Demons.

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Il giorno dopo, Kayleen si svegliò a causa della luce del sole che le batteva sulle palpebre, strizzò gli occhi un paio di volte per mettere a fuoco davanti a lei, quando si sedette in mezzo al letto a baldacchino e portò le nocche a strofinarle gli occhi, lo sguardo cadde su tutta la camera.

Una camera che la sera prima non si era preoccupata a guardare.

Una camera semplice, con le pareti nere, il pavimento nero, la stanza era tutta nera, e le uniche cose che facevano contrasto con questo colore scuro, erano le lenzuola del letto, e il tappetino davanti al letto, entrambi bianchi. Ma la cosa che la colpì, fu la finestra, non era una di quelle semplici finestre, tutt'altro; era una finestra a grandezza muro, dove si vedeva il bellissimo giardino che aveva visto il giorno prima. Guardò anche al suo fianco, dove al posto di un corpo muscoloso, pieno di inchiostro, e dei capelli ricci, c'era solamente un lenzuolo disfatto, il vuoto.

Titubante, decise di alzarsi dal letto. Si stiracchiò portando lo sguardo verso la porta, dove uscì e il suo sguardo corse subito sulla porta della camera dove lei aveva dormito per pochi minuti prima di essere svegliata da un suo brutto ricordo, rabbrividì al ricordo di due occhi color miele ed un sorriso sulle labbra, si strinse nella maglia di Harry, e poi accelerò il passo guardandosi in torno.

«Harry?»chiamò, ma nessuna risposta. «Harry sei in sala?»scese le scale, tenendo un lembo della sua maglia in un piccolo pugno, mentre pensò che se avesse ancora 5 anni, quella casa sarebbe stata perfetta per giocare a nascondino con suo fratello e i suoi cugini.

Si avvicinò ai due scaffali con sopra i libri, dove accarezzò la copertina di ognuno di queste. Pensò: Com'è possibile che una persona come Harry, abbia letto tutti questi libri, o possa solamente leggeri?.

Niente è mai come sembra, mia piccola Kayleen. Era una frase che le ripeteva sempre la sua nonna, quando le mostrava delle foto del nonno che lei non aveva mai conosciuto. La foto mostrava sempre la sua nonna e il suo nonno, lei che era seduto su un gradino più in alto di lui, e il nonno con un libro in mano, la nonna si chinava a baciare la guancia del nonno, o a sussurrargli qualcosa all'orecchio con un sorriso sulle labbra, mentre il nonno sembrava rimanere serio, freddo, impassibile. ''Lo si poteva paragonare ad un angelo, piccola mia''le diceva. Kayleen, non capì mai cosa intendeva dire, ma non gli importava, erano i suoi nonni no? Anche se non capiva cosa la nonna ci provava nel nonno, pur essendo un uomo freddo, l'amore è sempre l'amore.

Ma la sua attenzione venne catturato da una voce roca, che ogni tanto imprecava sottovoce, e dopo ritornava senza un filo di sfocatura. Lei, seguì il suono della sua voce roca, una voce roca, che poteva solamente essere di Harry.

Arrivò in cucina, guardando il ragazzo di spalle mentre era intento a cucinare qualcosa, prendendo e spostando alcune cose, vide due uova rotte vicino ad un piattino, e del..bacon?sì, bacon.

«Cause you are the piece of me, I wish I didn't need. Chasing relentlessly, still fight and I don't know why..»Cantava Harry, un altra delle canzoni preferite di Kayleen, lei si morse il labbro e inclinò il capo di lato beandosi quella voce roca che le risuonava alle orecchie come un arpa, silenziosamente si andò a sedere ad uno dei sgabelli che era davanti al tavolo, portando le braccia sotto il mento in modo che potesse osservarlo in ogni singolo movimento che faceva, poi lo sentì ghignare.«Sei già sveglia?». Le guance le presero colore sul rosso, si era accorta di lei, aveva fatto rumore?

Si morse il labbro inferiore quando lo vide girarsi con un piatto ed una padella tra le mani, che poi poggiò sul tavolo e alzò lo sguardo verso di lei,«Hai aperto le tende,» portò lo sguardo sule sue labbra che si stiravano in un sorriso«E il sole mi ha svegliato.»

Look can be deceivingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora