Va benissimo

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-Grazie agente Sofia- mi dice il capo guardandomi negli occhi. - Io adesso devo andare a sbrigare altre cose, riferisci tu al ragazzo le novità- e va via.

Poggio la mano sulla maniglia per aprire la porta dove Niccolò mi sta aspettando ma esito, faccio un respiro profondo, non ci credo che lo sto facendo, sto ospitando a casa mia un ragazzo conosciuto due orette fa, per una settimana.

Ma non posso farci nulla, è il mio lavoro, devo farlo.

Decido di aprire la porta e non appena lo faccio vedo che Niccolò mi sta guardando in modo...strano, ne agitato, ne tranquillo, ne felice, ne niente.

-Niccolò devo dirti che- cerco di dirgli tutto ma mi interrompe.
-Si lo so, ho sentito tutto- dice con un sorrisetto sulle labbra.
-Per te va bene? - chiedo un po' confusa dalla sua risposta.
-Anche se non volessi, non potrei obiettare- dice mantenendo un leggero sorriso sul viso.
-Beh in effetti, umh bene... quindi già da stasera dovrai dormire da me, tranquillo ho un'altra stanza non dormiremo nello stesso letto- dico ridendo, cercando di alleggerire la tensione e l'imbarazzo, sentendo le mie guance andare a fuoco.
-Dovrai darmi le chiavi di casa tua perché un agente deve andare a prenderti i vestiti- dico sfogliando quel fascicolo che ho lasciato sul tavolo, un fascicolo completamente vuoto ma che sembrava la cosa più interessante del mondo in quel momento.
-D'accordo- dice lui con un'alzata di spalle.

Cala il silenzio nella stanza ma viene interrotto dalla porta che si apre di botto, rivelando Davide.

-Sof.. Emh, Agente Sofia potrebbe uscire un attimo che dovrei parlarle? - dice fissandomi, non rivolgendo nemmeno uno sguardo a Niccolò.
-Certo, arrivo subito-.
-Niccolò appena finisco di parlare noi dobbiamo andare a casa, tu... aspettami per l'ennesima volta qui va bene? - dico ormai ridendo, non so quanto tempo abbia passato dentro questa stanza.
-Va bene, tanto ormai sono a mio agio qui- dice mentre porta le braccia dietro la testa ed accenna una risata.
Ricambio la risata ed esco per parlare con Davide.

-È successo qualcosa? - chiedo curiosa.
-No, è solo che.. Lui? Da te? A dormire per una settimana?- domanda incredulo.
-Non l'ho deciso io- dico fredda, capendo subito dove volesse arrivare con quel discorso.
-Io non mi fiderei poi così tanto- disse lui passandosi una mano nel colletto della camicia.
-Non lo conosci- dico tranquillamente.
-Nemmeno tu- ribatte con un tono acido.

-Cosa vuoi Davide? Fai il geloso adesso? Dopo un anno? Sei in ritardo tesoro, fattelo dire- dico scocciata da tutto questo, da quando ci siamo lasciati ogni ragazzo che conosco per lui non va bene. Va bene la gelosia però dopo un anno... Dopo che mi ha lasciata lui...
-Non chiedo molto, solamente di essere coerente Davide, solo questo- dico aprendo la porta ed entrando nella stanza.
-Solo questo- e gli chiudo la porta in faccia.
Non mi importa se si dovesse offendere, deve pensare prima di parlare.

-Va tutto bene? - mi domanda Niccolò che si è alzato e si è avvicinato a me.
-Si, si tutto bene - mi giro a guardarlo e lo fisso.
Restiamo a guardarci per una ventina di secondi, rendendomi conto che è davvero un bel ragazzo, occhi scuri e capelli del medesimo colore, niente male a dire il vero.

-Andiamo dai- decido di parlare e lui si limita ad annuire. Apro la porta e lui mi segue in silenzio.

*
Saliti in macchina nessuno dei due spiccica parola allora decido di accendere la radio.
Dopo aver saltato troppe stazioni, talmente tante da non poterle contare, la troviamo, troviamo la stazione che stava mandando in onda una sua canzone.
Non appena lui la sente urla - Ferma, ferma, ferma, fermaa- facendomi saltare in aria e facendomi perdere si e no 10 anni di vita.

-Bastava dirlo una volta- ridacchio portandomi dietro anche lui, continuando il viaggio sulle note di ipocondria.

*
-Non è il massimo ma si può vivere qui dentro- dico aprendo la porta di casa e lasciandolo entrare.
Lui ride grattandosi la nuca in imbarazzo, non sapendo cosa fare.
-Stai tranquillo, fai come se fossi a casa tua. Emh una cosa- mi giro verso di lui attirando la sua attenzione - Hai paura dei cani? - chiedo, pensando a Rocky, nella speranza di sentirmi dire un no.
-Ma che fa scherzi? DOV'È? - urla in cerca di Rocky.

Vado ad aprire la porta della terrazza ed ecco che entra, un bastardino di un bellissimo colore beige ed occhi dello stesso colore, trovato per strada quando era un cucciolo ed era grande quanto una mia mano, adesso mi arriva un po' sopra il ginocchio.

Non appena vede Niccolò gli salta adosso ed io non posso fare  a meno che ridere a questa scena.
-Ma che bello questo cagnolone- continuava a ripetere Niccolò mentre Rocky si è sdraiato a pancia in su prendendosi tutte le coccole.
Ruffiano.

-Perché ridi?- mi domanda Niccolò non appena finisce di accarezzare Rocky ed a cercare di togliere i peli dalla sua maglietta.
-Per come ti è saltato addosso e poi anche perché quando ci sono ospiti io per Rocky non esisto più- dico pensando al fatto che non mi abbia  nemmeno fatto un po' di festa.

-Non è colpa mia- ridacchia Niccolò.
Chiudo tutto e mi avvicino a Niccolò -Vieni qui, ti faccio vedere la tua stanza-.

-Scusami se la stanza è un po'...viola - dico aprendo la porta e guardando le coperte viola del letto e l'unica parete difronte a quest'ultimo del medesimo colore.
-Va benissimo - dice Niccolò guardandomi.

Entriamo e Niccolò posa la valigia che il mio collega aveva gentilmente riempito di vestiti del ragazzo.
-Posso farti una domanda? - mi chiede Niccolò con un tono calmo mentre si siede ai piedi del letto.
-Certo, dimmi.- dico specchiandomi nello specchio appeso alla parete.

-È di qualcuno questa stanza?- chiede tranquillamente.
A quella domanda mi si gela il sangue ed i ricordi mi affiorano la mente.
-Emh era... di mia sorella- dico non girandomi.
Non riesco a parlare ancora liberamente di tutto questo.

-È non tornerà? Tua sorella? - chiede curioso.
-No-
-Non tornerà- rispondo secca.
-Per tutta la settimana?- chiede diffidente.
Sta partendo con il piede sbagliato, troppe domande su un avvenimento dove io non voglio versare nemmeno una parola.

-Per tutta la settimana- dico girandomi e guardandolo.

*

Ciao ragazzee
Vi sta piacendo la storia? Fatemelo sapere lasciando un commento e se volete anche una stellina così lo continuo.
Ci sentiamo domani con un nuovo capitolo⭐

Cascare nei tuoi occhi // Niccolò Moriconi// UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora