Jonathan
Mi alzai, indossai i pantaloni e una camicia azzurra. Infilai la giacca e le scarpe e, dopo aver raccolto le mie cose, mi ritenni pronto per recarmi al lavoro. Provai a fingere che fosse una giornata come le altre, provai a non pensarci, ma ormai Vivienne era diventato il mio chiodo fisso.
Mi ero lasciato andare senza neanche sapere come potesse essere successo. Non era da me ignorare le conseguenze delle mie azioni, eppure ieri sera era proprio quello che avevo fatto. Ma in realtà mentivo solo a me stesso, perché nei fatti avevo smesso di seguire il protocollo dal primo momento in cui avevo posato gli occhi su di lei. Non so se fosse stato per il fatto che non potessi averla o perché non si era minimamente interessata al sottoscritto, incuriosendomi, ma di quello che ero certo era che era bastato passarci qualche minuto insieme per rimanerne colpito.
Ad attrarmi non era stata solamente la sua bellezza fisica, anche se era a dir poco disarmante, ma il suo carisma e il suo carattere al di fuori dal comune. Era intrigante e testarda come poche, orgogliosa e sicura di sé da mandarmi al manicomio ma poi mi bastava guardarla nei suoi occhi verde foresta per leggervi qualcosa che sapeva entrarmi nell'anima come nessuno e convincermi a lasciarmi andare alla sua mercé.
Mi ero imposto di non cedere ma quando mi si era presentata davanti dicendo di fidarsi, come se mi stesse concedendo il suo più prezioso dei regali, non avevo saputo resistere. E, a poca distanza da quanto avvenuto stanotte, mi scoprii incapace di non rievocare alla mente le esatte sensazioni che avevo provato quando l'avevo posseduta e quando il suo corpo aveva risposto al mio senza esitazioni in un incastro perfetto, lasciandomi senza fiato.
Non ero assolutamente pentito della mia scelta, anzi non vedevo l'ora di riaverla tra le mie braccia tanto da sentire quasi un dolore fisico.
Chiusi gli occhi per un secondo per cercare di riacquistare un po' di contegno: la volevo ancora, la volevo in un modo che mi faceva sentire confuso e colpevole.
Dio, vederla senza veli addosso e in tutte le sue forme mi aveva fuso il cervello tanto che non riuscivo a pensare a nient'altro. Vivienne mi era letteralmente entrata dentro, conficcando le sue unghie così affondo che difficilmente me ne sarei riuscito a liberare e la colpa era solo mia. E lo era anche quella di averla lasciata andare via stamattina: non avrei dovuto permetterglielo, dovevo insistere, ma non volevo che scappasse e conoscendola ero più che sicuro che lo avrebbe fatto se avessi lasciato uscire il mio lato dispotico, quello che non sembrava apprezzare.
Ero in collera con me stesso perché mi ero talmente fottuto il cervello da sapere che non avrei saputo ragionare con lucidità se le fosse capitato qualcosa ed era la mia preoccupazione più grande sapendo che quel James era ancora a piede libero. Se mi fossi soffermato anche solo un attimo a pensare a quello che era stato capace di farle, probabilmente lo avrei ammazzato con le mie stesse mani. Non ero un idiota, non me ne aveva parlato ma ero in grado di riconoscere quando una donna era stata vittima di abuso e Vivienne purtroppo presentava tutti i requisiti. Non volevo azzardarmi a pensare che potesse durare ma per adesso era l'unica cosa a cui tenevo e che volevo portare avanti con tutto me stesso.
Mi aveva detto che sarebbe venuta stasera ma non riuscii a fare a meno di pensare che non aveva confermato alla mia affermazione e se n'era andata senza dire nulla: aveva qualcosa in mente ma non me ne aveva voluto parlare. Voleva fare da sola e la rabbia crebbe dentro di me. Ero nervoso e una volta entrato in centrale, se ne accorsero tutti. Non mi fermai a salutare nessuno e mi chiusi nel mio ufficio, sbuffando, per poi lasciarmi cadere sulla mia poltrona senza riuscire a togliermi dalla testa il brutto presentimento che mi aveva colto fin da quel momento sulla barca, quando si era rifiutata di rispondere alla mia domanda distraendomi con le sue accuse e ci ero cascato in pieno. Poi non avevo più avuto modo di pensarci, almeno non fino a stamattina.
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Sangue Del Mio Sangue [Completa]
Romance[COMPLETA] *Scene Esplicite e Contenuti forti, adatti a un pubblico adulto. *Autoconclusiva *Prequel di Alba Nera: può essere letto separatamente, ma è consigliato leggere prima Alba Nera. ¦ESTRATTO¦: "L'amore per te è stata la cosa più importante...