Brutte figure.

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Sento le guance cominciare a prendere rossore non appena le sue labbra si curvano in uno strano sorriso. Volto lo sguardo verso Aaron che mi stava fissando accennando un sorriso malizioso e con un cenno del capo indicò il ragazzo riccio come per dire:'Che aspetti a dargli il benvenuto?'.

Ma il ragazzo, prima che io potessi fare un passo verso di lui, mi oltrepassò andando verso una ragazza con il colore dei capelli biondi e le punte colorate di un azzurro/violetto. Pochi secondi dopo, vidi che si sedette di fronte a lei, lasciandole un bacio sulle guance rosee. Mi volto verso Aaron,e faccio spallucce.

Con passo veloce, arrivo al bancone sporgendomi appena all'interno afferrando il block notes e una biro.

'-Bellino il nuovo cliente, eh'- Sam.

Era appoggiata al bancone con i gomiti piegata in avanti. Stava scrutando perfettamente il riccio. Incurante del fatto che il ragazza era fidanzato e anche del fatto che la ragazza bionda stava guardando dritto verso di noi.-'Ma non è il mio tipo-' concluse per poi defluirlo con un veloce gesto della mano.

Alzai le sopracciglia scuotendo il capo alle sue parole, divertita.

-'Ma se te lo stavi mangiando con gli occhi!-' roteo gli occhi sbuffando, quando mi volto prima che lei potesse darmi torto.

Anche se non avevo torto.

Mi dirigo al tavolo del nuovo arrivato e della ragazza con un sorriso accogliente, e con lo sguardo che non tradiva le mie labbra curvate. -'Allora, cosa posso portarvi?-

'-Vorrei un cappuccino ed un cornetto al cioccolato, per favore.-'rispose la ragazza, così volto lo sguardo prima verso di lei.

'-Io vorrei un tè caldo, per favore-' il riccio. Aveva il cenno di un sorrise sulle labbra, che poco dopo svanì quando alzò lo sguardo verso di me, al suo posto ci fu' una mascella tesa.

Portò il suo sguardo verso l'anello nel suo anulare della mano destra, mi accorsi che sopra c'era incisa una lettera, ma non capiì bene quale.Il ragazzo si schiarì la voce, e poi sussurra con voce abbastanza irritata-'Le ordinazioni le abbiamo fatte, ora può andare. Grazie-'

Scossi il capo distraendomi dai pensieri, in fondo non aveva tutti i torti. Era irritato perché una sconosciuta lo stava fissando troppo allungo.

Con l'imbarazzo in pieno volto, mi volto andando diritto al bancone.

'-Allora, com'è il nuovo cliente?-' Aaron aveva quella voce di bambino curioso, come quando a Natale, Santa Claus porta ad un bambino un regalo ancora incartato.

-'Ci ho appena fatto una brutta figura, se è questo che vuoi sapere-'sbuffo-'Poi, non sembra nemmeno tanto simpatico, è cosi pieno di se tesso, ed è fidanzato-'sussurro il tutto velocemente per poi porgergli il biglietto con le ordinazioni.

Nel sentire che avevo fatto una brutta figura, Aaron rise di gusto, dopo prese il biglietto e si voltò verso la macchina del caffè. Preparò prima il cappuccino e poi il tè. Poggiò entrambi su n piattino diverso per poi appoggiarli su un vassoio assieme ad un cornetto al cioccolato.

Quindi mi volto prendendo il vassoio e mi accorgo che la bionda non era più al suo posto, scrollo le spalle senza farmi troppo problemi.

Vado al tavolo poggiando prima il piattino dove poco prima c'era la ragazza, poi mi volto verso il riccio, quando qualcuno mi venne addosso facendomi cadere il tè sul ragazzo, poveri jeans e povera giacca.

Mi morsi il labbro pietrificata ed imbarazzata, quando poi lui alzò lo guardo verso di me, credevo stesse per dirmi qualcosa tipo''Hei, la prossima volta sta' più attenta!'' ''Guarda dove vai!'' '' Ora mi paghi il lavaggio!''. Ma non fu' così, le sue labbra si curvarono in un sorriso, per poi scoppiare a ridere in una risata sonora.

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