Capitolo 5

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La mattina dopo mi sveglio prima del previsto e, poiché non riesco più ad addormentarmi, mi alzo e mi preparo per andare a fare una corsa. Prima di uscire metto gli auricolari e faccio partire la mia playlist, adoro correre ed ascoltare la musica quando ho così tanti pensieri in testa da rischiare di impazzire.

Dato che sono le 7 del mattino il parco non è molto affollato ed è possibile correre senza fare lo slalom tra le varie persone. Nonostante l'ora, però, il caldo si fa sentire ed in poco tempo sembro un maialino sudato. Non capisco perché le altre ragazze non sudino mai ed io invece sudo per tutte loro messe insieme.

Mentre sono impegnata a fare questi pensieri non mi accorgo di stare andando a sbattere contro ad una persona, di nuovo. Appena alzo lo sguardo vorrei sprofondare, ma come fa ad essere dappertutto? Inizio a pensare che mi segua.

«Principessina allora è un vizio il tuo» dice snake con il suo solito tono

«Veramente sei tu che sei sempre in mezzo. Cosa ci fai qui appena mattina?» gli chiedo

«Non vedi principessina? Questi muscoli non si mantengono da soli>» mi dice ed io abbasso lo sguardo sulla sua canottiera così aderente che penso che da un momento all'altro scoppi.

Definire quello un petto è quasi un'offesa.

Quello è un dio di petto. Accidenti è perfetto.
Davvero perfetto. Più del perfetto.

«Principessina stai sbavando» dice snake con un ghigno divertito ed io inevitabilmente arrossisco e cerco di nascondere tutto il rossore con i capelli, ma mi rendo ancora più ridicola perché ho una coda di cavallo.

«Non è vero» e invece sì «comunque io ora devo andare, ci vediamo» lo saluto e corro dalla parte opposta alla sua. Non sento la sua risposta perché subito infilo gli auricolari e me ne torno nel mio mondo.

Appena torno a casa vado a fare un doccia rigenerante. Non so quanto tempo ci resti, ma c'è da dire che l'unica cosa a cui penso è me e snake sotto questa doccia, e non solamente per lavarci. Sto letteralmente impazzendo.

Esco subito fuori dalla doccia e mi asciugo i capelli. Appena ho finito trovo un messaggio da Abby che mi chiede se vogliamo andare al centro commerciale per fare spese poiché tra 6 giorni inizierà la scuola, ed io non sono psicologicamente pronta. Accetto subito e corro a cambiarmi. Mia madre oggi ha il turno di mattina, quindi tornerà verso ora di pranzo.

Dopo mezz'ora Abby mi passa a prendere e ci dirigiamo verso il centro commerciale. In macchina cantiamo come due matte fino ad arrivare alla nostra destinazione. Abby parcheggia, scendiamo ed entriamo.

Usciamo dopo due ore di shopping, preciso che non siamo solite andare al centro commerciale, in genere andiamo prima dell'inizio della scuola, a Natale ed in primavera, ma non amiamo spendere un sacco di soldi su vestiti firmati che poi metteremo nell'armadio ed useremo una volta all'anno.

Quando siamo in macchina Abby mi fa una proposta: «Amy in questi giorni ho sentito Logan e mi ha chiesto se volevamo andare io e te alla corsa di domani sera, sarà una delle corse più importanti, a me piacerebbe molto, ti prego dici di sì» mi scongiura ed io, non del tutto contrariata, accetto.

Appena arriviamo fuori casa ci diamo appuntamento per la sera dopo ed io entro dentro a preparare il pranzo mentre aspetto mia madre.
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Sono passate esattamente 25 ore dalla proposta di Abby, ed io me ne sto pentendo sempre di più. A pensare che ero stata proprio io la prima volta a dire che non avrei più seguito Abby e che quel posto non faceva per me, invece ora mi ritrovo davanti al mio armadio per scegliere cosa mettere stasera.

Passo in rassegna tutti i miei vestiti, che mi sembrano troppo lunghi per il luogo in cui sto andando perciò chiamo Abby, le chiedo di portarmi un vestito adatto, ma non troppo scollato e le propongo di venire a prepararsi da me.

Quindici minuti dopo Abby è nella mia stanza con un vestito nero non troppo corto e non troppo scollato, perfetto per me.

«Appena ho visto questo vestito nel mio armadio l'ho trovato perfetto per te» dice Abby e nel frattempo mi spinge in bagno per cambiarmi.

Dopo essere uscita dal bagno Abby mi proibisce di andarmi a vedere allo specchio perché secondo lei il bello deve ancora arrivare.
Prende i suoi trucchi ed inizia ad applicarli sul mio viso.

Un'ora dopo mi guardo allo specchio e non mi riconosco. Il vestito fascia perfettamente il mio corpo, i capelli scendono in morbide onde ed il trucco è leggero come piace a me, sembro un'altra.

«Sei bellissima Amy» dice Abby mentre osserva il capolavoro che lei stessa ha creato.

«Grazie Abby, sei stata fantastica» le rispondo e l'abbraccio.

Dopo che anche lei si è preparata scendiamo giù e, dopo varie raccomandazioni di mia madre, che crede che stiamo per fare un giro per la città, usciamo di casa ed entriamo nella macchina di Abby pronte per un'altra corsa dell'invincibile snake.

Spazio autrice
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto con l'aggiornamento🌸

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