Capitolo 8

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Il sole splende insieme ai fiori meravigliosi che stanno sbocciando in questa primavera, dolci ne sono i profumi, ma soprattutto non riesco a smettere di odorare questo magnifico Iris bianco che Steve mi ha regalato questa mattina, sono seduta al mio posto, è passato un mese dal giorno di San Valentino, Marika ed io ancora non ci parliamo, un po' mi manca ma il mio orgoglio è troppo forte per riuscirla a perdonare e poi dovrebbe essere lei a fare il primo passo, o forse no... anche se ha torto magari si sente talmente in colpa da non avere coraggio di venirmi a parlare, non so il perché, ma Steve ultimamente mi sta spingendo a riconciliarmi con lei, le mancherò anche io? A me manca molto la mia migliore amica.

MARIKA
Ogni tanto cerco di incrociare lo sguardo con quello di Mindy, ma lei fa finta che io non esista, ci sto male, infondo è la mia migliore amica e dovrei scusarmi di nuovo mostrandomi davvero pentita, ma non so come farlo, la vedo andare via dopo le lezioni insieme a Greta e Sakura, io invece non ho il mio corso di pittura nel pomeriggio, ma non mi va neanche di tornare a casa, passeggio lungo il viale alberato, i ciliegi sono in fiore, il loro colore rosa e il profumo mi mettono il buon umore, arrivo alla gelateria dove eravamo solite andare io e la mia amica, crema e pistacchio, è così buono qui, mi gusto il primo cucchiaino, certo... con Mindy tutto aveva un altro sapore.
- Ciao... Marika... giusto? - sobbalzo spaventata da un ragazzo che si è catapultato al mio tavolo - Scusami ci conosciamo? - indossa la divisa della mia stessa scuola, colore blu scuro per i ragazzi - Perdonami, non ci conosciamo, o meglio... tu non mi conosci mentre io so chi
sei - vuole provarci o non so... ma cosa vuole questo tipo?
Però è carino... capelli corti castani, occhi color cioccolato, un nasino perfetto alla francese e un sorriso che mi è arrivato al cuore - Piacere, io sono Nick - gli stringo la mano e faccio cenno di sedersi - Posso davvero?! - esclama lui euforico - Vedo hai la divisa della mia stessa scuola, ma io non ti ho mai visto... tu come fai a conoscermi? - lo guardo curiosa, sono una pazza ad averlo fatto accomodare qui con me
- Frequento anche io l'ultimo anno, durante la settimana il laboratorio di fumetto, lo stesso giorno che tu hai lezione di pittura, quindi ti ho vista lì, la mia classe è al terzo piano per vederti devo scendere al primo durante la ricreazione, ma sei sempre sulle tue, non ti guardi intorno e così... - non è che questo ragazzo si sta dichiarando è?! Mi sto sentendo male - E così mi sono deciso nel venirti a parlare, tra poco ci saranno gli esami e non volevo avere questo rimpianto... - non so che dirgli, aiuto, le mani iniziano a sudare - Mi fa piacere ma non so davvero cosa dirti... - trema la mia voce, che faccio scappo?!
- Facciamo così, ti aspetto domani dopo le lezioni all'ingresso della scuola - si alza sorridendo e se ne va, non mi ha dato neanche il tempo per rispondere, sono d'accordo sul fatto che le cose prima o poi arrivano, ma così, all'improvviso... è davvero esagerato, mi alzo senza finire neanche il gelato, ho una sensazione che non sentivo da tempo nello stomaco, le guance sono calde e non riesco a smettere di sorridere.
La prima persona a cui vorrei subito raccontare  l'accaduto è Mindy, devo riconquistare la mia amica.

MINDY
- Com'è andata a scuola? - sorrido a Steve mentre ci avviamo verso il parco prima di dover tornare a casa - Molto bene, tra poco ci saranno gli esami, quindi... - faccio spallucce
- Quindi devi studiare! - mi fa l'occhiolino lui
- E tu... come va? - mi racconta poco del suo tempo libero in realtà - Io mi sono lasciato sedurre da una donna meravigliosa, unica, mi dispiace, dovevo dirtelo prima, è successo ieri sera, al locale ... - scherza o fa sul serio?! - Si è avvicinata ed è bastato uno sguardo per farmi invaghire di lei -
- Steve ma che stai dicendo?! - mi fermo in mezzo alla strada alzando la voce - Sto scherzando Mindy ci sei caduta! - attacca a ridere divertito - Cretino! - gli lancio contro la cartella, ora mi guarda serio e scoppio a ridere, il suo viso contrariato al mio gesto è troppo buffo - inizia a correre che se ti prendo vedrai cosa ti faccio! - mi guarda malizioso ed io scappo sul serio - vediamo se riesci a raggiungermi! - lo sfido, un po' di pepe non guasta mai, corro affinché non mi raggiunga
- ecco che ti prendo! - mi solleva in aria afferrandomi da dietro - Mi hai raggiunto! - mi scende a terra, qualche secondo per guardarci negli occhi e inevitabilmente ci baciamo.
- Qual'è la mia punizione? -
- Non stuzzicarmi Mindy! - mi guarda con aria di sfida - Steve, correndo abbiamo superato il parco, il cielo si è anche annuvolato... - guarda in alto, lui come me non si è accorto - Credo sia meglio tornare ind... - non fa in tempo a finire la frase che inizia a piovere a catinelle, mi prende per mano, inizia a correre e lo seguo
- Casa mia è più vicina della tua, andiamo lì così aspettiamo che spiova o comunque ti presterò un ombrello! - corriamo e ridiamo bagnati da questa pioggia fresca.

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