Rimasi sola,cosí finalmente entrai in camera e mi buttai sul letto.Non avevo nemmeno la forza di togliermi i vestiti.
Mi infilai sotto le coperte e chiusi gli occhi aspettando che il sonno arrivasse e mi portasse via con se. In questi ultimi tempi il sonno era l'unica cosa che mi faceva staccare la spina. Ma non successe.Rimasi stesa a fissare il soffitto per ore e ore ,ripensando alla conversazione con Carter.Non potei dimenticarmi i suoi occhi,di quel verde cosí intenso,sembravano due grandi smeraldi.Continuavo a pensare al post-it con sopra il suo numero.Mi rigirai nel letto cercando in ogni modo di scacciare via quei pensieri.Ma non ci riuscivo,non ce la feci,allora presi il cellulare dal comodino e feci il numero.
<Pronto?> mi rispose una voce leggermente preoccupata.
<Katrine?> dissi io.
<Oddio Rosie ,perche mi chiani alle due di notte ?>mi chiede con voce assonnata.
<Ho provato a suicidarmi.> le dissi senza tanti giri di parole.
<Oh Signore,tu cosaa??>
<Calmati Kate come vedi sono ancora qui.>cercai di rassicurarla.Non era la prima volta che ho provato a farlo ma Katrine non ne sapeva niente ,non so perché questa volta mi sembrava giusto che lo sapesse.
<Dovrei calmarmi Rosie ? Come ti sentiresti se la tua migliore amica ti chiamasse alle due di notte e ti dicesse che ha provato a suicidarsi??>
Non risposi.Non avevo pensato a come avrebbe reagito .
<Perche ? Perché lo volevi fare?>mi chiese ,quasi supplichevole.
<Lo sai perché.>risposi
<Non é un buon MOTIVO>
Stava urlando, brutto segno con Kate.<Lo so,un ragazzo mi ha fatto tornare in me e ho deciso di non farlo.>
Le risposi così in fretta che non le diedi il tempo di dire altro, non avevo voglia di sentirla urlare.<Un ragazzo ? Molto cavalleresco da parte sua.Quindi ti ha vista ed é venuto a salvarti?>
<Non esattamente,bé voleva farlo anche lui.> dissi un po sul vago.
<oh Dio !Ed ora dov 'é?>chiese allarmata.
<Non ne ho idea.>risposi ed era la verità, non avevo pensato a cosa lui avrebbe fatto dopo avermi accompagnata a casa . E se si fosse suicidato? Era colpa mia? Forse avrei potuto fermarlo come lui ha fatto con me...tutti questi dubbi presero forma nella mia testa ma poi mi ricorda del post-it . Lui voleva che io lo chiamassi e non si può chiamare un morto , mi dissi stupidamente.
<Ok ne parliamo domani mattina,sono veramente stanca.> mi disse Kate.
<Okay.>
<Rosie ?>
<Si ?>
<Promettimi che non lo farai mai piú ,ti prego.>
<Okay.> per ora era la verità.
<Non posso sopportare di perderti.>
Kate chiuse la telefonata e io ritornai nel mio letto.
Decisi che domani mattina per prima cosa avrei chiamato Carter perché Katrnine mi ha fatto venire il dubbio nonostante la piccola rassicurazione del post-it . E poi volevo sapere come stava ;glielo dovevo,insomma forse era grazie a lui se ero sempre qui. Non sapevo perché avevo chiamato Kate , forse per sentire la sua voce , forse per dirgli quello che volevo fare o forse perché volevo dirgli di lui.
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la fatalità del destino
RomancePer una fatalità del destino due ragazzi si incontrano su un ponte con l'intenzione di farla finita ,ma per qualche ragione decidono di frequentarsi,come amici ,ma quando ,per una successione di cose ,i due si frequentano questa relazione potrebbe c...