"Le mani sull'amore" è un romanzo di Sandro Lombardi, pubblicato nel 2009. Scritto sottoforma di lunga epistola, raccoglie i ricordi di un uomo, Carlo, ricoverato in un ospedale psichiatrico di Roma; se gli chiedono come sia finito lì, la sua risposta è solo una: per amore.
Per occupare il tempo all'interno della struttura e cercare di non impazzire davvero, Carlo si aggrappa alla sua memoria, nonostante faccia male ricordare ciò che non si ha più, e si rivolge a Lucio, il suo amore perduto, rievocando la loro storia dagli inizi.
Loro sono due artisti, Carlo è conosciuto e apprezzato in tutta Firenze, anche da Lucio, che riesce a diventare suo apprendista. Tra i due nasce un rapporto pederastico che inizia con un sentimento casto, fatto di sguardi rubati, mani quasi sfiorate, istinti trattenuti, intrecciato alle loro opere e alla scoperta dello stupore tipico degli artisti, per poi sfociare nel sesso e andare via via verso un punto di rottura.
Lucio ha infatti diverse cicatrici, che la sua infanzia difficile gli ha lasciato impresse sulla pelle, e l'unico modo che ha per sfogare quel dolore è indirizzarlo verso Carlo, che dal canto suo viene divorato dalla gelosia, dal bisogno smanioso di avere l'altro solo per sé, sentendolo distante, non suo come lo vorrebbe.
"...mi disse che non era giusto voler possedere le persone. Gli risposi che non si gioca con i sentimenti degli altri. Avevamo ragione entrambi" è la citazione che penso colga l'essenza del romanzo, due aspetti di due personalità profondamente differenti che portano al disfacimento di un amore nato sotto forma di idillio.
È una lettura che al primo approccio può risultare lenta, perché necessita di tempo, e di pagine, per entrare nell'animo del lettore, capitolo dopo capitolo, fino a consumarlo allo stesso modo in cui l'amore ossessivo per Lucio ha consumato Carlo.
Consigliato a chiunque abbia voglia di perdersi in una storia d'amore pura, vera, dal sapore nostalgico, dipinta sullo scenario artistico di Firenze.
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LGBT+ Wor(l)d
RandomTutto quello che c'è da sapere sulle sfumature del nostro modo di essere e della nostra attrazione reciproca. Non avere paura di essere diverso: il mondo è bello perché è vario! Che noia sarebbe se fossimo o volessimo tutti la stessa cosa. Io sono...