Capitolo 34:Moby Dick?

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Boris,Joey ed io uscimmo di corsa correndo come se avessimo visto dei fantasmi dal rifugio pregando con tutte le nostre forze che ci fosse almeno qualcosa che ci permettesse di scappare illesi da quell'inferno.
Fortunatamente le nostre preghiere vennero esaudite,anche se onestamente non avrei mai voluto attraversare quell'oceano d'inchiostro semidenso e nero come la pece.
Boris e Joey fecero scendere una barca nell'inchiostro mentre io diedi un'occhiata dovunque con lo sguardo:a quanto pareva,non c'era niente o nessuno che ci stava spiando in quel momento.
Perciò a quel punto pensai che avevamo maggiori probabilità di farla in barba a Bendy,ma mi sbagliai.
Senza esitare saltammo tutti e tre sulla barca e accendemmo i motori per andarcene via da quel posto terrificante.
Proprio in quel momento io e Boris sentimmo come se qualcosa si stesse muovendo con molta foga sotto i nostri piedi.
Infatti alle nostre spalle comparve improvvisamente una gigantesca mano sporca d'inchiostro la quale non appena toccò una barca che era poco distante da noi,la trascinò via con sé nelle profondità.
Per fortuna eravamo parecchio distanti da quella manona gigantona,ma di tanto in tanto il motore si bloccava a causa delle bolle d'inchiostro che si formavano sullo scalino,quindi quella cosa ci raggiungeva di colpo.
Perciò dovevamo spegnere i motori e levare l'inchiostro da là e far ripartire la barca per scappare via dalle grinfie della mano che continuava a cercare.
Per fortuna la fuga non durò abbastanza a lungo perché arrivammo ad uno strano villaggio.
"Ho paura che i Perduti abbiano creato una specie di territorio per poter sopravvivere." disse il ragazzo agitatissimo.
"I Perduti?" chiesi preoccupata.
Joey fece un respiro profondo prima di rispondere e poi mi diede la risposta:"Vedi,Emily,i Perduti non sono pericolosi.
Loro sono creature alle sembianze umane che hanno ricordi e provano emozioni.".
Quando ripensai a quella manona acchiappa-barche,mi ritornò in mente che una volta lessi il romanzo "Moby Dick" di Herman Merville.
Forse,dopotutto,quella mano è stata un po' come Moby Dick,solo...in forma di gigantesca mano d'inchiostro.

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