Capitolo 10

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È passata poco più una settimana da..ecco sì, la morte di Somi. In ospedale non hanno ancora spostato nessuno nella stanza, quindi sono da sola, e ciò mi fa pensare a lei ancora di più. Intanto Momo è guarita e l'hanno mandata a casa mentre io mi riprendo a passo di lumaca.

Ho conosciuto Somi per poco eppure sentivo questo legale fortissimo con lei, tipo con Taeyong. Ecco è lui quello di cui ho bisogno ora, l'unico che riesce a calmarmi e a farmi pensare ad altro.

Mi stendo sul letto e fisso il soffitto, una lacrima mi scende giù dal viso, ma non piango. Proprio quando sto per chiudere gli occhi per dormire un po', sento qualcuno bussare.

"Entra pure" urlo. È Eunha.
"Ciao" le dico continuando a guardare il soffitto. Lei non dice niente e mi prende la mano e me l'accarezza. Non è una ragazza che parla molto, ma le sue piccole azioni trasmettono più di mille parole. Non so come faccia, ma a volte le cose si sentono e basta, giusto?
"Grazie" le dico sorridendo.
Lei ricambia il sorriso e si siede nel letto.

"Song Hee il tempo aiuta sai?" Parla piano. "Anche le persone care riescono ad aiutare molto...o a volte anche le cose più strane che meno ti aspetti" io la guardo confusa.
"Io non voglio dimenticarla" le dico sforzandomi di non piangere.
"Ovvio che non la dimenticherai. Ma la vita è troppo corta per rimpiangere il passato. E penso che tu lo sappia più di chiunque altro." È la prima volta che la sento parlare così tanto. Però ha ragione.

"Ti va se facciamo visita ai bambini?" Le chiedo.
"Certo"
Visitare i bambini mi aiuta tantissimo a mettere in pace l'anima, è come andare in un tempio Buddista. Poi portano sempre tantissima felicità, sono dei piccoli raggi di sole. Tutto questo prima di ricordare che alcuni di loro rischiano una sorte terribile. Ma voglio andare lì per dare gioia come loro fanno a me, in modo che vivano una vita piena di felicità.

Andiamo lì e giochiamo, cantiamo e balliamo a più non posso.
"Perché oggi sembri triste?" Mi chiede un bambino tirandomi la manica del camice.
Io non so cosa rispondergli e mi limito a sorridergli e ad accarezzargli la testa.

"Dov'è quella noona della scorsa volta?" Mi chiede lo stesso bambino. Io mi abbasso alla sua altezza e gli sorrido lievemente.
"Lei è andata in un posto migliore?" Gli dico.
"Dove?"
"Molto molto lontano"
"E non tornerà più?" Sospiro e scuoto la testa.

Taeyong non è ancora arrivato quindi gli scrivo. Lui sa che in questo periodo ho bisogno di lui quindi viene direttamente dopo la scuola, anche se lo faceva già prima ma io gli dicevo che potevo anche stare da sola, ma ora non riesco a stare senza lui.
KimmiSong
Hey, dove sei??
TY_track
2 minuti e sono da te <3
KimmiSong
Fai in fretta mi manchi

Dopo un po' arriva e vedo che ha il fiatone.
"Ti prego non dirmi che hai corso" gli dico avvicinandomi a lui.
"Ho corso, ma solo per portarti questo" mi fa vedere che ha portato del pollo fritto.

"Pollo!!" Urlo e quando sto per prendere la scatola lui la alza in modo che io non ci riesca.
"Dai!!" Mi lamento saltando per prendere la busta.  Dopo un po' noto che sono a pochi centimetri di distanza dal suo viso e mi fermo. Lui sorride, appoggia la scatola sul comodino, mi prende, mi fa sedere sul letto e inizia a baciarmi delicatamente. Metto le mani attorno al suo collo e lo avvicino ancora di più rendendo il bacio passionale. Taeyong mi accarezza la coscia per poi mettere la mano sotto il camice. Io mi stacco di colpo e sposto la gamba.

"Cosa fai?" Gli chiedo un po' sorpresa.
"Scusa, mi sono lasciato trasportare" io mi riavvicino e inizio a ribaciarlo. Lui mi scioglie la coda e inizia a spettinarmi i capelli, cosa che avevo fatto a lui nel bacio di prima. Ci stacchiamo dopo un po' e poso la mia fronte contro la sua.
"Ti amo Taeyong" gli sussurro.
"Anche io SongHee"

Dopo aver mangiato il pollo ci mettiamo a guardare un film sul letto, anche se è molto piccolo, ma tanto stiamo così appiccicati che sembriamo un sola persona.
"Song Hee?"
"Si?" Dico continuando a guardare il film.
"Hai presente prima quando ci siamo baciati?"
"Si è stato bellissimo"
"Si ecco...hai presente quando ho messo la mano dentro il camice?" A quelle parole mi concentro di più su cosa dice e distolgo lo sguardo dal portatile.
"Si" dico più seria.
"Ecco..volevo farti sapere che io sono pronto" mi alzo e lo guardo.
"Pronto per cosa?"
"Per quello" io mi alzo dal letto di scatto, mi giro e penso un attimo. Poi mi risiedo nel letto dandogli la schiena.
"Song Hee.." si siede vicino a me "se tu non sei pronta non è un problema, volevo solo che tu sapessi che io lo sono" mi dice accarezzandomi la spalla con delicatezza.
"No, non è quello" dico piano.
"Allora?" Chiede con tono dolce.
"Ecco..no vabbè niente"
"Hey è tutto apposto" dice avvicinandosi.
"Ecco....diciamo che.....INSOMMA SONO VERGINE" esclamo ad un tratto guardandolo dritto negli occhi. Rimane un po' sorpreso, forse per il modo in cui l'ho detto, e inizia a sorridere.
"Non vedo dove sia il problema"
"Tu non capisci" dico con un tono di voce abbastanza alto e guardandolo meglio
"Io non so come si fa, non l'ho mai fatto, io-" mi fermo d'un tratto e sospiro guardando in basso.
"Hey..io l'ho fatto solo una volta, e solo perché ero ubriaco. Noi ci amiamo quindi basta seguire il nostro istinto"
Penso un po' alle sue parole e mi calmo.
"Hai ragione" lo guardo raggiante "per me possiamo farlo anche adesso!"
"Song Hee.."
"Cosa?"
"Siamo in ospedale" sussurra
"Oddio è vero" dico delusa. Lui inizia a ridere e io lo colpisco dicendo di smetterla.

"Signorina Kim" mi ferma un'infermiera mentre stavo andando alla stanza di Eunha.
"Si?"
"Stavo proprio venendo a dirle che domani può tornare a casa"

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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 10, 2020 ⏰

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