Come accordato, la sera ci ritroviamo tutti all'entrata dell'edificio.
Zio Raffaele ha detto che non avrebbe mandato nessuna spia e lo spero, perché ci prenderebbero davvero per pazzi.
Avrei voluto indossare qualcosa di nero per non essere notata, ma purtroppo gli abiti sono tutti di un bianco scintillante.
Spero solo di non incontrare dei campeggiatori maniaci con qualche ossessione per il bianco.
«Finalmente siamo liberi» urla Jared e tutti gli tappiamo la bocca riprendendolo silenziosamente.
«Non devi urlare, imbecille», mi schiaffeggio mentalmente mentre lo supero.
Iniziamo a camminare cercando di fare meno rumore possibile, anche se è difficile considerando che siamo troppi.
Lo sapevo io che era meglio andare da sola....
Gli alberi sembrano neri in questa notte senza luna ma non mi spaventa affatto un po' di buio.
Ella è terrorizzata e infatti sta accucciata al fratello, scattando ad ogni minimo rumore come una bomba pronta ad esplodere.
«In sostanza, stiamo andando a parlare con quelli per cosa?». Axel mi affianca tenendo il passo dopo aver dato uno sguardo agli altri che invece sono più lenti.
«Io voglio solo vedere chi sono e cosa fanno qui. Poi non voglio mica farci amicizia» replico, abbassandomi verso il terreno per sentire meglio i rumori.
«Ah capito, mi sembra strano questo comportamento ma non giudicherò» concede e gliene sono grata.
«Ci vuole ancora molto?!» urla sussurrando Claire.
Mi volto verso di lei. «Ci metteremmo di meno se voi vi sbrigasse» faccio notare.
Forse sembrerò un po' stronza, ma di questo passo davvero non ci sbrighiamo più! Nemmeno mia nonna cammina così lentamente.
«Chi vuole tornare all'accademia? Io vado» ci informa proprio Claire.
Lo sapevo che se ne sarebbe andata, non ci voleva venire dall'inizio e in effetti non capisco perché sia venuta poi.
«Allora ci vediamo direttamente a casa! Buona esplorazione.» Jared la segue mentre i due fratelli ci seguono aumentando il passo.
Si sentono tanti rumori in questo dannato bosco ma all'improvviso lo scorrere dell'acqua attira la mia attenzione.
Quelli li avranno pur bisogno di acqua no? Molto probabilmente si sono accampati nella zona.
«Come è rilassante il suono dell'acqua» commenta Ella, sedendosi su una roccia.
Siamo davanti ad un laghetto veramente suggestivo, grazie alla cascata che lo alimenta continuamente. Ci sono degli uccelli che ogni tanto volano e bevono quest'acqua ma, cosa assolutamente bellissima, alla superficie è ricoperta di ninfee bianche.
Finalmente la luna si vede nel cielo e anche le stelle fanno capolino, come offese di non essere arrivate prima.
Tutta quest'atmosfera è pazzesca anche se vorrei trovare quei dannati umani.
«Amy?» mi richiama Davis.
«Mm?» faccio in risposta.
«Hai mai pensato che siano solo degli umani che non vogliono essere disturbati. Insomma, con il fatto che stiamo andando, se non ci siamo già, nel loro territorio, potrebbero farcela pagare in qualche modo» confessa.
«Ma sono solo umani! Cosa vuoi che facciano contro di noi, loro non hanno mica poteri o sono figli di angeli» ridacchio, non credendo nemmeno a quello che le mie orecchie hanno sentito.
Che riflessione assurda e priva di senso. Da quando in qua gli umani sono così subdoli e furbi rispetto a noi?!
Si fanno la guerra a vicenda per futili motivi quindi non credo proprio che saranno in grado di ucciderci o farcela pagare in alcun modo.«Io la penso come Davis. Potrebbero essere territoriali e magari ci stiamo cacciando in una spazzatura di guai» lo affianca Ella.
Giustamente, fratello e sorella di supportano a vicenda penso, alzando gli occhi al cielo.
«Anche voi ci state ripensando? No perché voi vi siete proposti di venire con me, altrimenti sarei venuta da sola» borbotto.
«Non ci stiamo ripensando ma ammetti che potrebbe essere una trappola tutto questo» replica, alzandosi dalla roccia.
Axel mi guarda con solidarietà, prima di farmi un'occhiolino.
Chiudo gli occhi sospirando. «Vi state facendo troppi problemi per dei semplici umani che sicuramente se la faranno sotto perché gli umani sono così, hanno paura di tutto» li informo, nel caso non lo sapessero.
Ci allontaniamo da lì, dato che non c'è proprio nulla da fare, proseguendo verso il sentiero delineato da chissà chi.
Poi, come un miraggio, si sentono di nuovo delle voci sempre più vicine.
Mi blocco, intimando a tutti di fare silenzio e, nascondendoci nei cespugli, li osserviamo.
C'è una ragazza dai capelli neri lucenti e gli occhi azzurri, indossa una specie di tuta totalmente nera e noto che alla cintura ci sono agganciate delle cose.
Ride e scherza con un ragazzo molto ma molto simile a lei, se non fosse per gli occhi neri. Ha lo stesso tipo di abbigliamento e mi chiedo cosa ci sia di prezioso nella cintura.
Tuttavia le tende sono quattro, e non si vedono quei due che saranno i loro compagni.
Non mi sembrano molto campeggiatori, a giudicare dal tipo di tenda, completamente nera.
Ma forse è solo perché non ho mai visto delle tende da campeggio!
«Bene, bene, bene» sussurra una voce al mio orecchio, facendomi sussultare e girare di scatto dietro.
Mi ritrovo davanti due occhi freddi e taglienti come il ghiaccio, le labbra carnose e i capelli molto corti. Questi ragazzo è gigante e indossa anche lui quella tuta, facendolo sembrare ancora più grosso.
«Come ti chiami bellezza?» continua a sussurrare con una voce ipnotica, accarezzandomi il collo con due dita fredde.
Deglutisci rumorosamente, cercando di guardare gli altri, ma lui mi tiene ferma per il mento.
«Chi siete e che ci fate qui? C'è un'accademia più avanti e siete nel loro territorio» ribatto, ignorando la sua di domanda.
«Oh bambolina, non funziona così. Rispondi alla mi domanda e io risponderò alla tua» ghigna.
Questo tizio è davvero spaventoso e incute tanto timore.
E menomale che gli umani erano deboli!
Stringo la mascella non volendo rispondere e lui capisce che non glielo dirò.
Mi stringe fra le sue braccia, sollevandomi di scatto come se fossi una piuma. Urlo e mi dimeno ma mi stringe così forte che non riesco a muovermi.
Mi porta dove stanno quelli altri e noto che ci sono anche i ragazzi, legati come dei salami.
In che guaio ci siamo cacciati?!
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Lucifer's daughter (#wattys2020)
Short StoryNon essere umana come la madre per Amy già é stato un problema per tutta la sua vita, ancora di più se si considera la paternità. É figlia del diavolo, la Stella del mattino, quell'angelo che si è ribellato a Dio e adesso governa l'Inferno. Tutto c...