Angeli Della Terra

Prologo

La sveglia... ma da quanto tempo è che sta suonando!! - Mindy svegliati o farai tardi!! - emetto un mugolio nel sentire mia madre gridare dal piano di sotto e mi rigiro dall'altra parte, si sta così bene sotto le coperte... un momento... ma che ore sono?! Mi agito tra le lenzuola in cerca della sveglia sul comodino posto a fianco al letto, sbarro gli occhi - È tardissimo!! Mamma perché non mi hai svegliata prima!! - la sveglia non ha suonato all'ora che avevo impostato e lei non mi ha chiamato però, sciacquo al volo il viso, indosso la mia bella divisa scolastica, gonna alla marinara verde, blusa bianca con foulard rosso, infilo la calza autoreggente bianca, sistemo il cerchietto rosso tra i miei capelli lisci e neri, pettino la frangetta... un ultimo sguardo allo specchio, sono quasi perfetta direi. Scendo le scale di corsa, addento una fetta di pancarrè tostato - Ciao mamma ci vediamo stasera!! - grido tra i denti mentre do un morso a questo e infilo le scarpe nere all'ingresso, oggi è il primo giorno di scuola, frequento l'ultimo anno del liceo Artistico di Osaka, voglio accaparrarmi il posto migliore e preferibilmente vicino alla mia migliore amica Marika. Percorro il viale alberato che mi porta alla scuola, da casa mia dista pochi minuti a piedi, bene, il semaforo è verde, attraverso.
Un clacson e una frenata assordante.
Chiudo gli occhi strizzandoli... Un flash, come un lampo qualcuno mi prende al volo tra le braccia, il cuore mi batte sia per la paura che per il buon profumo che mi avvolge, sfessuro gli occhi...felpa grigia, jeans neri, converse rosse, alzo il viso... dei fili d'oro e due occhi dello stesso colore del cielo... un ragazzo mi ha appena salvato la vita!
Mi ritrovo a terra, frastornata metto una mano alla testa apro finalmente gli occhi
- Ma dov'è?! - mi guardo intorno ma del ragazzo nessuna traccia - È svanito nel nulla... avrei voluto almeno ringraziarlo... - faccio spallucce, mi alzo in piedi cercando la mia cartella... eccola... era finita poco più avanti, tiro un sospiro di sollievo, sistemo gonna e cerchietto e proseguo, praticamente dopo questo volo sono già arrivata a scuola e la macchina che stava per investirmi?! - Roba da matti neanche si è fermata!! - grido in mezzo alla strada agitando la cartella, mi ricompongo, dei passanti mi guardano come fossi un'invasata.
- Buongiorno a tutti ragazzi!! - saluto i miei compagni di classe mentre vado diretta dalla mia amica, capelli mossi castano chiaro, occhi marroni nasino alla francese e un fisico da modella - Per fortuna Marika, sei riuscita a prendere i banchi dell'anno scorso, non puoi capire cosa mi è successo! - poso la cartella ancora con l'affanno e il cuore alla gola - Ok, ora calmati Mindy...respira! - fa una risatina mentre ci sediamo - Dai racconta che tra poco arriverà la prof! - mi guarda curiosa - Stava per investirmi una macchina ma un ragazzo sbucato dal nulla mi ha salvata! -
- Buongiorno a tutti io sono la vostra insegnante di Matematica- ecco, appunto... come non detto, facciamo il saluto alla prof e ci sediamo composte - Dai Mindy racconta! - bisbiglia Marika - okay... un ragazzo mi ha preso al volo anche se poi quando mi sono ritrovata a terra era scomparso, l'ho visto di sfuggita ma era bellissimo, un angelo, biondo occhi azzurri... - rimango in sospeso... era proprio bello - Oh si!! I tuoi occhi parlano da soli brillano come due smeraldi - mi sorride lei... la frecciatina era più per i miei occhi verdi che invidia da sempre più che per l'espressione svampita che posso avere in questo momento...
- Fate silenzio laggiù! - ci riprende la prof, quindi ci mettiamo ad ascoltare, o quasi... guardo fuori la finestra, mi sento strana, non riesco a non pensare alla sensazione che ho provato tra le braccia di quel ragazzo... così forti che mi hanno trasmesso sicurezza e un calore mai ricevuto fino ad ora... per un istante... mi è sembrato di volare.

- La campana ci ha salvate, non ce la facevo più! - sorrido a Marika - Che fai oggi pomeriggio? - chiede lei - Purtroppo ho lezione di canto... ma se vuoi domani sono libera dopo scuola - le sorrido anche se spero non si arrabbi...in realtà ho poco tempo libero durante la settimana, frequento il corso di canto, danza e recitazione, lei invece fa pittura ma ha un solo rientro a settimana - Allora a domani, ciao Mindy! - mi saluta serena, ricambio alzando la mano e con un sorriso.
- Ciao Mindy, andiamo? - ecco la mia compagna di corso, Sakura - certo, andiamo o arriveremo in ritardo - scoppiamo a ridere, salutiamo Marcus, il suo ragazzo, frequentiamo tutti la stessa classe, è da poco che sono fidanzati ma formano una bella coppia, Sakura è una ragazza molto dolce, ha i capelli biondi e gli occhi azzurri, mentre lui si può dire sia il ragazzo più popolare della scuola, il classico belloccio moro con gli occhi chiari, fisico perfetto e atletico, fa parte della squadra di Basket.
Ecco che arriva anche Greta, non tanto alta, ha dei boccoli naturali bellissimi, il colore è di un rosso ramato e gli occhi sono verdi, poco più chiari dei miei e le lentiggini le danno un tocco in più - Ciao ragazze ben trovate!! Come sono andate le vacanze? - sorride mentre ci viene incontro, siamo arrivate nell'aula di musica, Greta frequenta solo il corso di canto, mentre Sakura frequenta i miei stessi corsi.
Loro le ho conosciute a liceo, mentre con Marika ci conosciamo sin dalle elementari.

Vero che il canto è liberatorio ma oggi come primo giorno di rientro a scuola dopo le vacanze estive sono davvero esausta.
- Mamma sono tornata! - grido mentre salgo le scale del piano di sopra, voglio levarmi la divisa e mettermi comoda... ecco il mio soffice pigiama rosa a pois bianchi.
- Che profumino... che hai preparato di buono?- le chiedo avvicinandomi ai fornelli - siediti che è pronto - mi sorride, mentre chiacchieriamo della giornata trascorsa la mia mente in realtà si trova ancora a questa mattina, non riesco a togliermelo dalla testa.
Salgo in camera mia, non ho proprio sonno questa sera... mi affaccio alla finestra, il cielo è sereno ed è pieno di stelle... il cuore mi batte forte al solo pensiero di lui.