Too many personalities.

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Volevo dire, che da questo capitolo scriverò in terza persona invece che in prima, pardon.

***

'Questo vestito ti sta' dannatamente bene''

Sentii lo stomaco in subbuglio sentendo le sue parole, quindi abbassai lo sguardo verso i miei piedi ancora in quei fastidiosi tacchi, le guance presero colore sul rosso/rosa.

Alzai appena gli occhi cercando di non arrossire ancora, vedendo il sorrisino soddisfatto sulle labbra del ragazzo.

Mi andai a sedere sugli scalini dell'edificio, appoggiando la schiena contro il muro tenendo le gambe chiuse -ginocchio contro ginocchio- e stese facendo toccare la lunghezza del tacco con il pavimento.

Pensai a quanto fosse strano questo ragazzo.

Prima sembra che mi odi a morti, mi stuzzica, io gli do' corda, e dopo diventa...dolce.

«Posso dirle una cosa anche io, Mr Styles?» chiesi sorridendo guardando il cielo tenendo le mani tra le gambe.

«Dica tutto, Mss Evans.»Vidi il suo corpo spostarsi affianco al mio. Seguì ogni suo movimento, quindi girai il capo verso destra, dove c'era il suo.

«Le hanno mai detto che lei è molto strano?» Il mio non era un insulto, ne tanto meno un complimento, non so' cos'era ma non era niente di offensivo.

«Tante volte, Mss Evans» Ridacchiò Harry spostandomi una ciocca di capelli da davanti agli occhi dietro l'orecchio.

Un brivido mi percorse la schiena quando le sue dita calde sfiorarono la mia guancia.

Ma non erano calde, erano fredde, eppure mi trasmisero calore.

Guardai l'orario sul mio telefono e chiusi gli occhi sospirando, ricordandomi che le chiavi di casa le aveva Sam.

«Merda.» sussurrai sbuffando.

«Che succede, Kayleen?»chiese lui girando lo sguardo confuso verso di me mentre inarcava le sopracciglia.

«Le chiavi di casa..le ha Sam»mormoro per poi lasciare il capo all'indietro chiudendo gli occhi.

«Dai, andiamo.»Mormorò Harry, così io aprì gli occhi e guardai verso di lui confusa.

Andare? Dove? Era già tanto se ero andata con lui in macchina per due volte, una terza volta potrei non sopportarla.

«Non mi va di andare alla festa e chiedere a Sam le chiavi per poi tornare qui» mentii, che poi non era veramente una bugia, una piccola parte. Non volevo disturbare Sam che era con Zayn e rovinarle così un momento, e tanto meno volevo andare in macchina con Harry ancora una volta.

«E chi ha detto che andiamo alla festa?»Sporse la mano verso di me sorridendo con un sorriso da furbetto, alzando l'angolo della bocca per poi passarsi la lingua sulle labbra.

«Preferisco...» cominciai.

«Kay, non vorrei prenderti di peso e portarti con me, quindi alza quel bel culo tondo che aprirei molto volentieri, ed entra in quella cazzo di macchina.»Disse bruscamente. Aveva un linguaggio maledettamente sporco, ma sentendo le sue parole un brivido mi percorse la schiena, e se lui voleva che andassi in macchina con lui, quello di certo non era il modo giusto, potrei pensare che volesse stuprarmi, ma non lo farebbe o se la dovrebbe vedere con Sam. E comunque, come l'ho detto, l'Harry dolce è svanito non appena gli ho detto di no. Harry sembra essersi accorto del mio sussolto, così cercò di addolcire il tono di voce, dicendo: «Per favore.» con un sorrisetto.

Look can be deceivingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora