Can Anybody Find Me Somebody To Love?

Chapitre -7-

{Martedì 12 dicembre 1972}

Quella notte Lyra non aveva dormito o almeno, aveva dormito ma il suo sonno era stato interrotto da una specie di visione.

Inizialmente non ne aveva parlato con nessuno, nè con Veronica né con Roger, né con Camille, però mentre la giornata andava avanti ebbe quasi il bisogno forte e naturale di risposte.

Roger sembrava una persona intelligente e molto profonda, nonostante andasse in giro per casa in mutande o in studio facesse sempre l'attacabriga; così Lyra decise di passare a casa sua dopo l'università per potersi confidare.

In questi mesi Roger e Lyra erano stati tanto insieme e quasi senza dirselo, perché forse le parole non bastavano, avevano deciso di fidanzarsi.

Quasi di conseguenza cominciarono a frequentarsi di più, a sorridersi di più, a guardarsi di più e soprattutto cominciarono a esplorare gli ambienti quotidiani delle loro vite.                                   
Le loro case, il loro posto preferito, il loro ristorante, lo studio, l'università... cominciarono a condividere gli stessi interessi o a trovarne nuovi solo per il gusto di poterli condividere con l'altro, per esempio una mattina di fine ottobre, dopo che Roger si svegliò e vide Lyra in procinto di uscire per una corsa, non ci pensò due volte a vestirsi ed andare a correre con lei.

Fu divertente vedere Lyra che correva sicura e veloce, mentre Roger si affannava e tossiva.
Anche se poi Roger non andò più a correre, per Lyra la cosa importante fu che almeno ci aveva provato e, dopo che tornarono a casa e il biondo si addormentò, non riuscì a resistere dal ringraziarlo, addormentandosi assieme a lui.

Da parte di Roger, oltre all'iniziativa, Lyra trovava anche molta dolcezza e comprensione, e proprio quel giorno che ne aveva bisogno più di altri, la trovò.

«Che sogno hai fatto?» chiese Roger cingendole le spalle «Qualcosa su di me?»
Lyra scosse la testa «No, no assolutamente! Solo che... insomma, tra noi due va benissimo ma ciò che mi preoccupa più è vedere che Mimì e Brian non riescono a stare bene»

Roger si fermò a pensare un attimo, Lyra aveva ragione, ultimamente le cose tra i due stavano andando male e tutto era cominciato dalla bugia di Camille sul suo cognome.

Brian ci rimase male, nonostante Lyra gli avesse spiegato che quella bugia la diceva a tutti quanti, l'unico posto dove non poteva mentire era sulla carta d'identità e sul passaporto, eppure Brian non sembrava convintissimo.

In un giorno di noia in studio, Brian si era confidato con Roger ed a quanto risultava non era l'unica cosa che aveva creato tensioni tra i due.

Un'altra delle tante cose che creavano tensioni, era il fatto che Camille era un pò come il tempo, senza le adeguate previsioni, che solo Lyra riusciva a fare, non sapevi mai come sarebbe stato.

Questo fatto, unito alle paranoie di Brian, creava una tensione così forte che quando i due erano in una stanza quella sembrava che stesse crollando a pezzi.

L'ultimo litigio di cui Roger aveva ricordo era quello scaturito dalla domanda "Tesoro? Dove lo passiamo il pranzo di Natale?"; da ciò erano partite urla, frasi disconnesse e da quanto aveva detto la vicina di casa, anche qualche piatto fu scagliato per terra.

Eppure, la vicina pettegola disse che a metà di una frase Camille si fermò e da quel momento ci fu solo molto silenzio così, dato che era preoccupata, andò a bussare e dalla porta uscì Brian con la camicia allacciata storta che rispose affannato «Sì?»

«Lo so» rispose Roger sospirando «Quindi il sogno riguarda loro due?»

Lyra annuì «In realtà nel sogno c'eravamo solo io e Mimì, lei era vestita da sposa ed era ferma sull'altare, il suo bouquet era appassito e continuava a girarsi verso di me.» fece una pausa «Non mi ricordo cosa diceva, so solo che mi implorava di aiutarla... urlava in maniera straziante, si dimenava ma dalla pancia in giù era bloccata, poi ad una certa è comparso Brian e l'ha strattonata verso il fotografo, lei continuava ad urlare e così mi sono svegliata.»