CAPITOLO 22

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Steve e Tony il giorno prima della gita di Elena decisero di andare ad aiutare la ragazza a preparare la sua valigia, per poter passare più tempo con lei.
Arrivati alla porta, però, sentirono due voci.
"Dai, non dirmi che non state insieme! È due giorni che non ti perde di vista e minaccia con lo sguardo qualunque ragazzo si avvicini a te!" "MJ, ma che dici? Io e Peter siamo solo amici, non stiamo insieme!" "No? Tua scelta o sua?" "Non c'era nessuna scelta da prendere, MJ... certo che vedi complotti ovunque." "Si vede che sei di altri tempi... non hai capito molto bene come funziona qui... vabbè, allora dovrò tenerti d'occhio per via del pericolo ameba." "Pericolo ameba? Ma di che parli?" "Qualcuno mi dia la forza... di Flash! Non ti sei resa conto che ti viene dietro?" "E tu da cosa l'avresti capito, grande guru?" "Ti ha definita bella sventola. E ha detto che avrebbe voluto conoscerti più profondamente. Peter ha detto che lo avrebbe preso a pugni, se avesse ridetto una roba del genere." "Perchè? Okay, il bella sventola avrebbe anche potuto evitarselo, ma perchè è un problema? È solo molto poco elegante..." "Cavolo! Si vede davvero che sei del 1945. Senti, dammi retta e stagli alla larga e basta. Non vorrei traumatizzare quelle orecchie da settantenne..." Elena scosse la testa, sospirando.
Da dietro la porta, Steve si avvicinò a Tony, sussurrando. "Cosa intende?" Tony, sorridendo, rispose. "Non vorrei traumatizzare quelle orecchie da settantenne..." Steve gli diede una gomitata, per poi ascoltare la sorella parlare al telefono.
"Domanda per te: nero o bianco?" "Il nero vince sempre. Porta solo vestiti neri, e facciamo le due depresse." Elena, sorridendo, annuì. "Perfetto. Seconda domanda: hai davvero intenzione di farmi un regalo all'aeroporto? Dovrei dartene anche io uno, poi." "E per quale assurdo motivo?" "Buone maniere, forse?" "Pensiero da vecchio. No, non farmi niente, a meno che non sia un repellente per ragazzi." "Vedrò cosa trovo." MJ scoppiò a ridere.
"Hai delle tute, donna del passato?"
Tony soffocò una risata per il soprannome di questa MJ.
"Ovvio. Che domande." "Portale!" "Okay. Per la gioia di Wanda..." "Wanda? Scarlet witch?" "Già. Proprio lei." "Idea. Porta anche lei, magari posso usarla come repellente per ragazzi." "Posso portare mio fratello, come repellente..." Propose Elena, causando le risatine di Tony e Steve. "Il capitano? Capitan America?" Elena annuì. "Proprio lui." Si sentì una leggera pausa. "Domanda puramente accademica. Era così figo anche prima del siero?"
Steve dovette fermare Tony dallo spalancare la porta e cercare di uccidere attraverso la porta la ragazza. "Ha 16 anni, Tony. Smettila." "Va bene. Ma se fa un altro apprezzamento..."
Elena, nel frattempo, si era seduta sul letto, dicendo. "Era un po' più basso, ma il viso è rimasto uguale, se è quello che intendevi." "Forte! Devo andare, vecchietta! Attenta alle scale, non vorrei ti facesse male la schiena!" "Grazie, MJ. Apprezzo il tuo interesse. Per ringraziarti, ti permetterò di portarmi la valigia in aeroporto. Potrai accudire una vecchietta tutto il tempo." "Come sono fortunata! Bye!" "Ciao."
Elena chiuse la chiamata.
Sospirando, ricominciò a preparare la valigia.

Il giorno dopo, Tony, Steve ed Elena erano vicino al Check-In.
"A quanto pare, non ci vedremo per due settimana..." mormorò Elena, sorridendo ai due.
"Già. Stai attenta, d'accordo? Non fare azioni stupide e non metterti nei guai, va bene?" Elena annuì alle parole di Steve.
Poi, rivolgendosi a Tony. "Per favore, evita che si deprima troppo, va bene? Distrailo!" Tony ridacchiò annuendo. "Vedrò cosa posso fare per questo. Tra quanto parte?" "Un'ora. Il professore ha dato un orario sbagliato. Aspetto Peter o MJ e poi entro. Non ho mai preso un aereo..." Steve annuì. "Il primo aereo che ho preso io è stato con Paggy e Howard. Avevo il terrore di precipitare..." Elena rise. "Howard sa pilotare un aereo, Steve!" "Vero. Era anche molto elegante mentre lo faceva." Elena annuì, sorridendo. "Sì. Quando scendeva poi aveva i capelli tutti scompigliati. Era molto affascinante!" Steve annuì distrattamente. "Anche Paggy lo pensava..." "E tu..." "Non è vero! A me piaceva molto di più quando era nel laboratorio. Non quando volava!" Elena sorrise. "Vedi Tony? Steve ha un debole per le persone intelligenti. E per gli Stark!"
In quel momento, arrivò una ragazza di colore, alta quanto Elena e vestita completamente di nero.
"Ehy, donna del passato!" "MJ, ciao! Questo è mio fratello Steve e lui è Tony Stark. Ragazzi, questa è MJ, viene a scuola con me." MJ annuì. "Anche se teoricamente, Elena potrebbe essere mia madre. O mia nonna." Elena fece una smorfia. "Appunto. Dovresti portare rispetto ai più grandi. E alzerei anche la voce, non ti sento molto bene, tesoro." MJ ridacchiò. "Divertente, Elena. Comunque, ecco il tuo regalo."
Le tese un pacchetto, che la ragazza aprì, esitante.
Il contenuto si rivelò essere una felpa con su scritto "NO BOYFRIEND NO PROBLEM"
Elena scoppiò a ridere, ringraziando MJ. La ragazza alzò le spalle. "Sai, c'è Liz che continua a dire che si fidanzerà e anche le altre della classe. Sono praticamente l'unica che vuole rimanere single. Fammi compagnia!" Elena annuì, ridendo. "Come vuoi, MJ. Tanto, non è che abbia chissà quale alternativa." MJ la guardò scuotendo il capo. "Sei un caso perso. Altro che donna del passato, anche nel 45 si fidanzavano le persone. No no. Qui il problema sei proprio tu." Elena corrugò la fronte. "Eh?" MJ scosse la testa. "Lasciamo perdere, va. Toh, è arrivato Flash. Vado a minacciarlo per conto tuo, non temere." "Grazie...?" "Non serve, tranquilla. Più che altro, fermo Peter dal prenderlo a pugni per aver fatto apprezzamenti su di te. Per quanto sarebbe divertente vedere Flash prenderle, non vorrei privarti della presenza del tuo cavaliere." "Peter non è il mio cavaliere. È un amico. Anche se penso che tu non conosca la parola." "Non credo nell'amicizia tra maschio e femmina. Vi metterete insieme. Vi do un anno."
Elena annuì, lentamente. "Okaaay. Dai vai a minacciare Flash. Lo so che ti diverte profondamente l'aspettativa." "Già, colpevole... a dopo, Elena. Signor Rogers, signor Stark. È stato un vero piacere conoscervi."
MJ se ne andò.
Elena abbracciò i due ragazzi. "Scriverò ogni poco. E Steve, non preoccuparti. MJ si preoccuperà di minare ogni relazione con gli esponenti dell'altro sesso. Non avrò problemi." Steve ridacchiò. "Meno male. Divertiti, Elena!" "Grazie, fratellone. Salutami Bucky, il vecchietto non è voluto venire a salutarmi... me la lego al dito, faglielo presente." Steve annuì. "Glielo ricorderò." "Bene. Se adottate un bambino mentre non ci sono, fatemelo sapere, per favore." Tony e Steve arrossirono, mentre Elena correva verso i tornelli per prendere l'aereo.

Quella sera, Steve, Bucky e Tony stavano guardando un film alla tv, sebbene nessuno dei tre prestasse particolare attenzione alla riproduzione.
In quel momento, il telefono di tutti e tre squillò. Prendendolo, videro tutti un'enorme quantità di foto e video con Elena, Peter, MJ e un altro ragazzo.
Facendone partire uno, sentirono Elena dire.
"Niente, è partito un video" MJ prese il telefono dalle mani della ragazza, dicendo. "Lo mettiamo su YouTube e su Facebook. Il mondo deve sapere che Elena Rogers è un incompetente che non sa far nemmeno una foto!" Si sentirono le risate di Peter e dell'altro ragazzo. MJ si rivolse a quest'ultimo. "Dai Ned, fa tu la foto. Visto che Elena è un incapace." "Non sono un incapace!" Peter mise un braccio intorno alle spalle di Elena. "Elena non è un incapace. Ha fatto delle foto bellissime, oggi." MJ sospirò. "E cosa vuoi farci con un video?" Elena sorrise. "Dai, lo mando a mio fratello!" "Un video saluto?" Domandò Ned, con il telefono ancora in mano. Elena annuì entusiasta. "Sì! Allora: ehy Steve! Sono ancora viva, sebbene MJ abbia la tentazione di uccidermi ogni trenta secondi. Peter e Ned, il ragazzo con il telefono, sono diventati le mie balie. E MJ tiene Flash lontano, quindi non temere. Dai, dite ciao." MJ fece un cenno verso la telecamera, scuotendo la testa. Ned sorrise e disse. "Salve, signor Rogers!" Peter salutò con la mano e disse. "Tranquillo, Capitano! La riportiamo viva. E con tutti i pezzi al giusto posto!" Elena annuì. "Stoppa quel video, Ned. Sennò Elena parte discorso seconda guerra mondiale." Mentre Elena parlava a MJ, lamentandosi delle sue insinuazioni, Ned stoppò il video.

I tre uomini si scambiarono uno sguardo, ridendo. "Ce ne sono altri."
Commentò Tony.
Bucky disse. "Ha anche scritto qualcosa."
Andarono in fondo alla chat per vedere il messaggio della ragazza.

Da Elena a gruppo redivivi+Tony
Ehilà! Ho fatto un solo gruppo perchè non avevo voglia di mandare tre volte tutto!
Washington è meravigliosa! Anche se il nostro professore non sa molto, io, Peter, MJ e Ned abbiamo comunque scoperto un sacco di cose!
Tutti i video mandati erano i miei tentativi falliti di fare una foto, ma almeno sono divertenti!
In uno si vede Peter cadere in una fontana, quindi quello meritava di essere mandato! Altro che il mio, dovrebbe mettere quello su YouTube!
Comunque, sono viva e ho loro tre che si preoccupano per me e di me. MJ sta letteralmente impedendo a Flash di avvicinarsi a me, anche se continua a dirmi che Peter ha una cotta per me, assurdo, a lui piace Liz. È una nostra compagna di classe. Niente a che vedere con MJ, mi ricorda tanto le cheerleader della nostra scuola, anche se non so che fine abbiano fatto...
Bucky sono ancora offesa con te. Vedi di farmi un regalo enorme per quando torno, altrimenti ti rendo la vita un inferno in terra;
Steve non preoccuparti, sto benissimo e, come già detto, ho le mie balie sempre con me. Anche adesso.
Tony, ti prego, prenditi cura dei due vecchietti. La sera brodino caldo, per le gengive... sai, non hanno più la forza di una volta.
Vado, a domani sera.
Mi mancate un sacco! Non vedo l'ora di tornare a casa, anche se Washington è davvero forte!

I tre sorrisero. Tony poi disse. "Cerchiamo quel video dove Peter cade nella fontana." Facendo ridere i due ragazzi.

Nel frattempo, a Washington, Elena era appena entrata nella camera di Peter e di Ned.
"Ehy, ragazzi. Tutto bene?" Ned annuì. "Peter mi ha detto che anche tu sei una supereroina. Mitico!" Elena sorrise, guardando Peter. "Ha scoperto di me qualche mese fa. Tranquilla, pensa che sia tutto molto forte." Elena annuì. "Okay. Quindi posso parlare davanti a lui?" Ned annuì. "Sono il vostro uomo sulla poltrona." "Uomo sulla poltrona?" Ned annuì per la seconda volta. "Sono l'amico invisibile del tizio figo che salva il mondo. Ma sono anche la persona più utile nei film di azione, perché senza di me, non possono fare niente." Elena annuì. "Forte. Mi piace l'idea di avere un uomo sulla poltrone. Per me va bene! Ho ricevuto una mail da Fury, Peter."
Peter spalancò la bocca. "A che proposito?" Elena disse. "L'incarico che avremmo al ritorno... potrebbe Avvenire qui. Fury ha parlato di un certo Avvoltoio. Vendette e cose così... Progetta un attacco qui." Ned disse. "Noi domani siamo alla sede del governo." Peter annuì. "Potrebbe essere un problema, quello. Io direi di tenere gli occhi aperti e basta. Non vorremmo metterci inutilmente nei guai."
Elena annuì. "Però portiamoci ovunque la tuta e le armi meno pericolose. Ho delle pistole di plastica e i proiettili realizzati da Jarvis senza metalli. Me li porto dietro domani... non vorrei che succedesse qualcosa di pericoloso, domani..."
Peter le sorrise. "Non accadrà niente, tranquilla." Elena sorrise di rimando. "Speriamo."

Angolo autrice
Le ultime parole famose, vero?
Alla prossima!
By rowhiteblack

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