Capitolo 3

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È lui.

Intendo LUI, LUI. Il ragazzo di ieri. E ora che faccio?!

Bella figura di merda Ros, complimenti!

Indossa un cappellino nero dei New York Yankees che gli copre gli occhi, infatti riesco a vedere solo qualche ciuffo ribelle che gli ricade sul volto, ma non oso "squadrarlo" come la scorsa volta. Sono troppo imbarazzata per farlo e mi guardo i piedi.

Oh... anche lui come me ha un paio di Converse nere. Certo che questo colore gli piace molto.

-e-ehm...

Cerco di dire qualcosa, ma nulla. Non riesco ad aprire bocca per l'imbarazzo.

-ahah, non ti vergognare ti prego. Metterti in imbarazzo era l'ultimo dei miei intenti.

Silenzio tombale.

-allora ti piace disegnare? Sei parecchio brava, complimenti!

Schiudo la bocca e alzo lo sguardo sul suo, come a voler dire qualcosa, ma mi fermo immediatamente quando noto il color azzurro accecante dei suoi occhi. Pura magia. Non c'è che dire. Sembrava avere delle iridi fatte di puro ghiaccio.

Non riesco ad emettere nessun suono, dalla mia bocca non esce niente.

Lui avvicina dolcemente la sua mano e mi "chiude" la bocca spingendomi mento verso l'alto con l'indice.

-chiudila, entreranno le mosche.

Poi mi sorride.

Mi torna in mente la frase di Barb, prima di avere quella conversazione su... aspetta un secondo.

-t-tu come sai...

-inutile dirlo, ma ricominciamo da capo ti prego. A quanto pare la mia entrata teatrale è risultata uno schifo, quindi: piacere, sono And...

-Andrew Fitzgerald.

Oh porca miseria. Cazzo cazzo cazzo. Perché accidenti l'ho detto?

-come fai a... oh, sono appena arrivato e già ho delle ammiratrici? Sei arrivata più presto del previsto!

Abbasso subito lo sguardo, arrossendo. Prontamente lui mi prende il volto tra le mani e mi sussurra.

-ti prego scusami ancora, stavo scherzando, giuro che la smetto di metterti in imbarazzo. Sono un imbranato.

-...io-io non sono in...

Questa vicinanza mi imbarazza parecchio invece. Sono sicura di essere diventata completamente rossa in volto.

Sembra che lui l'abbia capito e infatti ritira subito le mani, mettendole in tasca.

-si, hai ragione, scusa ancora. Però dimmi, come fai a sapere già il mio nome?

-me l'ha detto Barb! Ovviamente.

Sono tesa, ma lui fa una faccia confusa così carina che quasi mi rilassa.

-Barb è la segretaria.

-ahh adesso ho capito! Bene, tu invece sei?

-Roxanne Maria Richards, per gli amici Ros.

-bel nome. Come mai Maria? Non mi sembra un nome molto usato qui.

-era il nome della mia bis nonna che aveva origini italiane.

-capisco. Sono molto contento di averti conosciuta! Io-io ho lezione ora, vado, c-ci vediamo in giro.

-s-si, ciao.

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