Queen Of War || Levi X Reader

Tradimenti

«Allenamento, ho bisogno di un po' di allenamento»
Ero arrabbiata, pensai che tirare un po' di pugni al sacco mi avrebbe calmata.
Presi il sacco da box, e lo appesi al soffitto.
«Ok, t/n, immagina che quel sacco sia il Capitano»
Feci un grande respiro, e tirai un pugno netto e forte contro il sacco.
Poi ne tirai un altro.
Poi un altro ancora.
Uno più potente dell'altro.
«Lo odio! Lo odio! Lo odio!» Gridai, mentre continuavo a colpire il sacco.
Continuai fino allo sfinimento.
Qualcuno interruppe il mio allenamento, bussando alla porta.
«t/c, sei dentro?»
Mi tolsi i guanti e aprì la porta, presentandomi tutta sudata e affaticata.
«Petra? Che ci fai qui?» dissi incuriosita.
«ho saputo di te e il Capitano... non dovresti prendertela, sono sicura che non intendeva essere scortese»
«ah no? Come se fosse stata la prima volta..»
Petra appoggiò la mano sulla mia spalla, sorridendo.
«il Capitano non è chi dimostra di essere, lasciagli del tempo, e vedrai che imparerai ad accettarlo»
Guardai Petra negli occhi per qualche minuto, con un sopracciglio alzato.
«non ti credo»
Chiusi la porta.
Ripresi a prendere a pugni il sacco, stavolta ancora con più potenza.
Tirai l'ultimo pugno, il più potente di quelli precedenti, che fece cadere il sacco da box.
Avevo bisogno di aria.
Uscì fuori, mi arrampicai su un albero lì vicino e mi sedetti su uno dei suoi rami, uno di quelli ben robusti.
Fissavo l'ambiente circostante, mentre dondolavo le mie gambe avanti e indietro.
«niente Levi, niente scocciature, niente guai» Mi dicevo allegramente, con aria soddisfatta.
In quel poco tempo ero riuscita a dimenticare tutto quello che era accaduto la sera prima, e mi sentivo in modo strabiliante.
Vi immaginate la scena? Io seduta su un ramo che penso a tutte le cose positive della mia vita, con lo sguardo rivolto al cielo. Magnifico no?
E sapete qual è l'unica cosa, o meglio persona, che poteva rovinare un momento di pace e serenità come quello?
Esattamente, proprio lui.
E sapete chi si trovava nei paraggi in quegli stessi istanti?
Vedo che siete perspicaci, esatto, era proprio lui, il Capitano passeggiava con una tazza di tè nero in mano.
Per fortuna era abbastanza lontano da me, quindi dubito mi avrebbe rivolto la parola. Inoltre, ero piuttosto nascosta tra tutte quelle foglie.
Non faceva che andare avanti e indietro, mentre sorseggiava dalla tazza.
Vidi Petra avvicinarsi a lui.
Gli stava parlando, ma non riuscivo ad udire cosa stesse dicendo.
Qualunque cosa avesse detto, il Capitano la ignorava, cercando di allontanarsi il più possibile da lei.
Sembrava volesse stare da solo.
Ma lei continuava a seguirlo.
«bah, non sono problemi miei» Dissi, ignorando la scena.
Continuai a guardare il cielo, mi rilassava.
Un po' di distrazione ci voleva, dopo tutte quelle cose che erano successe nelle giornate passate.
Erano le uniche giornate di "vera pausa", dato che da lì a pochi giorni ci saremmo dovuti preoccupare dei Giganti, che ormai oscuriamo già da un po'.
«In effetti, è da tempo che non taglio la nuca di un Gigante»
Eccellevo nel farlo, ed era da tanto che non provavo la sensazione di sguainare le lame e massacrare uno a uno i Giganti circostanti.
Ma la priorità andava ad ogni modo ad Eren, che ancora non abbiamo scoperto nulla su di lui.
C'era chi in quei giorni si occupava di studiarlo, come la Caposquadra Hanji e Moblit, e chi si preoccupava di tenerlo d'occhio, come la Squadra Levi e, spesso, anche io.
«t/n! Che ci fai lassù?!»
«mh?» Abbassai la testa.
«Sasha? Che succede?» Chiesi incuriosita.
«stanno facendo controlli a tutte le nuove reclute e ad alcuni soldati, recentemente uno dei nostri ha ucciso i Giganti catturati vivi da Hanji, stanno ispezionando tutto» Disse, preoccupata.
«cavoli... va bene, arrivo subito»
Mi ricordavo perfettamente quel giorno, mi avevano chiamata per un operazione di cattura insieme ad Hanji e Moblit, e alcuni soldati d'élite del Corpo di Ricerca.
I Giganti catturati vivi, Sawney e Ben, rappresentavano un grande passo per l'umanità, se studiati bene.
Come poteva qualcuno sottrarre delle prove così preziose, indispensabili per la sopravvivenza della razza umana?
Andai nella sala delle riunioni strategiche, c'erano molti soldati.
Controllavano più che altro lo spostamento tridimensionale e le lame.
La situazione stava diventando piuttosto preoccupante.
Mentre mi incamminavo, sentì intorno a me tante voci.
«ora si preoccupano persino della morte dei Giganti» Disse un ragazzo.
«devi contare che erano prove essenziali, avremmo potuto scoprire molte cose da loro» Gli rispose una ragazza.
Più tardi, arrivò il mio turno.
Per controllare la situazione entrarono in Sala Hanji, Erwin e Levi.
Hanji era ancora in lacrime, Erwin fissava concentrato le ispezioni, e infine Levi era appoggiato contro il muro, probabilmente indifferente della situazione.
«dammi il tuo equipaggiamento» Glielo passai.
Cominciarono a ispezionare il mio corpo, per controllare se nascondevo qualcosa.
Le mani del soldato passavano facendo dei colpetti nelle zone più nascoste, come coscie, fianchi... sedere... seni...
Cominciai a sentirmi a disagio, arrossendo piano piano.
Notai Levi guardare da questa parte, con il suo solito sguardo freddo.
«sembra che alla mocciosa non piacciano le ispezioni al corpo» Disse, ma ero troppo lontana per udirlo.
«va bene, sei apposto» Mi disse il soldato.
«meno male, è finita..» Pensai, inspirando fortemente.
«però ho fatto una figura...»
Il giorno dopo, mi venne dato l'incarico di partecipare alla 57° Spedizione fuori dalle Mura.
Ero uscita più volte dalle Mura, ma non avevo mai partecipato ad una vera e propria spedizione.
Lo scopo era provare a studiare Eren nel campo di battaglia. Secondo Hanji, il ragazzo aveva bisogno di trovarsi in una vera e propria situazione di pericolo per trasformarsi, dato che durante gli studi aveva dimostrato di non riuscire a diventare Gigante volontariamente.
Inizialmente Erwin rifiutò la sua proposta, ma dopo che Eren si era accidentalmente trasformato parzialmente in Gigante al solo  contatto con un cucchiaino di metallo, decise di provare, dando inizio a una nuova spedizione.