Capitolo 5

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Mi tengo stretta ad Andrew mentre la sua moto sfreccia veloce sull'asfalto.

Arriviamo davanti ad un fast food, scendiamo dalla moto e ci leviamo il casco. Sto per entrare nel locale ma Andrew mi afferra la mano dicendomi che ordinerà da asporto e non c'è bisogno che entriamo entrambi. Non facendomi troppe domande mi appoggio al muretto di fianco alla moto aspettando che lui esca dal locale con qualcosa di buono. Alcuni uomini baffuti e/o barbuti mi guardano incuriositi, solo dopo che si avvicinano capisco che non stavano minimamente guardando me ma "Sindy".

-il tuo ragazzo deve aver speso una fortuna, non è una moto da niente quella, sai? Spero che la tratti bene.

-penso sia stata molto costosa e non si preoccupi, le assicuro che la tratta come una figlia, le ha persino dato un nome.

Rido, ma l'uomo barbuto sembra essere confuso.

-che c'è da ridere? Mi sembra una cosa tanto normale quanto giusta.

-lei dice?

In quel momento esce Andrew dal locale con un sacchetto in mano contenente la nostra cena, credo.

Ripone il sacchetto nella borsa attaccata a destra della moto e sospira.

-spero che in mia assenza tu non abbia graffiato o fatto graffiare a qualcun altro Sindy.

-no, e comunque perché ti preoccupi così tanto, in fondo è solo una moto.

Andrew mi fulmina con lo sguardo mentre l'uomo che mi ha parlato prima si è avvicinato ulteriormente a noi.

-figliolo, se fossi in te, cambierei ragazza.

-no, scusi cosa?

Ma non ho neanche il tempo di replicare che Andrew mi infila di forza il casco e mi ordina categoricamente di salire sulla moto. Mentre partiamo sento la voce del vecchio.

-ragazzo ascoltami, io se fossi in te, mi darei retta!

Che presuntuoso del cazzo! Ed Andrew che se la ride.

-non andare troppo veloce!

-ahah, hai paura ragazzina?

-paura? Ma sai almeno con chi stai parlando? L'ho solo detto per precauzione non di certo per paura.

-oddio, mi scusi signorina Richards, adesso andrò a 200 km/h, e vedremo se la tua spavalderia reggerà a lungo.

-Fitz, non ti azzardare!

-mi azzardo si, eccome!

Dopo circa 15 minuti arriviamo in un posto che sembra... sembra uno di quei quartieri disabitati e malconci di alcuni film sugli zombie.

Okay, ha deciso di uccidermi. Sapevo che non dovevo fidarmi, ma ormai è troppo tardi. Devo almeno capire come vorrà farlo. Una corda? Con una pistola? Con le proprie mani? Magari ha avvelenato il mio panino o la mia coca cola.

Andrew fa strada e io lo seguo intimorita di miei stessi pensieri, ma poi resto letteralmente a bocca aperta quando vedo il bellissimo panorama che si eregge. Di fronte a noi si vede gran parte di Detroit, è un insieme di palazzi e luci che, anche se artificiali, rendono il posto molto magico.

-allora Richards? Ti ho sorpresa non è vero?

Sorride, soddisfatto e fiero di sé.

-Fitz. Ho da ridire assolutamente sul tuo modo di guidare la moto ma non posso assolutamente dirti nulla di negativo sull'organizzazione di un...

Mi blocco. Di nuovo questa parola del cazzo. Non posso dirla, oppure capirà che sono interessata a lui e...

Aspetta... lo s-sono?!

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