Capitolo 8

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Non ricordo molto del ballo, l'unica immagine che mi è rimasta in testa è quella di me che mi esibisco in un balletto sexy su un tavolino incitata da Simon che mi guardava e sorrideva, ma ciò che successe dopo penso che non lo dimenticherò mai.

Ricordo che mentre ballavo osservavo snake che era seduto con la bionda a cavalcioni su di lui. In poco tempo si era creato un gruppo di ragazzi che mi dedicavano fischi e baci volanti.

All'improvviso vidi snake scollarsi di dosso la bionda e venire verso di me. Superò il gruppetto e, appena mi raggiunse, mi prese per le gambe e mi buttò sulla sua schiena come se fossi un sacco di patate, io nel frattempo ridevo, non capendo un granché.

Approfittai della situazione per guardare il sedere dell'invincibile snake, che per informazione è assolutamente perfetto, mentre lo sentivo aprire la porta di una delle tante stanze. Prima che potessi realizzare davvero la situazione, mi trovai sul letto.

«Si può sapere cosa cazzo ti è preso eh?! Cosa vuoi dimostrare in questo modo? Sei solo una bambina»

Ovviamente risi di nuovo nonostante non ci fosse niente da ridere e dissi:

«Se vuoi fare sesso non serviva portarmi in una stanza, potevamo andare anche a casa» ovviamente non capivo la gravità di ciò che stavo dicendo, il mio cervello era appannato dai drink e soprattutto dalla sua presenza.

«Non esagerare principessina, non sono molto conosciuto per il mio autocontrollo» scorsi una specie di sorriso dopo che disse queste parole, si stava calmando

«Beh di certo non te ne faccio una colpa, penso che sia uno dei tuoi pochi pregi» esclamai prima di ridere di nuovo senza un senso evidente «In realtà il primo è la bellezza, ma non dirlo a snake» aggiunsi mettendo un dito sul naso nel tipico segno che vuole far capire di non parlare

Lui sorrise, di un sorriso sincero, prima di dire: «Non so se ti preferisco da ubriaca o da sobria, ma tranquilla, non glielo dirò» prima che potesse rispondere aggiunse: «E dimmi, quali altri pregi ha snake?»

«Beh è perfetto, anzi più che perfetto, anche se ha un carattere bruttissimo, penso che abbia sofferto molto nella vita, anche io ho sofferto, quindi lo capisco, ma vorrei far cadere quella corazza che si è creato, nonostante anche io ne abbia una, ma sento che la mia stia quasi per cedere» dopo aver detto ciò il sorriso sparì dal suo viso e mi fissò profondamente, io ovviamente risi.

«Principessina non capisci quello che dici, sei troppo ubriaca» mi rispose lui prima di aggiungere: «Vieni con me, ti porto a casa»

Inizialmente annuì, ma poi in un momento di lucidità capì che c'era un problema e glielo dissi: «Non posso tornare a casa, mia madre mi ucciderebbe se mi vedesse in queste condizioni»

Lui sospirò e rispose: «Non potresti andare dalla tua amica?»

Gli passai il telefono e ridendo dissi: «Chiamala tu»

Lui accese il mio telefono e lo sbloccò, ovviamente non avevo nessun pin. Provò a chiamare Abby un paio di volte, ma la mia amica non rispose, menomale che non mi fosse successo nulla di grave, se no a quest'ora sarei stata sola.

Snake mi guardò e trovò una soluzione che a me non dispiaceva affatto «Vieni, ti porto da me. Ma prima mando un messaggio a tua madre, se no si preoccupa»

Fece tutto così velocemente che non potei nemmeno parlare ed in poco tempo mi ritrovai in macchina con lui che mi allacciava la cintura cercando di toccarmi il meno possibile.

Guardai l'interno della macchina e ricordo che era tutto molto pulito e sistemato, doveva essere uno di quelli che dava un nome alla macchina e la considerava la cosa più preziosa al mondo.

Per quanto riguarda l'esterno della vettura, non riuscì a vedere nulla. In poco tempo eravamo arrivata davanti casa sua e, per paura che mia madre mi vedesse, mi fece vedere un'entrata secondaria.

«Riesci a camminare o ti devo portare io?» domandò

«Penso di riuscirci, vai a posare la macchina tu, io ti aspetto dentro» dopo aver detto ciò, uscii dalla macchina ed entrai nella cucina, che era molto grande, in primo piano c'era una cucina molto grande ad L ed un'enorme penisola che poteva ospitare almeno 7/8 persone.

Snake mi raggiunse mentre io mi stavo ancora guardando intorno affascinata e con la sua solita simpatia mi disse: «Muoviti, ti porto nella stanza degli ospiti»

Non risposi, mi limitai a seguirlo. Mi diede un pigiama femminile che io guardai con sospetto, lui se ne accorse e ridendo chiarì: «Questo è di mia sorella, ti dovrebbe andare»

Prima che se ne potesse andare mi buttai sul letto senza cambiarmi e lui, capendo subito la situazione, sbuffò e mi disse: «Principessina non mi tentare, non posso aiutarti a mettere il pigiama se no tutto il mio autocontrollo se ne va a puttane»

Sorrisi per ciò che mi aveva detto e, poiché l'alcol e le sue parole mi avevano resa coraggiosa, mi alzai e mi tolsi il vestiti davanti ai suoi occhi meravigliati, ma che allo stesso tempo mi guardavano con lussuria.

Si avvicinò a me, mi fece alzare le braccia e, inaspettatamente, mi mise la maglietta del pigiama.

«Principessina sei ubriaca e so che è solo l'alcol che ti fa fare queste cose, non lo vorresti veramente se fossi sobria» spiegò prima di accarezzarmi una guancia, depositarmi un bacio su di essa e lasciarmi sola nella stanza con mille domande in testa.

Dormii per tutta la notte ma, ad un certo punto, sentii il materasso abbassarsi sotto il peso di qualcuno e due braccia forti che mi stringevano a se, ma ero troppo stanca per aprire gli occhi, perciò restammo così per tutta la notte.

Spazio autrice
Spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sempre sapere cosa ne pensate.
A presto con un nuovo aggiornamento🌸

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