No, non possiamo

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Non appena Niccolò poggia le sue labbra sulle mie ricambio il bacio.
Subito dopo però poggio le mie mani sul suo petto e mi allontano, Niccolò aggrotta la fronte ed io dico guardandolo negli occhi e con le nostre labbra che si sfiorano - No, non possiamo-.
-Perché non possiamo? Qual è il problema? - chiede lui facendo un passo indietro e mettendo le mani ai lati della mia testa.
-Non c'è nessun problema, è che.. non ti conosco- dico tentennando un po' sulle ultime parole - non mi conosci - dico in un sussurro.
-Abbiamo dormito sotto lo stesso tetto per quattro giorni, non ti sono bastati per conoscerci? - ribatte con un tono irritato, come se non si aspettasse questa mia reazione.
-No, non bastano, assolutamente.- dico spostando le sue mani per potermi liberare.
-Vivere dentro le stesse mura per quattro giorni non significa che siamo disposti a stare insieme- dico mentre raccolgo la spugna e le altre cose per portarle nella mia camera.
Niccolò è rimasto lì dov'era, senza muoversi. Prima di uscire dal bagno mi giro e lo guardo - Ricordati che sto facendo tutto questo per lavoro, non per altro. - detto questo esco dal bagno e vado nella mia camera.

Dopo pochi minuti sento bussare alla porta e la voce di Niccolò si fa spazio all'interno della stanza.
-Posso entrare? - domanda con un tono tranquillo, molto diverso rispetto a quello usato pochi minuti prima.
-No, mi sto vestendo. Che devi dirmi? - dico avvicinandomi alla porta per sentire meglio.
-Beh, volevo chiederti scusa per...prima- esita prima di dire l'ultima parola - Non volevo essere invadente e ne sarei grato se facessimo finta che non fosse successo niente. Ormai mancano tre giorni e poi dovrò andare, non vorrei passarli ad evitarci-.
Apro la porta e lo trovo appoggiato con una mano al lato di quest'ultima.
-Tanto non ti avrei evitato comunque- rispondo sorridendo, vedendo sorridere anche lui.
Nessuno dei due non sapeva cosa dire, rimanendo a guardarci a vicenda.
Cercando di alleggerire la tensione e l'imbarazzo dico subito - Sbaglio o noi dovevamo andare a fare la spesa- facendo spuntare un leggero sorriso sul mio viso.
Niccolò fa una risatina e mi guarda - andiamo-.

*
Scendo dalla macchina ed prendo per chiavi di casa per aprire la porta, torno in macchina e comincio a prendere le buste della spesa - Niccolò fai l'uomo ed aiutami dai- dico guardandolo mentre è comodamente seduto nel sedile.
-Devo? - chiede lui mettendo il broncio.
-Si, devi- dico poggiando per terra la busta della spesa e scompigliandogli capelli.
-Va bene, va bene- dice lui alzando le mani in segno di difesa ed alzandosi dal sedile.

*
-E l'ultima busta è vuota- dice lui piegando quest'ultima.
Apro il frigo e guardo Niccolò - Contento eh?- dico ridendo.
Lui si avvicina e restiamo a fissare l'interno del frigo.
-Emh.. Va bene che ami il cibo però..per quanto tempo dobbiamo guardarlo- dico girando verso di lui e ridendo.
-Io starei ora a guardarlo però vabbè, posso evitarlo sei proprio vuoi- dice voltandosi e guardandomi negli occhi.
-Si, lo preferirei- dico chiudendo il frigo.

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Ciao ragazze!
Alloooora, scusatemi se il capitolo è un po corto e  se non ho aggiornato per tutti questi giorni, ero in vacanza ed il telefono era l'ultimo dei miei pensieri.
Vorrei davvero ringraziarvi di cuore per le visualizzazioni, adesso sono intorno a 550, davvero grazie mille❤️.
Come sempre se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina ed anche un commento.
Ci sentiamo con un nuovo capitolo❤️

Cascare nei tuoi occhi // Niccolò Moriconi// UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora