Capitolo 23: You know nothing
Il mio creatore non ha un corpo fisico ma allo stesso tempo ha un corpo fisico.
Il mio creatore è l'albero dei peccati e delle virtù. Io sono nata da uno dei frutti creati alla connessioni delle sue radici. Come albero non ha molto da fare, deve ricevere solo i rami dai morti e crescere grazie alla crescita che i demoni e gli angeli fanno durante la loro vita con i loro rami. Non ha molto da fare oltre quello quindi non mi stupii quando io divenni il suo passatempo. C'era qualcosa di intrigante nell'avermi come animaletto da compagnia credo. Sinceramente mi piaceva avere le sue attenzioni e più vicina ero a lui più mi sentivo completa.
A differenza di chi mi ha seguito, di chi ha iniziato a lavorare per lui e di chi lavorerà in futuro per lui, io sono nata dalle sue radici. Se vogliamo proprio metterla per iscritto, io sono come il mio creatore, non una copia ma un'originale.
Sotto la sua guida ho preso forma simile a quelli di angeli e demoni e ho coltivato le mie abilità per essere lo scudo che avrebbe protetto l'albero. Se vogliamo fare un paragone...potrei essere considerata una Ninfa dei boschi o una driade penso, infondo per me uccidere non è che un modo per nutrire il mio albero...
Quando ero ancora uno spirito mi occupavo spesso di curare i suoi compiti, assicurarmi che i rami stiano bene, che abbiano abbastanza persone che li curano, uccidere chi è nocivo ai rami e cose del genere.
Quando ho preso corpo fisico il mio compito non è cambiato ma ora devo concentrarmi sul trovare i nemici dell'albero.
Chi sono questi nemici? Sono esseri che hanno avuto modo di servire l'albero e che credono che sottometterlo sia una cosa possibile.
Idioti se pensano che io li lasci scappare dopo aver insultato il mio creatore e ancora di più se pensano che prendere il posto dell'albero sia una buona idea.
Sarò diretta, se l'albero muore il mondo verrà distrutto. Non è chiamato albero della vita o albero del mondo per nulla infondo.
In secoli ho avuto centinaia di ratti da estirpare, 42 è solo il più grosso che ho incontrato.
A dirla tutta l'avevo detto all'albero che dare potere a un demone instabile era una scommessa che avrebbe perso ma lui non mi ha dato retta. Al solito.
E ora eccomi forzata in forma fisica che devo dare la caccia a un traditore che ha avuto l'audacia di prendere testa di un'armata perché crede che prendere le corone di Lucifer e Michael lo aiuterà ad uccidermi e conquistare l'albero.
Stupido è dire poco.
Anche se riuscissero a distruggermi l'albero non cadrebbe.
L'esercito non muore solo per un soldato infondo.
Certo ho una posizione più alta rispetto alla media ma non cambia.
Sono solo un subordinato dell'albero.
I miei doveri sono quelli di un servo per il proprio padrone.
Sono fortunata ad avere un padrone che sia così permissivo a dirla tutta.
Posso essere considerata infondo una sua proprietà ma sono libera di stare con chi voglio.
Il fatto che non mi faccia storie se vado con demoni o angeli è fantastico anche.
Il fatto che io sia connessa direttamente a lui inoltre rende ogni mia azione un diretto nutriente per i suoi rami, quindi più uomini ho nel mio letto più il ramo di Lust cresce nel mio creatore.
Essere direttamente connessi indica anche che posso sentire i suoi sentimenti...in questo momento posso sentire la sua ansia ad esempio. So che è preoccupato per me e so che ci tiene a me.
Gli altri non sanno nulla. Non possono capire quanto magnifico sia il mio creatore e se per farlo capire dovrò uccidere l'intero mondo, così sia.
Non ho mai avuto sentimenti per altri se non il mio creatore...
Forse questa è una leggera bugia ora...vero?
Note dell'Autrice:
E siamo tornati. Scusate errori o orrori.
Un minuto di pausa dove posso pubblicare! Oggi giornata piena ^^"
Che succederà?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo...
Alla prossima...
Angy
STAI LEGGENDO
The New King
AvventuraIn un'accademia creata per far convivere pacificamente demoni e angeli i figli di Lucifer e Michael si odiano a morte. Damon e Ciel non si possono sopportare ma quando la sorella minore di Damon entra nell'Accademia le cose dovranno presto cambiare...