Capitolo 7

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Carter si spostò bruscamente e si avviò verso la moto, io restai ferma, non sapevo se andare con lui o no.

Dopo qualche passo si fermò , notando la mia assenza.

< Vieni?>chiese.

< Arrivo > dissi prendendo una decisione.

< Ti porto al mio appartamento >disse.

< Non è necessario, basta che. ..>provai a ribattere.

< No , il mio appartamento è più vicino è con questo tempo è meglio sbrigarsi>disse serio.

Annuii seria e guardai il cielo. Da una piccola pioggiarella si era trasformata in una tempesta e avevo il presentimento che sarebbe peggiorata.

Il viaggio fu veloce, il suo appartamento era davvero vicino. Ero bagnata fino al midollo e sentivo il freddo che arrivava fino alle ossa,avevo veramente bisogno di una doccia calda. Carter scese dalla moto e mi precedette.Entrò e io lo seguii tremante entrando in una casa che sicuramente era abitata da un uomo nonostante ci fossero pochi arredi.

< Fai come se fosse casa tua>mi disse.

Annuii in silenzio, e continuai a guardarmi intorno.

Alla mia destra c'era un enorme libreria, con centinaia di libri di ogni genere. Mi ritrovai a sfiorare con le dita ognuno dei libri che possedeva.

< Ti piacciono i libri eh?> mi chiese mentre si avvicina. Non mi ero accorta che mi fissava ero troppo impegnata a leggere i titoli.

< Molto > rispsi ,ma era quasi un sussurro. Mi stupii infatti, che lui lo avesse sentito.

< Mio padre è un medico, infatti molti di questi libri sono di medicina, però buona parte li ho aggiunti io> mi disse.

< Anche mio padre amava leggere>dissi senza pensare.

< Hai freddo?Stai tremando>disse osservandomi. Era vero tremavo come una foglia.

< Non importa, fra poco torno a casa e mi farò una doccia>dissi.

< Non credo che sarà così presto> dice indicandomi la finestra, fuori dalla quale il temporale si era a sua volta trasformato in una grandinata.

< Oh no>dissi seria.

< Già , senti se vuoi fare una doccia.. puoi farla qui , non c'è problema così ti riscaldi un po > mi disse gentilmente.

< Io..no,cioè grazie ma non importa , mi basta solo una coperta> nonostante abbia un grande bisogno di una doccia, non posso..no no non posso.

< Non puoi stare con quei vestiti bagnati però ....permettimi di darti qualcosa di asciutto>

< Non è necessario che. ..>

< Non accetto un no> disse interrompendomi.

< Okay > accettai con un sospiro.

< Bene torno subito >disse e spari dietro una porta.

Non sapevo cosa fare, così girai per il salotto che conteneva solo la libreria, un divano grigio e una televisione abbastanza grande .

Visto che non potevo mettermi a sedere sul divano, o ci avrei lasciato una bella impronta, tornai alla libreria.

Mentre aspettavo il ritorno di Carter mi misi a leggere i titoli dei libri mi sorprese vedere tutti libri che conoscevo e che avevo anche io, da il ritratto di Dorian Gray a il vecchio e il mare di Hemingway, oppure Jane Austen, orgoglio e pregiudizio, ragione e sentimento.....

la fatalità del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora