mio territorio» sussurra al suo orecchio con aria saccente, guardando me.

Mi ero dimenticata per un po' della sua arroganza, anche se poteva benissimo rispondergli che non è successo nulla.

«Ax stai tranquillo, sono al sicuro con lui» lo rassicuro, posandogli una mano sul braccio.

Con queste parole, non sorprendo solo i miei amici e me stessa, ma anche Colton che non aspettava questa confessione.

Non ci conosciamo nemmeno da ventiquattro ore e per di più mi ha anche rapita, però mi fido di questo ragazzo, sento di poterlo fare.

«Amy andiamo? Passiamo da questa Ella e poi abbiamo da fare» mi distrae, anche se non capisco cosa abbiamo da fare.

Ci incamminiamo risalendo le scale e quasi mi acceco per quanta luce c'è rispetto alle segrete.
Colton mi prende per mano e andiamo nel salone, scoprendo Ella con gli altri suoi amici a guardare un film.

«Ella!» la saluta il fratello e lei sobbalza, girandosi verso di noi.

Salta giù dal divano e si tuffa nelle braccia di Davis, sotterrando la sua faccia nel petto.

Lilith guarda le mani mie e di Colton unite e assottiglia gli occhi, prestando poi attenzione alla tv.

El poi saluta me e Axel e si ributta sul divano a guardare quel film.

A quanto pare ha legato con gli altri, considerando che stanno tutti vicini e commentano scherzando e ridendo.

«Bene, io e Amy saremo fuori. Divertitevi senza distruggermi la casa» ridacchia, trascinandomi fuori.

Si dirige, ancora con me attaccata, verso la foresta e in particolare un campo aperto.

«Che te ne pare di allenarsi?» ghigna, staccando le nostre mani e allargandole per evidenziare tutto questo.

Gli lancio un sorrisetto divertita e iniziamo a 'giocare' con le pistole, arrivando alla conclusione che rispetto a lui sono molto più brava.

«Vabbè, non sono mai stato una cima in questo, è Brody l'imbattibile. Ma adesso vediamo come te la cavi con il corpo a corpo», e mi butto su di lui.

Mi schiva facilmente e, senza che io riesca a prevederlo, me lo ritrovo dietro. Mi butta a terra ma mi tengo sulle mani e con una capriola ritorno in piedi. Mi fa un sorriso divertito e continuano, anche se è davvero un maestro nell'essere imprevedibile. Sembra quasi che usi il teletrasporto per essere così veloce!

Il tiro con l'arco va bene ad entrambi ma, tutto cambia, quando riesco a far finire sei frecce su una che aveva centrato il bersaglio.

«Sei proprio la mia donna ideale» sussurra, guardandomi ammaliata.

Purtroppo per lui lo sento benissimo.

Lucifer's daughter (#wattys2020)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora