{Mercoledì 2 Novembre 1978}
L'appartamento della ragazza era un luogo piacevole ed abbastanza illuminato, formato solamente da due stanze, una da letto ed una che volgeva la funzione sia di salotto che di cucina, ed infine un piccolo bagno senza finestre.
Il pavimento era coperto da una moquette color marroncino che ricopriva tutte le stanze, tranne il bagno.
Le pareti erano un po' giallastre a causa dei vecchi proprietari che, a quanto dicevano, fumavano come dei turchi e stavano sempre in casa.
Tutto il mobilio dell'appartamento era modesto e sicuramente di seconda mano, ma comunque restava tutto in ordine e pulito nascondendo la reale provenienza di quei mobili.
Una cosa che Brian notò era che sulle pareti non c'era nessun tipo di decorazione, che fosse un quadro o una fotografia, ma c'era solo un piccolo orologio fermo alle tre e venti di notte.
Sui vari mobili di tanto in tanto si potevano scorgere i giocattoli di Xavier, abbandonati in attesa che il loro padrone tornasse per poterci giocare ancora una volta.
«Ti piace?» la voce di Camille riportò lo sguardo di Brian su di lei «Intendo, l'appartamento.»
«Oh sì, certo.. è bellissimo e molto spazioso.» rispose il riccio facendo un leggero sorriso «Supera di gran lunga il mio vecchio monolocale.»
La mora fece una piccola risata «Bhe questo è vero, ma per permettermelo devo fare due lavori.»
«Due? E Xavier a chi lo lasci?» chiese incredulo Brian.
«A Rosa, la ragazza messicana che abita al piano terra.» rispose Camille «Lei vive con il suo ragazzo quindi non ha bisogno di lavorare.»
«Ah menomale, almeno puoi permetterti alcuni lussi.» disse Brian sorridendo timidamente.
Entrambi però abbassarono lo sguardo sul loro bicchiere di limonata, evitando qualsiasi contatto visivo con l'altro che potesse metterli ancora di più a disagio.
Eppure, nonostante il loro sguardo fosse basso, entrambi si osservavano di nascosto notando quanto fossero cambiati nel corso di quei tre anni di separazione, infatti Camille notò quanto Brian ora sembrasse adulto rispetto al ragazzo che conobbe nel 1972 e come la sua entrata nel vero mondo degli adulti gli avesse donato alcune piccole rughe sulle guance e sulle mani, e più la ragazza lo osservava più le veniva da pensare che ormai era diventato a tutti gli effetti un uomo.
Invece agli occhi di Brian, Camille era ringiovanita, sembrava che fosse ritornata ai suoi sedici anni e in lei non c'era nessuna traccia che testimoniasse la sua maternità.
Era giovane e bella, non era più la Camille che doveva lottare per la sua vita, o che doveva riprendersi dal trauma dell'aborto o dalla scoperta del tradimento di Brian.
Era un'altra persona, una persona che era rinata dalle sue ceneri, proprio come una fenice.
Entrambi alzarono lo sguardo e si incontrarono, osservandosi con dolcezza e timore di ciò che quell'incontro avrebbe determinato per loro.
«Posso farti una domanda?»
Brian annuì dolcemente «Dimmi.»
«Kevin?» chiese «Non posso tornare con lui in circolazione.»
«Kevin si è sposato poco dopo che sei scomparsa ed ha già due figli.» rispose Brian, mentre la sua mano destra raggiungeva la sinistra di Camille «Kevin non esiste più.»
Il volto della mora si rilassò completamente e dai suoi occhi uscirono un paio di lacrime «Pensavo non sarebbe mai successo.»
-
Lyra era seduta su una panchina del piccolo parchetto vicino all'appartamento di Camille e con la mano destra si accarezzava lentamente il pancione che piano piano cresceva ogni giorno sempre di più.
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Can Anybody Find Me Somebody To Love?
FanfictionBut touch my tears with your lips, Touch my world with your fingertips And we can have forever, And we can love forever Forever is our today Who wants to live forever, Who wants to live forever? Forever is our today... Who waits forever anyway? {Ma...